Ti sei mai chiesto come facciano i Top Runner a correre a quelle velocità smodate? Io si, e anche spesso, e la risposta che mi sono sempre dato è che la velocità fosse legata all’ampiezza delle loro falcate. Peccato che non sia esattamente così.
La frequenza prima di tutto
Nella corsa degli atleti di alto livello e, negli amatori in maniera ancora più incisiva, quel che conta è sicuramente la falcata ma c’è qualcosa che risulta essere ancora più importante: la frequenza dei passi in corsa. Da una ricerca compiuta da alcuni allenatori è emerso come praticamente nessuno dei top runner in circolazione corra con una frequenza inferiore ai 180 passi al minuto. Ed anzi, quando è il momento di accelerare tale frequenza va aumentando.
180 passi al minuto, non sono un’enormità?
A dire il vero la risposta può variare a seconda del vostro stile di corsa. Io ho provato a fare qualche esperimento e a contare il numero dei passi che eseguo generalmente (puoi farlo anche tu, è semplicissimo, conti le battute di un piede in un minuto di corsa e poi le moltiplichi per due) e ho riscontrato come la mia media sia generalmente di 178 passi al minuto. Quando provo ad impegnarmi un po’ di più ecco che, in maniera naturale, la frequenza aumenta arrivando anche a superare il valore di 180.
Come sfruttare questo elemento
Questa cosa della giusta frequenza può essere usata in due modi differenti. Il primo utilizzo è di tipo tecnico, il secondo di tipo mentale.
Dal punto di vista tecnico è bene controllare ogni tanto come stiamo correndo e una verifica sulla frequenza che stiamo tenendo può darci la conferma o meno che l’azione di corsa sia ancora ottimale.
Per quel che riguarda l’aspetto mentale invece, capita a volte che durante le nostre uscite di corsa ci ritroviamo ad essere stanchi. Manca ancora un po’ alla fine della seduta, non vorremmo mollare ma una voce dentro di noi ci invita ad arrenderci. Ecco allora che lo stratagemma di contare i passi può aiutare a distrarsi dalla stanchezza. Io faccio spesso così. Mi concentro su quell’elemento e, almeno per qualche minuto, non penso alla fatica che sto provando.
Canzoni a 180 bpm
Ovviamente, se parliamo di bpm, non può mancare un riferimento alla musica. Ascoltare musica a 180 bpm ci aiuterà sicuramente a mantenere la giusta frequenza. Esistono nel web vari siti che elencano canzoni a questa frequenza come il sito jog.fm che pubblica musica dedicata al popolo del running e ha creato una apposita sezione.
Altre le puoi trovare nella playlist spotify creata da RunLovers.
Bene, ora che sai tutto sulla giusta frequenza, sei autorizzato ad uscire a correre e a farci sapere la tua personale frequenza di corsa. Siamo curiosi di vedere quanti tra i nostri lettori corrono già alla giusta frequenza!
Interessantissima informazione tecnica. Questa mattina, nella consueta ora in palestra, ho misurato la mia frequenza sul rullo (160 passi/Minuto). Da appassionato di jogging e allenandomi per la mia prima mezza maratona, colgo l’occasione per congratularmi con questo blog, conosciuto solo la settimana scorsa, scritto da veri appassionati e intenditori. Molte notizie interessanti, Bravi !
Grazie, sei gentilissimo. Speriamo sempre di essere utili e quando ce lo dicono ne siamo felici :)
ohhh, ottimo articolo! Aspetto fondamentale e sottovalutato: a bassa frequenza, tipico del 90% dei runner, si usa troppa forza e poca elasticità muscolare.
Ottima osservazione. Grazie Ubaldo!
è un piacere! Continuate così!
Ma la frequenza si può alzare senza modificare la velocità? Perchè i TOP runner mica corrono, SFRECCIANO! :D Io che vado la metà come faccio?
è irrilevante, la frequenza cambia molto poco, perchè conservano il lavoro elastico, quello che cambia è l’ampiezza della falcata quando vanno piano.
Io viaggio al lento tra 5′ e 5’15” con una frequenza tra 178 e 185 passi al minuto su asfalto (ma sono favorito dalle minimal in questo)
Articolo molto interessante. Sarebbe interessante tenere sotto controllo la frequenza in modo “automatico”…consigliate il foot pod da associare al garmin 610?
Ho visto che ci sono diverse opzioni che però quasi sempre richiedono l’ausilio di uno smartphone e non trovo la soluzione molto comoda.
Grazie!
Scusate la domanda da ignorante, ma aumentando la frequenza dei passi non aumenta anche quella cardiaca?