Il runner ideale™

Il Runner Ideale™ è un essere umano che corre in perfetto equilibrio con se stesso.
Egli/Ella associa la corsa quasi esclusivamente al desiderio di mantenere quello stato di beatitudine psico-fisica dovuta (spesso a sua insaputa) alle endorfine liberate dal proprio organismo.
Il Runner Ideale™ se ne frega (relativamente) della prestazione. Velocità e distanza sono elementi che tiene sotto controllo, ma per i quali non perde sicuramente il sonno. Corre nel tempo libero e, soprattutto, quando ne ha voglia: indifferentemente la sera o la mattina e senza orari precisi, salvo che non sia svizzero o abbia qualche discendenza più o meno diretta con la stirpe kantiana.

Come si veste

Possiede due o tre capi tecnici al massimo e quando si dimentica di fare la lavatrice non si fa problemi a correre con addosso la maglietta usata qualche giorno prima (“Tanto sudo comunque, chissene”) o la felpona di ciniglia col cappuccio (d’inverno) reperto degli anni delle superiori.
Estremamente equilibrato risulta essere il suo rapporto con le scarpe da running: ne possiede solo un paio alla volta, che probabilmente ha acquistato scegliendo sulla base di tre fattori: la marca (tendenzialmente fashion), il colore (quello preferito e che sta bene anche sotto i jeans) e il prezzo (medio e ragionevole).
Di solito il  Runner Ideale™ ha ancora una buona vita sociale e sentimentale, con altissime possibilità di riproduzione. Le uscite con gli amici o una serata al cinema vengono prima della corsa e, se ha moglie/marito, compagna/o o amante spesso passa con lei/lui/loro persino il fine settimana. Tutto il fine settimana!!! Accrescendo di conseguenza le probabilità di accoppiamento, sia occasionale che coniugale.

Il  Runner Ideale™ in viaggio

Quando va in vacanza, il Runner Ideale™ si porta le scarpe da corsa soprattutto perché sono comode anche per camminare. Se poi ci scappa anche una sgambatina, ben venga!
I recenti progressi nel campo della tecnologia della comunicazione possono ben giustificare la tendenziale apparizione sul braccio del Runner Ideale™ di una protuberanza a forma di smartphone durante la corsa. Detta protuberanza serve ovviamente per ascoltare la musica preferita; essere eventualmente raggiungibile dai propri cari; poter dare un’occhiata occasionale ai km percorsi o al ritmo della propria corsa, ecc..
Se ti riconosci in questa tipologia di essere umano che corre, l’unico consiglio che possiamo darti è quello di essere fiero del tuo stato evolutivo. Preservati, perché la tua è una condizione di salute tanto beata quanto fragile e precaria. Riproduciti magari, finché ne avrai ancora l’occasione!
Cerca soprattutto di correre da solo, o al massimo in compagnia di altri Runner Ideali™, stando alla larga dai “Runner patologici“, altrimenti detti “Podisti”.

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5 Commenti

  1. Quando si incontrano “uno che corre” e un podista tutto quello che avviene ricade sotto il nome di “relativismo podistico”. Es. Il podista “usa” il poveraccio – che quella mattina si è svegliato per correre 10km con i suoi pensieri nefasti – per fare un lungo, che però per il pseudo- runner è una corsa a ritmo gara 4’30… Finale: tu torni a casa come se avessi ingoiato una bomba, lui è ancora lì fresco e tosto che corre.

  2. Quello che è bello della corsa vissuta cosi è il senso di libertà estrema. Si diveta runner ideali dopo essere stati dei drogati della corsa, quando capisci che la corsa serve per stare bene e per divertirsi, e l ‘unica cosa che devi combattere è la tua stanchezza. Poi per quanto riguarda le scarpe vanno bene due paia l’anno con colori accesi

  3. Profilo azzeccatissimo…mi ci ritrovo tanto. Corro perché mi fa stare bene…sopratutto mentre lo faccio,poi ovviamente mi da beneficio psicofisico anche dopo. Col tempo ho imparato che la moderazione paga. Attenzione particolare alla scarpa….Fa la differenza …sopratutto riguardo a eventuali infortuni.

  4. Uhm…io non credo di far parte della categoria del “runner ideale” non più almeno. Corro quasi la maggior parte del mio tempo libero che sia il deca su strada, o il collinare su sentieri o l’uscita lunga su trail e montagna sopra le 4 h, weekend compresi. Scarpe …eh dipende dall’anno ma in media almeno 3/4 paia all’anno (un paio da strada le altre da trail) e 2500 km percorsi come minimo (quest’anno siamo prossimi ai 3000) Quando non corro ne approfitto per fare lavori di potenziamento, forza, core stability e stretching vario. Sono sposato e ho un figlio di 9 mesi e non sono assolutamente un professionista tutt’altro. La famiglia ha accettato il fatto che sono un disadattato ;)

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