A volte le scarpe da running hanno nomi unici che le definiscono, come fossero nomi di persona. Quando però una scarpa si chiama “Mega 2 Clone” non puoi non fermarti un attimo a osservarlo, ripeterlo mentalmente, chiederti cosa vuole dire.
Non credo che significhi niente, forse è solo un nome e basta. È capace di evocare fantasie, di esaltarti e di lasciarti nel dubbio: cosa significherà mai?
Quando le indossi e ci vai a correre smetti di pensare all’origine e al significato del suo nome: qualcosa vorrà dire e comunque sono decisamente più interessanti ai piedi, eccome. Ormai sei distratto dal loro comportamento su strada e dal feeling che ti danno, di una solidità che ha pochi paragoni.
Pensando a cosa scrivere su queste Under Armour mentre ci correvo per svariate decine di chilometri non mi veniva in mente niente di molto originale se non “Mi piacciono”. Non è che sia un granchè come giudizio, ed è decisamente soggettivo, anche un po’ troppo. Però un categorico “Mi piacciono” può voler dire molte cose: mi piacciono esteticamente, mi piace come si comportano su strada, mi piace il loro equilibrio, mi piace come mi lasciano spingere e come ci sono sempre. Le Mega 2 Clone hanno un po’ tutte queste caratteristiche, e quindi analizziamole in dettaglio.
Estetica
Ci sono molte componenti delle Mega 2 Clone che anche solo esteticamente le rendono delle scarpe molto originali. Le Under Armour hanno di per sé un design unico e riconoscibile e questo modello non è da meno. Se non che ha un dettaglio che, anche all’interno della gamma Under Armour, le rende uniche: il mesh della tomaia è plissettato a zig zag. È un dettaglio che non passa inosservato e, almeno a mia memoria, è anche unico nel panorama delle scarpe da running. E non si tratta di un dettaglio solamente estetico: la plissettatura conferisce infatti a queste scarpe una capacità di adattarsi al piede che è rara: non si tratta infatti di una tomaia elasticizzata che si adatta al piede ma costringendolo. È qualcosa di più gentile eppure altrettanto efficace. Con pochissime scarpe ho avuto la sensazione di avvolgimento che ho percepito con le Mega 2 Clone. E non si tratta di una sensazione spiacevole, anzi: il piede è saldo e in un certo senso “schiacciato” verso l’intersuola, ma in modo da conferire al runner una sensazione di maggior stabilità, come se scarpa e piede fossero fusi.
Ho sempre apprezzato delle Under Armour la capacità traspirante delle loro tomaie: pur essendo apparentemente molto “chiuse” riescono a far respirare il piede come poche altre scarpe. Nel caso del mesh delle Mega 2 Clone la traspirabilità è un po’ meno presente eppure restano scarpe molto confortevoli e che si possono indossare per molte ore senza eccessiva sudorazione (e le ho portate d’estate).
Per concludere, l’unico supporto applicato è quello del tallone: si tratta di due placche di plastica rossa semitrasparente che partono da dietro il mesopiede e sono unite verso il collo della scarpa da una linguetta elastica. Lo scopo è quello di contenere il tallone ma il risultato è anche quello di realizzare un dettaglio di design che caratterizza la tomaia, che è nel resto della scarpa lasciata libera da contrafforti e pannelli (il contenimento è infatti assolto dalla plissettatura del mesh).
L’intersuola è interamente in UA HOVR™, la mescola di Under Armour definita dall’azienda statunitense come capace di farti percepire l’assenza di gravità. Al di là delle immagini proposte dal gergo del marketing, il comportamento su strada di questa mescola è unico e particolare, ma ne parlerò più avanti. Un’ultima nota: sui fianchi e a contenere il materiale UA HOVR™ c’è la rete Energy Web, applicata in modo da contenere la compressione dell’intersuola per evitare che si disperda lateralmente e in modo da concentrarla solo verso la strada, per scaricare tutta l’energia che riesci a trasmetterle e restituirla in fase di stacco.
Su strada
Alza la Mega 2 Clone e guarda il battistrada: nel tallone è evidenziata la mescola UA HOVR™ racchiusa nella mesh Energy Web. Le scolpiture sono evidenti e massicce. È ora di farle mangiare un po’ di strada.
Le Mega 2 Clone sono presentate come scarpe neutre, cioè senza correzione per pronazione o supinazione. Nel caso specifico l’attributo “neutro” ha anche un altro connotato e non è affatto “trascurabile”. Il fatto che siano neutre non significa che sono indifferenti o senza personalità, anzi. “Neutre”, nel caso delle Mega 2 Clone, significa che il loro comportamento meccanico è uguale sia per chi corre di tallone che di avampiede. La presenza importante di materiale sia dietro che davanti le conferisce una risposta molto omogenea a prescindere dall’impostazione di corsa. Può sembrare un dettaglio ma non lo è: ci sono scarpe più sbilanciate verso il tallone, nel senso che la massima protezione è concentrata in quella zona (e sono la maggior parte delle scarpe, fatti salvi alcuni brand); chi corre di avampiede o punta può trovarle quindi un po’ “scariche”. Non è il caso di queste Under Armour, che può usare davvero chiunque e con qualsiasi impostazione di corsa.
Pur essendo scarpe importanti in termini di materiale e spessori dell’intersuola non sono per niente pesanti. Come spesso ripetiamo, l’equilibrio o meno delle scarpe da running non è un numero ma è dato dal bilanciamento fra peso, reattività e ammortizzazione. Ci sono scarpe nominalmente pesanti che al piede sono molto leggere e viceversa. Il caso delle Mega 2 Clone è il primo, tanto che il peso non è nemmeno dichiarato, perché non direbbe molto e forse ne darebbe un’idea distorta (soppesandole in mano non è comunque particolarmente elevato).
One more thing
Come anche altri modelli Under Armour, anche questo modello è dotato di connettività Bluetooth per il collegamento con UA MAPMYRUN™ per monitorare i dati della propria corsa con precisione elevatissima (più il sensore è vicino alla sorgente da monotorare e più è precisa la rilevazione, quindi cosa di meglio del piede stesso?).
Quanto costano? Il prezzo di listino è 150€ e le puoi acquistare nelle BRAND HOUSE UNDER ARMOUR, nei negozi specializzati o sul sito Under Armour.