Ci sono cose che sai essere vere per esperienza e altre in teoria. Tipo correre al mattino. Mi è capitato di farlo ma non sono proprio quel tipo di persona che si può definire “a morning person”. Mi è piaciuto ma preferisco farlo in altre ore. La corsa al mattino è quindi una di quelle cose che teoricamente so essere bellissime ma che in pratica faccio raramente.
Non male come inizio per dirti che invece correre al mattino è fighissimo. Però so per certo una cosa: chi lo fa – per abitudine, necessità o piacere – lo ama tantissimo. Correre al mattino ha sia una componente eroico-poetica che una pratica: alzarsi presto, magari ancora con il buio e il freddo è eroico e ti fa romanticamente vivere la città deserta, e correndo al mattino puoi affrontare la giornata con spirito rilassato.
Anche scientificamente fa benissimo
Una ricerca condotta su moltissime persone ha aggiunto a questi benefici “percepiti” anche quelli per la salute. Detto brevemente: la corsa fa benissimo e correre al mattino fa ancora più bene alla tua salute, soprattutto perché diminuisce il rischio di arresti cardiaci e di ictus. Ma vediamo di cosa parla la ricerca.
Pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, lo studio ha analizzato ben 85.000 persone tra i 42 e i 78 anni attraverso dei fitness tracker indossati per una settimana. I partecipanti erano divisi in 4 gruppi: i più attivi di primo mattino (attorno alle 8), quelli più attivi a metà mattinata (10), quelli del primo pomeriggio e infine quelli “serali” (attorno alle 19). Il risultato è che, fra tutti, quelli meno predisposti (fortuna loro) al rischio di sviluppare patologie cardiache e attacchi cardiaci erano gli appartenenti al gruppo che correva prima di mezzogiorno. In particolare, per chi si allena al mattino il rischio cardiaco diminuisce del 16% fra chi si allena al mattino e del 17% quello di ictus.
Ora ti starai chiedendo come è possibile che una sola settimana di monitoraggio possa fornire dati attendibili. In verità l’iniziale raccolta di dati serviva solo per creare una base di riferimento a cui poi è seguito un monitoraggio durato dai 6 agli 8 anni. Fra tutti i partecipanti, 3.000 hanno avuto problemi cardiaci e circa 800 hanno sofferto di ictus. La conclusione è stata insomma che correre fra le 8 e le 11 del mattino porta più benefici che farlo in altre ore.
In altre parole, è meglio che inizi pure io ad allenarmi al mattino.
Buongiorno, sono d’accordo con il responso scientifico, io sono uno di quelli che correva di buon mattino 05.30, anche se per esperienza correre al mattino x me ha i suoi lati negativi, in quanto i muscoli sono a riposo x la notte passata a dormire, viceversa correre nel pomeriggio trovo i muscoli già ben rodati e quindi soggetti a meno traumi. Ripeto è un mio parere