La ricerca della felicità è insita nell’animo umano. Per molti versi è comprensibile: essere felici è un modo per dare un senso alla vita e soprattutto per renderla bella e degna d’essere vissuta.
Si può poi discutere su cosa sia la felicità: personalmente preferisco parlare di serenità, che può sembrare una felicità depotenziata ma che invece ritengo essere una felicità più consapevole. Quindi, cosa significa essere felici? Essere estatici e sorridenti tutto il giorno, tutto l’anno? Non penso proprio. Vivere così assomiglia più a un’esperienza mortalmente noiosa. Essere sereni invece significa saper affrontare anche le inevitabili difficoltà della vita, un po’ come in gara è difficile che tutto vada liscio e quindi è più importante sapere come affrontare gli imprevisti piuttosto che sperare di non doverne affrontare neanche uno (segreto: in gara, come nella vita, ti capita sicuramente che le cose non girino bene).
La nostra serenità può dipendere sia da fattori esterni (il lavoro, la famiglia, la vita) sia interni (il carattere, insomma). Sui primi non hai potere ma sui secondi sì. Alcune persone sono caratterialmente portate a essere più positive ed è da queste che bisogna imparare. Perché alcuni ci riescono, anche se le loro vite magari non sono per niente più facili? Dipende da come riescono a gestire la loro vita e le cose che succedono. Se insomma buona parte della nostra serenità è legata a fattori esterni, una parte significativa dipende solo da noi e cioè da come sappiamo gestire il fallimento, il lutto, gli accidenti.
Come (provare a) riuscirci
La parte che dipende da noi (da te) può essere allenata. Secondo la scienza, curare questi aspetti può darti un grandissimo aiuto nel trovare più serenità. Vediamo quali
1. Socialità
Uno dei principali fattori che aiutano a raggiungere un buon equilibrio interno (e, secondo alcuni studi, hanno anche ripercussioni positive sullo stato di salute) è avere relazioni sane e solide, sia in famiglia che fra gli amici e, allargando il raggio d’azione, nella società. L’umanità del resto è una specie sociale e ha bisogno di vivere in gruppo.
Avere insomma buone relazioni, frequentare le persone che ci fanno stare bene è un ottimo modo per essere sereni. Aggiungo (parere personale) per due buoni motivi: perché ci fa sentire parte di qualcosa che percepiamo come più grande di noi e positivo e perché ci fa sentire utili e importanti per qualcuno a cui teniamo.
Per questo curare le relazioni non vuol dire andare a bere una birra con un amico ogni tanto o ascoltare i propri familiari. Significa piuttosto investire tempo e fatica nei rapporti umani, interessarsi alle persone care, dedicare loro tempo.
(Fonte: Harvard Study of Adult Development)
2. Sii gentile
Essere gentili fa sentire felici. Ringraziare, altrettanto. Almeno secondo Sonja Lyubomirsky, una professoressa della UC Riverside.
La cosa interessante è che anche atti di gentilezza piccoli come ringraziare chi si ferma allo stop o il barista che ti prepara il caffè, o lo spedizioniere che ti porta il pacco che aspettavi con ansia ti fanno sentire bene. Perché? Perché attivano dei processi cerebrali che ti trasmettono una sensazione di benessere.
3. Esprimi gratitudine
Uno studio a firma di Martin Seligman, direttore del Positive Psychology Center all’University of Pennsylvania sostiene l’utilità dello scrivere alla fine di ogni giorno tre cose per le quali si è grati.
A cosa serve farlo? A indirizzare la mente verso le cose positive e a non lasciare che si distragga con quelle che, inevitabilmente, non sono andate bene e che ti danno angoscia o tristezza.
4. Pratica la mindfulness
Praticare esercizi di mindfulness, respirazione e rilassamento o, a un livello più elevato, meditare hanno una cosa in comune: ti aiutano a concentrarti sul presente. “Ma se il mio presente è orribile?” so che stai chiedendo. Non importa: “concentrarsi sul presente” significa farlo sull’esatto momento presente, non sui fatti che ti stanno capitando. C’è insomma differenza fra il presente esterno a te e quello interno. La meditazione, aiutata dagli altri metodi, ti porta proprio a vivere il momento attuale, non il futuro né il passato. E soprattutto insegna a vivere le emozioni, osservarle e non giudicarle, lasciandole passare oltre.
5. Sii comprensivo
È la parte più difficile, forse perché la nostra cultura può portarci a essere molto severi con noi stessi. Essere comprensivi però è forse il più importante degli atteggiamenti da adottare per essere felici perché coinvolge tutto quanto abbiamo visto sin qui. Per esserlo infatti, devi saper vivere il momento presente (meditazione), non giudicare, essere gentile e saperti perdonare. E se credi di essere inflessibile con gli altri, molto probabilmente non ti accorgi di quanto lo sei con te.
Come detto prima, tutto dipende da te e questo metodo si rivolge a un soggetto ben preciso: te.
(Via CNET)