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Le nuove ADIZERO PRIME X 2 STRUNG di adidas presentano un’innovativa configurazione con uno stack da 50 mm, ma non sono conformi alle regole di World Athletics, che limitano l’altezza a 40 mm. Per questo non si possono usare in gara.
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Queste scarpe offrono però nuove possibilità per i runner che cercano di superare i propri limiti e per la sperimentazione nell’ambito delle calzature da corsa.
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Presentano caratteristiche innovative, tra cui una tomaia STRUNG UPPER, una suola intermedia Lightstrike Pro con tre strati di schiuma, e piastre in carbonio per migliorare la reattività, a un prezzo di 300 euro. Saranno disponibili a partire dal 15 settembre.
Alla velocissima famiglia ADIZERO – ossia le scarpe più performanti e veloci di adidas – si è aggiunto un nuovo modello: le nuove ADIZERO PRIME X 2 STRUNG.
C’è però un problema: per i regolamenti di World Athletics, queste scarpe non possono gareggiare. Il limite dello stack (cioè dell’altezza da terra) imposto è infatti di 40 mm. LE ADIZERO PRIME X 2 STRUNG ne hanno invece uno da 50 mm. È tutto? Mmm, non proprio: c’è anche il carbonio. Ok, il carbonio si può, no? Sì, ma non in configurazione a doppia piastra.
Roba illegale
A questo punto potresti chiederti il senso del produrre e vendere un paio di scarpe che non puoi usare in gara. Le risposte sono diverse ma le prime che ci vengono in mente sono almeno due:
1. Non tutti corrono per fare gare ed esistono anche i personal best che si stabiliscono in solitaria, senza pubblico, senza un evento ufficiale. Si chiamano “superare i propri limiti”.
2. Perché la sperimentazione indica nuove strade e nuovi sviluppi.
Il primo punto non ha bisogno di spiegazioni e si risolve in un dialogo interiore fra chi vuole superarsi e gli strumenti che usa, a prescindere dal fatto che siano gli stessi che userà in gara. Il secondo è spiegato da Coralie Ho-Von, Global Product Manager Running Footwear di adidas:
“Senza i vincoli delle solite regole, avevamo lo spazio per liberare le piene capacità creative del nostro team di design del prodotto. Potevamo creare una scarpa che supera i limiti di ciò che è possibile fare con le scarpe da running. I dati raccolti dagli atleti ci hanno permesso di sviluppare una scarpa con più stabilità ed elasticità nell’avampiede e nel tallone e un fit migliorato.”
Ecco la risposta ai dubbi (leciti). Si chiama sperimentazione e serve a fare luce su una visione del futuro. Che magari non prevederà scarpe con stack da 50 mm ma intersuole con flessibilità migliorata e piastre in carbonio di nuova generazione.
Tutte le innovazioni sono accompagnate da incredulità e rifiuto, salvo poi – se funzionano – diventare comuni e alla portata di tutti.
L’innovazione nei dettagli
Non si tratta solo di uno stack clamoroso e di due piastre in fibra di carbonio. L’innovazione delle ADIZERO PRIME X 2 STRUNG è presente anche altrove.
Tomaia
Si chiama STRUNG UPPER ed è una tomaia realizzata con un’attenta stratificazione nelle aree del medio-piede e del tallone che ne hanno più bisogno, e flessibilità mirata nelle zone chiave dell’avampiede. La linguetta lavorata a maglia è inoltre progettata per migliorare ulteriormente la sensazione di blocco.
Lightstrike Pro X 3
Tre sono gli strati di Lightstrike Pro, conclusi da una suola Continental™. nessun’altra scarpa adidas ne ha così tanti, talmente tanti da creare uno stack, come si diceva, di ben 50 mm. La nuova suola intermedia è compresa tra due strati completi di schiuma e contribuisce a ridurre il peso e a conferire più elasticità all’avampiede e al mediopiede.
Carbonio al quadrato
Il nucleo centrale dei tre strati di Lightstrike Pro è compreso fra due piastre di carbonio infuse, progettate per creare una piattaforma ancora più reattiva per accelerare la tua corsa.
Prezzo
Parliamo di scarpe estreme, paragonabili ai modelli di auto supersportive preparati da circuito. Ecco perché il prezzo si attesta su €300. Disponibili in tutto il mondo dal 15 settembre tramite l’app adidas, online, nei negozi e presso rivenditori selezionati.