Secondo te il cambiamento da cosa è generato? Lasciando perdere quello determinato da fattori esterni (pandemie, carestie, eventi naturali), se fossi solo tu a decidere, quale sarebbe il cambiamento più radicale e sconvolgente che riusciresti ad apportare alla tua vita?
Molti risponderebbero senz’altro “La corsa”. In effetti, specie per chi è sempre stato sedentario, correre ha il sapore dell’avventura inaspettata, o una cosa che mai ti saresti aspettato avresti fatto, e invece. Eppure se ci pensi con attenzione, nemmeno la corsa – per quanto abbia modificato e a volte rivoluzionato la tua vita – è arrivata improvvisamente e tutto in una volta. Non hai iniziato a fare i 10 km improvvisamente, dopo decenni di sedentarietà. Ci sei arrivato poco alla volta, metro dopo metro.
Senza saperlo hai applicato la formula del successo. Non l’hai fatto forse in maniera scientifica ma intuitivamente: hai apportato un piccolo progresso, allenamento dopo allenamento.
Hai già qualche indizio per capire di cosa sto parlando.
La formula, quella matematica
In termini matematici questa è la formula:
1,01 365 = 37,78
Come hai notato, l’esponente (365) è stranamente coincidente con i giorni dell’anno. In effetti si tratta proprio dei giorni dell’anno. Il fattore 1,01 non è altro che l’unità maggiorata del suo 1%. Confuso? Non ti posso biasimare. Detta a parole è più semplice: la formula – ideata da un insegnante giapponese – dice che un miglioramento dell’1% ogni giorno si traduce in un miglioramento su base annua di 38 volte. Facendo insomma una cosa ogni giorno l’1% meglio o più a lungo del giorno precedente, su base annua si migliora non di qualche punto percentuale ma di ben 38.
È interessante notare che esiste anche la formula inversa, e cioè: cosa accadrebbe se ogni giorno ti applicassi l’1% di meno a far qualcosa? Ecco qua:
0,99365 = 0,03
Come vedi dopo il segno di uguale ora c’è un numero che è quasi nullo. In altre parole, se ogni giorno facessi qualcosa un 1% peggio del giorno prima, a fine anno non miglioreresti per niente.
Basta matematica: ora facciamo pratica
Pensa a qualsiasi cosa tu faccia con costanza: correre, per esempio (ma va bene davvero qualsiasi cosa). Se ti migliori progressivamente, poco alla volta, alla fine accumuli miglioramenti su miglioramenti. Se fai anche impercettibilmente sempre meno, finirai per azzerare qualsiasi progresso. Il problema del miglioramento incrementale è che non provoca effetti immediati e richiede molta pazienza. Il suo vantaggio è però che migliorare un po’ alla volta – poco poco, anche solo l’1% – in un periodo lungo ma non infinito si traduce in un miglioramento molto significativo.
Pensalo applicato alla corsa: correre domani un 1% in più di oggi significa che se hai corso un’ora, ti basterà correre domani 36 secondi in più di oggi. Non è per niente molto ma nel lungo periodo fa il miracolo. Ovviamente questo è un calcolo teorico: non correrai tutti i giorni ma quello che devi tenere a mente è che se ti migliori anche di poco ma costantemente – in qualsiasi cosa tu faccia – dopo un certo periodo l’incremento di prestazioni sarà incredibile.
Questo vale per ogni aspetto della tua vita, anche per la dieta: se ogni giorno mangi un po’ meno (o almeno non cedi alla tentazione di mangiare un po’ di più di ieri) riuscirai a stabilzzare il tuo peso e a controllarlo. A volte anche a diminuirlo.
Non si tratta insomma di applicare ciecamente una formula come se fossi una macchina ma di tenere a mente che le piccole modifiche alla tua vita, in bene o in male, producono nel lungo periodo cambiamenti importanti: in meglio o in peggio.