Il superpotere dei runner

È solo dopo aver fatto una corsa e quando ti senti le gambe indolenzite che ti senti veramente potente

Poche cose come lo sport danno una sensazione di potenza e controllo. Poche cose come la corsa ti danno la percezione di essere in controllo della tua vita. La cosa curiosa è che spesso te ne rendi conto dopo un allenamento, quando cioè i muscoli sono più indolenziti e chinarti a raccogliere qualcosa che ti è caduto a terra ti fa sentire almeno 40 anni in più addosso.

Ricordo che la prima volta che vidi camminare “a riposo” un triatleta fortissimo rimasi stupito dall’andatura che aveva: un po’ ingobbito, agile ma in un certo senso lento. Immagino che sentisse quello che sentiamo tutti noi dopo aver corso: è un po’ come se dentro di noi tutti i tuoi muscoli avessero alzato il volume. In verità stanno solo ricostruendosi: nelle fibre microlesionate dallo sforzo, nello smaltire l’acido lattico, nel ritornare allo stato di riposo. Per qualche ora o a volte – almeno dopo i lunghi più micidiali o dopo una gara – per un giorno intero sentiamo ogni cellula dei nostri muscoli. Gridare, a modo suo.

La percezione di sé

Se ci pensi, “sentire” il tuo corpo non è normale. In genere lo percepisci quando qualche parte ti duole ma altrimenti puoi vivere intere giornate senza pensare ai tuoi piedi, alle tue gambe, alla tua schiena. Ci sono, funzionano e quindi non ci si fa caso. È un po’ essere di fronte a un pannello di controllo: le spie rosse che si accendono solo se qualche componente manifesta criticità, altrimenti è tutto spento, tutto tranquillo.
Dopo un allenamento ci sono svariate spie rosse che lampeggiano.

Il superpotere che abbiamo è lo stato indotto dall’allenamento, e non si tratta solo di qualcosa di fisico: correre, come abbiamo scritto spesso e come la scienza ha spiegato innumerevoli volte, ha ricadute molto positive anche sulla tua mente. Migliora l’umore, combatte i pensieri negativi, aumenta la memoria e la plasticità del cervello, accentua la creatività.

Questo superpotere è quindi una miscela di benessere fisico e mentale che ha importantissime conseguenze sia nel breve che nel lungo periodo.
Come lo percepisci, innanzitutto? In primo luogo nel senso di gratificazione che irradia dalla tua mente: hai completato un’attività molto importante impegnando in maniera intelligente il tuo tempo. Ne senti i benefici nel fisico che cambia, è tonico, elastico e forte (per quanto subito dopo sembri quello di un ottantenne). Eppure i cambiamenti più profondi avvengono in tempi molto più dilatati e riguardano la tua mente: affronti con più calma situazioni che ti avrebbero dato ansia, ami di più il tuo corpo e lo vuoi nutrire e curare con cibi buoni.

La natura del tuo superpotere

Ora ti starai chiedendo che razza di superpotere sarebbe questo che ti invecchia – anche se momentaneamente – e in fondo non ti fa volare o schivare proiettili. È qualcosa di molto più profondo, infatti. Non è un potere da supereroi ma è qualcosa che ti riavvicina alla tua natura umana, riconnettendoti con lei. Ricordi che “senti” di più tutto? Il tuo corpo, le situazioni che vivi, i colori e i profumi? Il tuo potere è aumentato dalla consapevolezza della tua fisicità e del potere della tua mente.

Non si tratta solo della consapevolezza di ciò che sei (nel corpo e nella mente) ma soprattutto di ciò che sei diventato e che puoi quindi essere. È un superpotere che ti ha abituato a non subire più il cambiamento ma anzi a governarlo, rendendotelo amico. Sai che puoi cambiare e soprattutto che puoi decidere di essere come vuoi. Il tuo nuovo superpotere è sapere chi sei e decidere chi vuoi diventare.

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