Correre contromano: il nuovo codice della strada

È uscito l'aggiornamento al codice della strada e, purtroppo, non ci sono particolari riferimenti a runner e ciclisti

Ringraziamo il nostro amico Ruggero Baldo per questo contributo sulle modifiche al codice della strada.


Se vogliamo cercare qualche lato positivo della pandemia e dei lockdown che abbiamo vissuto in questi ultimi (quasi) due anni, c’è sicuramente l’essersi avvicinati al mondo della corsa e della bici di molte, moltissime persone. Persone che mai sino a ora si erano sognate di trovare il tempo e lo stimolo di allenarsi.

Forti di questi numeri cresciuti a doppia cifra percentuale, e di tutti i nuovi visi sorridenti e sofferenti che da mesi incrociamo lungo i nostri abituali percorsi di allenamento, ci stavamo aspettando da parte del legislatore un capitoletto del nuovo Codice della Strada dedicato proprio a noi sportivi, che volenti o nolenti siamo da sempre la parte più debole che circoli sull’asfalto.
E allora siamo andati a spulciarlo per bene e con un certo sgomento e una punta di malcelata delusione ci siamo accorti che nei confronti dei runner proprio non c’è menzione alcuna, mentre per quanto riguarda il mondo della bici ci si limita ad aggiungere l’obbligo di luci nelle ore notturne e nei casi di scarsa visibilità, e, udite udite, quello del campanello…

Nessuna menzione all’obbligo di indossare il casco, certo chi ci legge sa come la pensiamo al riguardo e quindi non serve certo una legge che ci ricordi di indossare quei pochi grammi di plastica e polistirolo che ci possono solamente salvare la vita, ma quello che ci lascia maggiormente perplessi è la totale mancanza di riferimento alcuno alla tanto auspicata norma di rispetto della distanza di 1,5 metri nella fase di sorpasso di un ciclista o di un runner.

Ci lascia interdetti la disinvoltura con la quale il legislatore ha scelto di voltarsi dall’altra parte, in un momento storico nel quale le statistiche parlano di un raddoppio dei casi di incidenti mortali nei quali vengono coinvolti ciclisti e di una esponenziale crescita dei sinistri che vedono coinvolte persone che si stanno allenando, o semplicemente stanno utilizzando i mezzi di trasporto più green che abbiamo: la bici e le nostre gambe.
Ma tant’è, noi runner faremo come siamo abituati a fare per nostra stessa natura: facciamo da soli.

Ovvero ci arrangiamo, continuiamo a vestirci di colori sgargianti, abbassiamo il volume in cuffia o passiamo a dispositivi a conduzione ossea e soprattutto corriamo contromano per non farci sorprendere. Insomma correre controcorrente è un po’ quello che ci viene meglio, no?
E ai ciclisti (e a tutti) continuiamo a consigliare di avere occhi anche per gli altri.

Perché comunque ancora una volta abbiamo capito che il nostro fiatone rimarrà sempre per l’orecchio del politico un rumore coperto dal clamore del bollo auto, delle accise sui carburanti, delle imposte sulle RCA, dell’IVA sulle nuove immatricolazioni…

 

(Credits immagine principale: tarafoto on DepositPhotos.com)

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