Seppur in una situazione regolamentata da norme precise, l’autunno delle gare è iniziato.
Eravamo tutti in dubbio, siamo sinceri, la situazione è stata incerta per tutta la primavera e chi, nei mesi scorsi, si è iscritto a qualche gara l’ha fatto con un punto di domanda e la sospirata frase “speriamo bene”.
A maggio c’era stata la Milano Marathon, quasi una mosca bianca nel calendario agonistico delle grandi corse ma ora – dopo la Run Rome The Marathon – dobbiamo ammettere che c’è una certa rilassatezza nell’inserire i numeri della nostra carta di credito per comprare un pettorale.
Merito degli organizzatori che ci hanno creduto sempre, merito di chi – vaccinandosi – ha dato il suo contributo per il contenimento dei maledetti contagi. E non solo per tornare a correre.
Certo, siamo onesti, comportamenti irresponsabili e privi di buon senso se ne sono visti non pochi, purtroppo, nei mesi scorsi. Ma grazie al contributo di tutti, stiamo facendo un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità.
Bravi tutti!
Le grandi ci sono tutte. E le altre?
Milano, Roma, Venezia, Bologna, Firenze (in ordine sparso) ci sono. È sicuramente grazie a strutture organizzative importanti ed efficienti, sponsor consistenti; a tante persone che sono andate avanti anche nei momenti più complicati. Le gare più piccole, quelle locali, le tapasciate, stentano un po’ di più. E credo sia comprensibile.
Per certi versi è un bene.
Personalmente preferisco un numero più contenuto di eventi in cui le norme di sicurezza possono essere fatte rispettare in modo più puntuale, anziché vedere la dispersione degli sforzi in un calendario di eventi troppo fitto come negli anni scorsi. Ma qui è un problema anche legato alle Federazioni (non esiste solo FIDAL) che dovrebbero gestire la lista delle gare in modo più efficiente, evitando la cannibalizzazione di un evento su un altro. Quante volte ci è capitato di non sapere dove iscriverci perché avevamo troppe gare attorno?
In fondo la gara non è solamente il pezzo di asfalto che corriamo, c’è un mondo attorno e, con eventi più “ricchi”, noi runner possiamo accedere a servizi migliori, più efficienti. E il risultato è uno solo: ci godiamo di più l’esperienza.
Anziché assistere a uno scenario in cui ogni società organizza la sua gara, perché non ci si unisce per creare eventi più grandi, ridurre gli sforzi e aumentare la qualità? In fondo tutti dovremmo spingere nella stessa direzione anziché pensare ciascuno al proprio orticello.
Non abbiamo bisogno di gare tutte le settimane, abbiamo bisogno di gare più belle.
(Credits immagine principale: halfpoint on DepositPhotos.com)
Saranno anche tornate le competizioni, ma Fuori Soglia quando torna???…..ciaooo