Ieri, 7 settembre, FIDAL ha pubblicato la nuova versione del protocollo “L’Italia torna a correre – Protocollo organizzativo temporaneo non stadia” con le linee guida per le competizioni su strada e off-road. E, in massima sintesi, FIDAL ha introdotto ciò che già si attendeva da tempo: l’obbligo di green pass per partecipare alle gare.
La nuova normativa entrerà in vigore dal 13 settembre e regolamenta in modo chiaro quali saranno le certificazioni necessarie che gli organizzatori dovranno richiedere per permettere agli atleti di partecipare alle gare.
L’obbligo del green pass
Chiunque vorrà accedere accedere al sito di gara dovrà essere in possesso di green pass e, per il tracciamento, consegnare l’autodichiarazione anti-CoVID19.
Quindi, detta semplice, per poter partecipare alle gare, sarà necessario essere in possesso di uno di questi requisiti:
- certificazione verde CoVID-19, che può essere rilasciata dopo la somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose (nel caso di vaccino a doppia dose). La certificazione verde ha in ogni caso una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale;
- la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
- effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).
Chiaramente, continua il documento FIDAL “le disposizioni di cui sopra non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della Salute”.
Modalità di partenza
Oltre al possesso di green pass, il protocollo FIDAL specifica che le partenze dovranno essere scaglionate con un massimo di 2.000 partecipanti per volta volta e che “gli atleti dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina in partenza e almeno per i primi 500 metri di corsa (500m è indicazione minima rispetto al momento in cui gli atleti potranno togliere la mascherina e gettarla in appositi contenitori oppure conservarla per riutilizzarla dopo il traguardo). Tra le partenze di ciascuno scaglione deve essere frapposto un adeguato intervallo temporale a garanzia del distanziamento tra gli atleti dei diversi scaglioni.”
È inutile specificare (ma lo faccio lo stesso) che tutte queste norme potrebbero essere ulteriormente aggiornate in base all’evoluzione dell’emergenza CoVID-19.
La mia opinione
Personalmente auspicavo l’introduzione di queste regole da tempo, dato che le vaccinazioni ormai sono facilmente accessibili a chiunque. Ogni atleta potrà così correre, gareggiare e divertirsi con la tranquillità di sapere che tutte le persone che ha attorno sono vaccinate o con test negativo.
Anche dal punto di vista della FIDAL, è importante che venga inviato un segnale forte per la diffusione del vaccino che, com’è indiscutibilmente dimostrato dai dati, ha permesso di salvare molte vite.
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