On Running: il design nel DNA

On Running era presente alla Milan Design Week con uno spazio dedicato. E c’entrava benissimo

Una delle più importanti settimane tematiche che si tengono a Milano ogni anno è quella del Salone, anche nota come Milan Design Week.
Nata molti decenni fa per far conoscere agli addetti ai lavori i prodotti del design e dell’arredamento, negli ultimi decenni si è estesa a un pubblico molto più ampio, anche in concomitanza con la sua diffusione a tutta la città e ben oltre i luoghi della fiera.

Oggi il Salone è diventato uno fra i tanti eventi di qualcosa di molto più grande che va sotto il nome di Milan Design Week e che comprende diversi distretti urbani, che accolgono diversi eventi paralleli ed esterni al Salone vero e proprio, che si svolge a Rho, nei padiglioni della Fiera.
Hai mai sentito parlare di Fuorisalone? Esatto: vecchi spazi industriali, negozi del centro, showroom e luoghi stupendi, ignoti e spesso in disuso di Milano vengono aperti per circa una settimana.

Una vocazione per il design

Non stupisce che On Running fosse quest’anno alla Milan Design Week: del resto il design è nel suo DNA. Da quando è nata, ha sempre dimostrato un’attenzione particolare per la pulizia estetica delle sue scarpe, prima, e del suo abbigliamento, poi.

Noi eravamo presenti e parlando con i suoi responsabili abbiamo potuto capire qual è lo spirito che li ha sempre guidati e i piani di espansione, fra cui non si può che leggere la loro presenza a Milano come un tassello importante.

Per un brand design-driven come loro, esserci – dicevamo – era quasi ovvio. L’occasione era anche la presentazione delle nuovissime Cloudsurfer (che abbiamo recensito qui) ma c’era anche la voglia di raccontarsi, di farsi conoscere e aprirsi all’Italia. Del resto On si trova in una fase fortemente espansiva: come ci ha confermato Nicolas Martin – responsabile della Spatial Exploration e del retail – e come abbiamo verificato con i nostri stessi occhi recentemente a New York, il loro brand si sta consolidando moltissimo negli USA ed è molto forte anche in Germania e Cina.

Evidentemente la loro originalità è apprezzata e riconosciuta: il logo inconfondibile e la caratteristica intersuola a fori tubolari passanti rendono le loro scarpe uniche. Il loro abbigliamento – vero e proprio esempio di athleisure (cioè di capi di taglio pratico e sportivo ma anche elegante e che si adattano a diversi contesti) – è altrettanto apprezzato.

Tutto questo per ribadire che trovarli al Capsule Plaza dello Spazio Maiocchi è stata un’esperienza congruente con un brand che si colloca perfettamente fra il design più raffinato e l’apprezzamento del pubblico e delle vendite.

Il tutto – va ricordato – in relativamente pochi anni di vita e partendo da un’idea scambiata fra amici e realizzata con calma, determinazione e intelligenza fino a farsi notare da un loro connazionale molto famoso: Roger Federer. Che decise di finanziarli e che da poco li ha lanciati anche nel mondo del tennis con una linea di scarpe apposita. Una bella storia nella storia.

In un panorama in continua evoluzione e che negli ultimi anni ha accelarato notevolmente e sta offrendo sempre più prodotti e infinite innovazioni tecniche, lo stile di On emerge come originale ma denso di ricerca e intelligenza. Parla insomma un linguaggio che si inserisce perfettamente in quello della Design Week milanese ma che è capito da moltissime persone.
E che ha ancora molte pagine da scrivere.

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