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Con la versione 7, Altra ha migliorato la Torin con un design familiare, ma con alcune migliorie: peso ridotto, linguetta ridisegnata e tomaia più traspirante.
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Le Torin 7 offrono una calzata comoda e avvolgente grazie alla nuova linguetta e al sistema di allacciatura. Sono versatili e performanti su strada, con un buon grip e supporto.
In questi mesi abbiamo visto come il brand americano Altra stia cercando – riuscendo – di ritagliarsi uno spazio nel panorama podistico europeo, con modelli che vengono aggiornati apportando sempre migliorie e perfezionamenti È il caso (un super spoiler ma inevitabile) anche dell’upgrade fatto su uno dei modelli di punta della casa della strada stilizzata, le Torin, arrivate alla versione 7. Le abbiamo provate in anteprima per alcune settimane, eseguendo test di durata e intensità vari.
Un design familiare, ma nuovo
Le Torin 7 riprendono, come ci si può aspettare, lo stile della precedente versione, richiamato sia nella composizione cromatica, con lo stacco di colore tra avampiede e tallone, sia nella struttura dell’avampiede, che come nelle 6 si colloca nella via di mezzo tra le tre possibilità di larghezza offerte dalla casa americana, quella che viene chiamata da Altra Standard FootShape™ Fit e che, come dice il nome stesso, è quella che si adatta alla maggior parte dei piedi. Le somiglianze però finiscono praticamente qui, perché l’evoluzione è tale se qualcosa cambia – e cambia in meglio – e di cose che sono state cambiate sulle Torin 7 ce ne sono tantissime. Partiamo da quella meno percepibile, ma di non trascurabile importanza: il peso. Le Torin 7 pesano 278 grammi nella misura da uomo 42.5, pochi grammi in meno rispetto al precedente, ma che diventano proporzionalmente molti se si tiene conto dell’altra cosa che è cambiata – questa volta sì in maniera evidente – in questa nuova versione, l’altezza dell’intersuola. La distanza dal terreno è diventata di 30 millimetri, sia all’avampiede che al tallone, e questo significa che ci sono due ulteriori millimetri di schiuma Altra EGO™ MAX per fornire ammortizzazione e supporto alla falcata. Anche la trama della tomaia è stata modificata ed è stata migliorata la traspirabilità, grazie al nuovo disegno in cui gli spazi più sottili – quelli da cui passa l’aria, tanto per capirci – occupano una superficie maggiore, favorendo lo scambio tra piede e ambiente esterno alla scarpa. Tutte queste modifiche e perfezionamenti finiscono però in secondo piano rispetto a quella che è la più evidente tra tutte: la nuova linguetta.
Una carezza sul collo
No, non pensare a chissà cosa, sto parlando, ovviamente, del collo del piede. La linguetta delle nuove Torin 7 infatti è stata riprogettata completamente e il suo aggiornamento ha comportato anche una sostanziale modifica al sistema di allacciatura, con una distanza più grande tra le asole e quindi anche un maggiore spazio dedicato all’imbottitura della linguetta. Questo guadagno di spazio tra i lacci e il fatto che tra allacciatura e piede sia ora presente una parte imbottita si traducono con un elevato comfort per il collo e una calzata che risulta avvolgente ma non troppo stretta. Questa sensazione è in parte dovuta anche all’eliminazione, dalla parte interna, della gabbia di contenimento del mesopiede che era presente nella versione 6, ora diventata superflua.
Mantengono le aspettative
Come avrai certamente capito, le premesse per avere una scarpa ottima, da usare tutti i giorni e per le più svariate attività, ci sono tutte. D’altronde, le Torin sono sempre state un cavallo di battaglia per la casa americana e anche qui su RunLovers le abbiamo spesso utilizzate con soddisfazione, per cui era lecito aspettarsi qualcosa di buono. La prova su strada – le molte prove su strada, in realtà – hanno confermato le aspettative: le Torin 7 sono scarpe eccezionali su asfalto e terreno solido in generale, con una capacità di mantenimento della traiettoria e di supporto di livello elevato, probabilmente paragonabili a delle racer, anche se non è certamente questa la loro collocazione (e non credo voglia nemmeno esserlo). Il grip è garantito in ogni istante grazie al nuovo disegno del battistrada, che permette di non badare troppo alle condizioni della strada anche quando piove o è piovuto da poco. Soprattutto la parte posteriore è stata infatti rivista e sono stati creati dei piccoli solchi laterali che permettono – in caso di corsa sul bagnato – di espellere l’acqua dai lati ed evitare un potenziale effetto aquaplaning e quindi uno scivolamento una volta che il piede ha completato il movimento di appoggio. Il materiale di cui è composto il battistrada conferisce alle Torin 7 una discreta rigidità, percepibile in maniera maggiore rispetto alla versione precedente, e le rende scarpe adatte sia a chi vuole correrci tutti i giorni senza badare troppo al tempo che a chi vuole utilizzarle per fare degli allenamenti un po’ più tecnici o anche gare fino alla Mezza Maratona (o anche una Maratona, se non si vuole spingere al limite).
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