Quando ci si allena per correre a lungo, che può significare “Maratona di Milano” ma anche “Sagra del pane e ciccioli”, mettiamo spesso in programma tutta una serie di corse diverse tra loro cercando di allenare il fisico al maggior numero di sforzi possibili. In un piano di allenamento votato alla costruzione della resistenza le corse che sono presenti in numero maggiore sono quelle a passo relativamente tranquillo e lunghe, ma capita spesso di dover correre anche distanze brevi a passo veloce o velocissimo. Nella maggior parte dei casi questa cosa significa faticare tremendamente. Oh, non che a correre i lenti non si faccia fatica, ma se hai mai provato a fare dieci ripetute da cento metri al massimo sai bene che ti stanchi di più che a correre tre chilometri tranquilli. E allora come si può fare a correre forte e continuare a divertirsi?
PRIMA COSA: NON PENSARE ALLA FATICA
La faccio facile, lo so. Ovviamente so anche che non pensare alla fatica mentre si sta facendo un sacco di fatica è difficile o quasi impossibile. Ma c’è un modo per farlo, ed è quello di immaginare il traguardo identificandolo con una delle cose che vedi, a esempio un palo della luce, la linea di un segnale stradale o un albero. Focalizza tutta la tua attenzione sul raggiungere quel traguardo immaginario e poi, quando stai per raggiungerlo, cerca subito di crearne uno nuovo, non troppo lontano. Prosegui per step medio-piccoli e vedrai che dovendo “soltanto” raggiungere un traguardo vicino la tua concentrazione sarà tutta verso quel traguardo e la fatica non si farà sentire (non troppo, almeno).
CORRI IN COMPAGNIA
Qui si sfonda una porta aperta. Correre in compagnia è sempre bello e oltre a essere un buon modo per sentire meno la solitudine e la monotonia di alcune corse, è anche un ottimo modo per correre a un ritmo elevato e farlo con piacere. La dinamica di questi casi è duplice, perché da un lato c’è la voglia di non sfigurare con i nostri amici a cui abbiamo proposto di fare un certo tipo di allenamento, dall’altra c’è anche la componente competitiva che inevitabilmente viene fuori. Non sempre è possibile correre con qualcun altro, e allora in quei casi si può fare ricorso a un virtual partner, di quelli presenti negli sportwatch da un paio di anni a questa parte. Non è la stessa cosa che avere qualcuno con cui chiacchierare (o a cui semplicemente mugugnare qualcosa o fare i gestacci!), ma anche avere i continui bip che ti fanno capire che “ti stanno superando” o che “stai vincendo” è stimolante e divertente.
RIFORMULA I CATTIVI PENSIERI
Quando senti che stai facendo molta fatica, prova a ribaltare i tuoi pensieri. Se sei solo a metà di quello che avevi immaginato essere un allenamento veloce e non ce la fai più, ma davvero più, non pensare che hai sprecato ciò che hai fatto fino a ora, pensa invece a quanta strada hai già fatto. Pensa a quando hai iniziato a correre e non riuscivi a fare duecento metri di fila, oppure a quando la distanza che hai già corso in questo allenamento in cui ti senti stanco era un obiettivo che non credevi raggiungibile, e invece ce l’hai fatta. Sei stanco, ci può stare. Andare più forti di prima passa – inevitabilmente – dall’uscire dalla propria zona di comfort, altrimenti non si può migliorare. E allora quando sei stanco e non ce la fai più, prova a pensare che stai facendo imparare al tuo corpo una cosa nuova, e mentre lo pensi, sorridi. Se funziona per Kipchoge, perché non dovrebbe per te?
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