I trucchi per sconfiggere la stanchezza

In certi periodi ci si può sentire molto stanchi, è inevitabile. Le cause possono essere molteplici: gli impegni, il lavoro, i pensieri e, alla fine, la vita stessa. I modi per esserlo di meno, per recuperare forze e per ritrovare l’energia possono invece essere meno intuitivi e semplici del “dormi di più” o “non prendertela tanto per il lavoro”. Spesso insomma è un particolare insieme di abitudini che può darti più equilibrio più che alcuni interventi isolati. Vediamo come fare, partendo dal corpo fino ad arrivare alla mente.

1. Limita la caffeina

Lo chiamano “il paradossale effetto della caffeina” e di cosa si tratta è presto detto. Consumare caffeina sotto forma di caffè o di bevande che la contengono serve normalmente a darti una spinta energetica per superare momenti di stanchezza. L’eccessivo consumo può invece portare a conseguenze inaspettate. La disidratazione, per esempio, oppure la difficoltà a riposare bene e la conseguente stanchezza accumulata si traducono nell’effetto opposto: ciò che ti stimola finisce per sfiancarti.
Ridurre il consumo di caffeina può inizialmente darti meno forza e farti percepire di più la stanchezza ma dopo un po’ potrai trovare la quantità che meglio ti si addice, senza attivare l’effetto paradossale per cui ciò che ti dovrebbe dare energia finisce per togliertela.

2. Ricordati di bere

Uno degli aspetti secondari ma non per questo meno importanti di una corretta idratazione è quello di contribuire al lavoro dei globuli rossi, responsabili del trasporto dell’ossigeno nel sangue, fino ai muscoli. Se hai trascurato l’idratazione i tuoi globuli rossi si restringono, portandone di meno. Ciò si traduce in meno energia nelle fibre muscolari e in maggiore irritabilità conseguente alla stanchezza.
Bere è forse la cosa più facile del mondo (non a caso si dice “Facile come bere un bicchiere d’acqua): non è proprio il caso di trascurarlo.

3. Non saltare i pasti

Essere a corto di energie può essere anche la conseguenza più diretta del non avere assunto abbastanza sostanze nutritive, cioè di non aver mangiato a sufficienza.
Può capitarti di non riuscire a mangiare a sufficienza qualche volta ma non deve essere la regola. Il cibo è la tua fonte primaria di energia.

Purtroppo capita di non assumere abbastanza sostanze nutritive anche perché si sta seguendo un regime dietetico alla moda (ce ne sono tantissimi e te ne devi guardare il più possibile). È buona regola diffidare da quelli basati su solo uno o pochi nutrienti e in genere quelli promossi con titoli molto attraenti e poco realistici (come il famoso film “Sette chili in sette giorni”). Spesso si tratta di regimi di privazione più che di dieta, e le conseguenze – al di là della perdita momentanea di peso – possono essere gravi per la salute.

Ogni dieta deve essere preparata solo da specialisti perché ogni persona è diversa, per costituzione e per stile di vita. Rivolgiti insomma solo a chi è competente, diffida delle diete miracolose e sii sempre consapevole di ciò che mangi. E dell’importanza di mangiare!

4. Muoviti

Fermi tutti! Fare attività sportiva stanca e quindi alla fine consumi energie, giusto?
Vero, ma non del tutto. Muoversi aumenta anche l’ossigenazione e contribuisce a dare una sensazione di benessere. Se insomma l’attività sportiva che fai non è devastantemente pesante, otterrai solo benefici e molta energia. Pensa per esempio a come ti senti dopo aver corso al mattino: c’è la stanchezza ma c’è anche la soddisfazione di aver già fatto qualcosa. Oltre alla rilassatezza generata dalle endorfine in circolo.

Senza esagerare insomma, fare sport può darti più energia di quanta te ne richieda.

5. Non conta solo la durata del sonno ma la sua qualità

Beh, facile questa, no? Per evitare la stanchezza basta dormire di più. Vero e falso. È più corretto infatti dire che il vero ristoro viene dal sonno sereno, non disturbato e profondo più che da quanto dormi.

Come riuscirci? Come vedevamo prima, per esempio non esagerando con la caffeina e arrivando all’ora di dormire senza aver eccitato la mente con l’utilizzo di distrazioni come il cellulare. È infatti buona regola accompagnare il sonno facendolo precedere da attività rilassanti come la lettura di un libro o una sessione di mindfulness, invece che eccitare la mente giocando a un videogioco o vedendo film particolarmente suggestivi ed emotivamente sconvolgenti.

6. L’importanza del me time

L’espressione “me time” rende benissimo l’idea: dedicarsi del tempo non è egoismo ma è un modo molto efficace per avere attenzioni nei propri confronti, stare bene e, alla fine, stare bene con chi ci sta vicino.
Se infatti la nostra vita fosse esclusivamente rivolta all’ascolto e alla soddisfazione delle esigenze altrui, arriveremmo inevitabilmente a un punto di rottura: l’Io deve essere anche nutrito, accudito, amato. Non solo perché lo pretende ma perché solo chi non trascura se stesso riesce a essere attento e disponibile per gli altri.

Come riuscirci? Dedicandosi, appunto, del tempo. Per fare ciò che ci piace davvero e che non siamo costretti a fare dal lavoro o dalle esigenze altrui: leggere, curare un hobby, meditare, anche fare sport. Correre è – lo ripetiamo spesso – un modo per essere egoisti ma a fin di bene.

La nostra cultura ci ha insegnato a essere disponibili per tutti ma a volte il modo più efficace per essere davvero d’aiuto è quello di fissare dei limiti e di difenderli gelosamente. C’è insomma un confine che non deve essere valicato da nessuno: è quello entro il quale fai ciò che ti piace, nutri la tua mente e ti ricarichi.
Non è facile capirlo né farlo, soprattutto perché nel mentre ci si sente egoisti. Eppure lo si fa soprattutto per non arrivare a essere stufi di tutto e tutti, e alla fine riuscire a essere disponibili e attenti.

Se non ne sei ancora convinto, prova a dirti che non lo fai (solo) per te ma anche per gli altri. Perché è vero, alla fine.

(Ispirato a HuffPost)

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