In questi ultimi tempi i fan di Altra hanno avuto davvero parecchio su cui posare gli occhi (e i piedi), e sembra proprio che l’azienda americana non abbia intenzione di lasciar passare questi mesi che mancano al termine dell’anno senza novità. Nelle settimane estive abbiamo avuto modo di provare la nuova versione delle Olympus (che prendono il nome dal monte in cui vivevano gli dèi greci), il modello da trail arrivato alla quinta edizione e che si propone come modello di alta gamma e in grado di fornire anche al trail runner più esigente tutto (o quasi) ciò di cui ha bisogno. Ma andiamo con ordine.
COM’È FATTA
La cosa che ti viene subito da dire quando vedi le Olympus 5 per la prima volta, soprattutto se hai avuto a che fare con altri modelli Altra, è che sono un po’… ENORMI. Ecco, sì. Le guardi, ti rendi conto che ci sia qualcosa di particolare, ma non riesci a focalizzare subito perché ti sembrino tanto grandi. Poi allora le metti ai piedi e ti accorgi che il battistrada è ben visibile oltre il bordo della tomaia, all’interno c’è il consueto spazio extra per le dita dei piedi con la toebox caratteristica di Altra, il supporto completo all’arco plantare si sente tutto e… ecco! C’è un tallone lunghissimo e diviso a metà! Questa soluzione esteticamente identificativa non è in realtà una novità ed era già presente nella versione precedente delle Olympus, ma è stata migliorata e resa ancora più performante, consentendo di avere maggior supporto e grip su terreni difficili, molto umidi e che poco si presterebbero a far fare presa alla parte posteriore del piede. Anche nell’estetica della tomaia e della linguetta imbottita, evoluzioni dirette della precedente versione, chi arriva dalla versione 4 troverà molte analogie, seppure tutte le componenti abbiano subito un restyling e siano state migliorate dal punto di vista costruttivo e sul fronte della performance. Di sicuro degna di nota è poi la rivisitazione del cucchiaio del tallone, con l’imbottitura sollevata e avvolgente, studiata per dare alla scarpa ancora maggiore aderenza per l’articolazione caviglia-piede. Le rifiniture posteriori, i lacci elastici ma resistenti e la scritta con latitudine e longitudine del monte Olimpo, infine, rendono assolutamente unica questa scarpa, soprattutto nella sua versione arancione.
SOTTO LA SUOLA… MOLTO!
Le Altra Olympus 5 sono le scarpe più protettive e ammortizzate che il brand americano offre per il trail, ma protezione e ammortizzazione non significano, in questo caso soprattutto, sensazione di pesantezza sotto i piedi. Certo, non sono scarpe con cui fare i cento metri in pista, ma non nascono di certo con questo scopo. L’obiettivo di questo modello è quello di farti fare tutta la strada che vuoi in sicurezza sui terreni più diversi. Per farlo, come abbiamo visto anche sulle Mont Blanc, Altra si è affidata ad un brand assolutamente di riferimento per quel che riguarda i battistrada da trail: Vibram. La gomma intagliata dell’azienda italiana regala alle Olympus un’aderenza praticamente perfetta in ogni occasione, che ci si trovi a correre in discesa o in salita, a scartare di lato o andare dritti, su asciutto o su bagnato. La caratteristica di questo battistrada è una sorta di Y che parte dal mesopiede e arriva fino al tallone, dividendolo a metà come già visto in precedenza. È, questa, una soluzione che consente di avere un supporto contemporaneamente rigido sotto il piede, ma in grado anche di fargli compiere senza difficoltà il rollio necessario a mantenere una corretta postura e dargli la giusta spinta propulsiva.
IN CONCLUSIONE
Le Olympus 5 sono scarpe estremamente divertenti per chi decide di correre trail, che sia un principiante assoluto o un corridore esperto. La sicurezza con cui permettono di affrontare ogni tipo di terreno, la stabilità e l’ammortizzazione che derivano dalla progettazione e – perché no – le soluzioni estetiche che le rendono accattivanti ne fanno un modello versatile e polifunzionale.
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