La Maratona di New York in numeri

Numero, curiosità e stranezze della più grande maratona del mondo

È la prima domenica di novembre e come da tradizione – quando almeno qualche causa di forza maggiore non l’impedisce – si corre la New York City Marathon. La più famosa maratona al mondo è anche la più partecipata, grazie ai suoi più di 50.000 runner. Numeri incredibili che raccontano solo una parte della storia, perché ce ne sono molti altri, oltre a tante incredibili curiosità. Ecco la sua storia, in numeri ;)

Partiamo dall’inizio

La prima maratona di New York si svolse il 13 settembre 1970 attorno a Central Park. La quota di iscrizione era di 1 dollaro e il budget totale di 1.000 dollari. Dei 127 corridori iscritti, 55 furono i finisher.

Il record di velocità…e anche quello di lentezza

Il record ancora imbattuto resta quello del 2011 di 2h05:06 di Geoffrey Mutai, mentre è di 2h22:31 quello femminile di Margaret Okayo, stabilito nel 2003.

Quando il più veloce taglia il traguardo, il più lento sta percorrendo il suo 5° km: il più lento di tutti (a cui va tutto il nostro rispetto per la resistenza e l’ostinazione) si calcola che ci metterà circa 10 ore. Il tempo medio dell’anno scorso è stato di 4:39:02.

Calma!

L’attesa della partenza può essere molto stressante. Ecco perché dal 2016 esiste un servizio molto particolare (che era stato sospeso nell’ultima edizione): quello di pet therapy. Esatto: i volontari di New York Therapy Animals mettono a disposizione dei runner e delle runner i loro adorabili quattrozampe per delle rilassanti sessioni di coccole.

Anche le neomamme corrono

Quest’anno, per la prima volta e anche grazie all’organizzazione no profit &Mother, le neomamme potranno essere assistite durante tutto il percorso.

I premi

Parliamo un po’ di soldi? Ma sì, dai. I premi monetari per le prime 10 posizioni variano dal primo premio di 100.000 dollari al 10°, pari a 2.000 dollari.

Quest’anno, per la prima volta, è prevista la partecipazione di runner non-binari, e parte del montepremi è destinato a questa categoria (il primo premio è di 5.000 dollari). Vi sono inoltre categorie e premi diversi per i master e per i disabili.

A New York corre tutto il mondo

Quella di New York è una maratona davvero internazionale. Sebbene quasi la metà dei suoi concorrenti provenga dagli USA, l’altra metà è ben presidiata dal resto del mondo: il 7% sono francesi, il 5,4% tedeschi, il 5,9% inglesi, l’1,4% giapponesi. E l’Italia? L’Italia è fortissima: 6,7%. L’Italia ha sempre molto amato questa maratona e ne ha vinte più di qualcuna. A partire dal magico triennio 84-86 cominciato con la doppietta del mitico Orlando Pizzolato (’84 e ’85), e con la vittoria di Gianni Poli nel 1986. Dopo 10 anni c’è un altro italiano sul podio: è il 1996 e il pugliese Giacomo Leone riconquista la Grande Mela. E il 1998 è l’anno della prima italiana regina di New York: la romana Fianca Fiacconi ferma il crono a 2h 25′ e 17”.

Le nazioni che hanno vinto di più

Gli USA l’hanno vinta più volte (36 vittorie), ma il Kenya li insegue con 26 vittorie, terza Norvegia con 10 e l’Italia è quarta con 8 podi, fra i quali 5 primi posti. Il numero più elevato di vittorie degli USA, senza nulla togliere al merito, è anche dovuto al fatto che per molte edizioni non partecipavano atleti keniani o etiopi, notoriamente i più forti al mondo. Il primo keniano a vincerla fu infatti Ibrahim Hussein, nel 1987.

E chi ha vinto di più individualmente

Si può vincere una maratona di NY (è rarissimo, ma si può!) ma la si può anche vincere più volte. Come già visto prima, il nostro Orlando Pizzolato l’ha vinta due volta ma c’è anche chi ha saputo fare di più, molto di più: la norvegese Grete Waitz l’ha vinta ben nove volte e l’americano Bill Rogers quattro.

Pazzi numeri

  • La NY Marathon è lunga 26.2 miglia. Che sono comunque 42.195 m ma 26.2 fa meno impressione, no?
  • Le velocità massime si raggiungono a Brooklyn
  • 300: gli incroci che i runner attraversano
  • 70.320 sono i brik da mezzo litro di Flow Alkaline Spring Water a disposizione dei runner
  • 50.000 sono i Dunkin’ Coffee serviti lungo la gara
  • 6.000 invece i Dunkin’ Hot Tea/Hot Chocolate a disposizione dei runner
  • 33.000+ bagel dati in pasto ai concorrenti
  • 879 la taglia delle scarpe della Statua della Libertà che in misure europee fanno 4199!

Un’ultima curiosità

Se partecipi alla NYC Marathon e per qualsiasi motivo ti ritiri, che non ti venga in mente di passare sotto il traguardo fino a una certa ora. Se devi arrivare alla zone di recupero della tua borsa, devi attendere fra le 18 e le 19 di domenica. La pena è la squalifica e l’esclusione dalle future edizioni della maratona.

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