Hai presente il detto “Se vuoi vedere come sarai fra dieci anni, corri una maratona?”. Lo sforzo di resistenza che si compie in queste occasioni è così intenso da mutare i tratti del volto e il risultato è che… si invecchia, anche se solo per qualche ora.
Forse questo ci ha convinti che praticare sport acceleri i processi di invecchiamento. Del resto questa convinzione è anche radicata a causa di una constatazione apparentemente di puro buon senso: più si usa qualcosa, più lo si logora, e quindi più si corre, più si “consumano” le articolazioni.
Quanto c’è di vero in queste affermazioni? Poco o niente, e anzi è molto più vero il contrario: fare movimento fa restare giovani, e non solo mentalmente.
Invecchiare non significa diventare fragili
A studiare il fenomeno è il professore di biologia dell’evoluzione Daniel Lieberman (uno dei riferimenti scientifici per il celebre libro “Born to Run” di Christopher McDougall) che mette a confronto due tipi di anziani: quelli che normalmente si incontrano negli USA di età superiore ai 70 anni e i cacciatori-raccoglitori, che conducono una vita molto più attiva.
I primi sono inevitabilmente destinati a diventare cagionevoli, lenti e più fragili, mentre i secondi – che hanno, ricordiamo, la stessa età anagrafica – sono molto più in forma. Come è possibile?
Il motivo è semplice e risiede tutto nella vita più attiva che conducono. I primi sono invece vittime di un preconcetto, e cioè che sia naturale che invecchiando si sia più sedentari o anzi si smetta del tutto di muoversi. Perché lo si pensa? Perché si è vecchi, e quindi, anzi, l’esercizio fisico potrebbe essere nocivo.
Niente di più falso: la verità è che si invecchia malamente perché non si fa esercizio fisico, e non si deve evitare di farne perché si è vecchi.
E non solo
Quindi fare esercizio tutta la vita – vecchiaia compresa – è un’ottima idea: conserva le forze e fortifica la salute e di certo male non fa.
E i benefici non finiscono qui: è dimostrato infatti che non è solo il corpo a trarne vantaggio ma anche la mente. Chi si muove – non solo da giovane o in età adulta ma anche in età avanzata – ha una mente più elastica e plastica, capace quindi di agilità di pensiero e di forza mnemonica.
Sappi insomma che se sei convinto che invecchiare porti a un indebolimento delle capacità fisiche e quindi all’inattività hai ragione, nel senso che comportandoti così (cioè smettendo di muoverti) otterrai esattamente questo risultato.
Da oggi sai anche però che è vero il contrario.
(Credits immagine principale: 4pmphoto@gmail.com on DepositPhotos.com – Via Inc.)