Correre è una questione di testa!

Per correre si deve mettere la testa a posto! No, non nel senso che stai immaginando, proprio in termini di posizione. Vediamo come!

Abbiamo visto tante volte come il sistema piede-gamba-bacino sia alla base di una tecnica di corsa adeguata e che ci consenta di correre a lungo e senza infortunarci. Tra i tanti addendum che si potrebbero inserire per portare avanti il discorso su questo aspetto ce n’è uno che dovrebbe essere trattato forse ancora prima rispetto all’apparato locomotore: la testa.

Lo so cosa stai pensando: “è il solito discorso motivazionale!”, e invece no, sebbene la motivazione, la capacità di stare concentrati sull’obiettivo e il saper affrontare mentalmente la corsa siano importantissimi, questa volta voglio proprio parlare della testa in quanto parte del corpo, componente fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio e per la valutazione delle distanze.

La sua corretta posizione consente di migliorare l’efficienza di corsa e di conseguenza di stancarsi meno, al pari della tecnica di appoggio del piede.

TESTA ALTA VERSO L’OBIETTIVO

Durante la corsa è normale che le parti distali del nostro corpo, testa inclusa, si muovano seguendo i movimenti oscillatori che stiamo imprimendo saltellando di passo in passo. È proprio il senso dello spostamento che stiamo compiendo, pertanto un certo grado di movimento è inevitabile ed è indispensabile per non rischiare di farci male. Tuttavia, la testa deve essere abbastanza libera nei movimenti, ma non ciondolante (per spiegare meglio il concetto, parlo del fatto che correndo io tenga la testa per più tempo a destra o a sinistra), in modo da non influire sul tempo di contatto al suolo dei piedi. Per chi corre è difficile capire quale sia il grado di ciondolamento della propria testa, per cui non si ha di solito una percezione di come la si muova. Un aiuto in questo senso possiamo averlo o filmandoci mentre corriamo, oppure guardando la nostra ombra sul terreno e vedendo se i movimenti della testa sono in armonia con quelli del resto del corpo. Una testa posizionata bene dovrebbe seguire i movimenti laterali del tronco, restando però diritta sulla linea della colonna vertebrale. Un po’ come una macchina fotografica su uno stabilizzatore, o come la testa della gallina nel video divenuto virale qualche anno fa.

GUARDA AVANTI, GUARDA IN BASSO

L’altro aspetto da tenere bene a mente mentre corriamo è la posizione degli occhi, che è logicamente legata a quella del contenitore che li ospita. Si dice che per essere sicuri di star tenendo la testa nella corretta posizione si debba contemporaneamente guardare in avanti e in basso. Ok, questa cosa sembra più facile da attuare, ma cosa significa in soldoni? Significa che si dovrebbe avere sempre sotto controllo il percorso su cui si sta correndo volgendo il proprio sguardo verso un punto sulla strada distante circa una ventina di metri, distanza che consente di tenere la testa alta e in posizione corretta per mantenere ben bilanciato il movimento. Guardare troppo nei pressi dei piedi fa scostare il baricentro (di poco, ma comunque lo fa scostare) e fa diminuire anche la capacità respiratoria (questo in modo più marcato), oltre che ovviamente impedire al nostro cervello di memorizzare parti più ampie del percorso su cui stiamo correndo. Stare attenti a dove si mette i piedi, quindi, ma puntando il terreno nei pressi dell’appoggio solo in quelle condizioni in cui serve davvero (trail e corsa su sterrato, a esempio) e in cui la posizione della testa conta meno in ottica performance.

Usiamo la testa per bene, quindi, in tutti i modi in cui si dovrebbe fare!

(Credits immagine principale: Sam741002 on DepositPhotos.com)

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