adidas entra nel Metaverso con una collezione Originals

La prima collezione adidas Originals destinata anche al Metaverso propone un interessante ibrido fra reale e virtuale

adidas ha presentato la sua prima collezione sotto l’egida adidas Originals che mescola oggetti reali e virtuali. È chiamata “Into the Metaverse” ed è costituita da capi reali e dalla loro versione digitale sotto forma di NFT, sviluppata da Bored Ape Yacht Club, gmoney e Punks Comic.

La collezione è stata lanciata a metà dicembre mentre i beni – fisici e digitali – acquistati saranno disponibili nel corso del 2022 (per capire esattamente cosa è il Metaverso e cosa sono gli NFT leggi sotto). Quelli fisici saranno indossabili come qualunque altro capo di abbigliamento mentre gli NFT saranno utilizzabili nella più diffusa piattaforma di gaming che utilizza questa tecnologia, ossia The Sandbox. Con l’andare del tempo, e se questi nuovi strumenti legati alle criptovalute e al Metaverso prenderanno piede (anche se sembra molto probabile che lo faranno, se non altro a giudicare da quanto sono diventati popolari e quanto interesse commerciale hanno), gli “oggetti/capi virtuali” acquistati da questi brand saranno utilizzabili anche in altri universi paralleli. A dimostrazione di quanto siano interessanti per i brand basta citare Nike che ha recentemente acquistato il brand RTFKT che disegna sneaker virtuali distribuite come NFT.

L’iniziativa di adidas è interessante anche perché dimostra l’attenzione del brand alle nuove tecnologie ma lo fa proponendo ai clienti un ibrido fra reale e virtuale: comprando un capo della collezione Into The Metaverse infatti si acquista sia la versione fisica che quella digitale.

Il mondo virtuale, nel quale in realtà siamo immersi da anni tanto da essere diventato ormai parte integrante di quello reale e fisico, assume ora nuove sfumature e dimensioni. E se ci pensi bene, chi usa Zwift o Fulgaz per pedalare sui rulli su percorsi virtuali ma reali o ingaggia gare con altri utenti lo sta già facendo.

Nel Metaverso ci siamo già dentro, almeno con un piede.

Indigo Herz, Our Bored Ape Yacht Club NFT

Cosa sono il Metaverso e gli NFT

Se mai ti saresti aspettato di leggere le parole Metaverso e NFT su Runlovers sappi che non sei solo. E se non sai cosa significano, te lo spiego subito.

Il Metaverso è la realtà virtuale (come si sarebbe detto una volta) che secondo Mark Zuckerberg è l’evoluzione di Facebook: un luogo popolato di avatar di noi stessi e degli altri che interagiscono fra di loro. Se in Facebook si entra in contatto solo con la parola scritta, il Metaverso promette un’immersione più integrale e coinvolgente. Per viverlo serve un visore ma bastano anche un computer o un cellulare, anche se l’effetto è meno immersivo.
Ricordi quando una volta la rete e i social si definivano sommariamente “realtà virtuale”? Ecco: il Metaverso è una specie di realtà virtuale 2.0. Semplifico molto, ma è per intendersi.
Questa nuova realtà è stata annunciata mesi fa da Zuckerberg, ed esiste solo parzialmente. Soprattutto nel mondo del gaming non è una novità assoluta e Minecraft ne è un esempio perfetto.
Trattandosi però di una realtà alternativa ha delle regole: forse non valgono quelle della fisica ma altre sì, tipo quella che ogni compravendita avviene con lo scambio di valuta virtuale. Nel caso specifico la più diffusa è l’Ethereum (non mi addentro della spiegazione di cosa si tratti e di cosa siano le criptovalute, ma di quello parliamo). Cosa compri nel Metaverso? C’è chi già compra terreni (digitali) e chi compra oggetti (sempre digitali). Un esempio di oggetti che puoi comprare sono i cosiddetti NFT, ossia “non-fungible token”.

Respira un attimo e proviamo a capire cos’è un NFT, anche perché forse ne hai sentito molto parlare recentemente, specie dopo la vendita all’asta di un’opera digitale per quasi 70 milioni di dollari (in Ethereum, ovviamente).

Gli NFT non sono precisamente degli oggetti ma dei contratti: un NFT è un “pezzo di carta digitale” che stabilisce che qualcuno è proprietario di qualcosa.
Una particolare tecnologia – la cosidetta blockchain – garantisce che di quel contratto ne esista una sola copia o un numero finito di copie e che gli intestatari di quel contratto siano Tizio e Caio, che l’hanno acquistato sborsando degli Ethereum. Ci sei ancora? Andiamo avanti.

Poiché gli oggetti digitali sono ripetibili all’infinito, tanti si sono domandati che senso avesse comprare un’immagine o un video. Il senso sta tutto nel seguente passaggio logico: un NFT non è l’oggetto – per quanto digitale – acquistato nel Metaverso ma è un contratto, cioè un atto che stabilisce che tu ne sei proprietario. È un po’ come se comprando casa tu fossi diventato proprietario del contratto e non della casa fatta di muri e tetto. Nel mondo digitale questo ha senso perché ogni oggetto digitale è ripetibile all’infinito (della tua casa ce ne possono essere infinite copie) mentre di atti di proprietà ce ne può essere uno solo.

Come si collega quanto detto alla notizia della collezione adidas? Nel Metaverso il tuo avatar sarà presumibilmente vestito, giusto? Se ai piedi avrà delle adidas Originals e addosso una felpa della collezione Into The Metaverse è perché li hai acquistati. In questo senso il mondo fisico e quello digitale sono perfettamente identici e usano gli stessi meccanismi e le stesse regole. Se oggi ti sembrano concetti un po’ fumosi e inafferrabili non temere: è perché non sei abituato a ragionare in termini di esistenza fisica/reale e, contemporaneamente, di un’esistenza parallela, in un altro universo chiamato, almeno nelle intenzioni di Zuckerberg, Metaverso. Per capire se diventerà più chiaro e reale serve solo aspettare.

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