La colazione del runner: marmellata! Un classico ma con variazione

La fine dell’estate corrisponde anche alla conservazione dei prodotti stagionali che presto non troveremo più. Se per alcuni questo rimane un “metodo antico” perché siamo abituati a mangiare le mele tutto l’anno e l’ananas a Dicembre, per altri -che tengono alla propria salute, alla natura e al pianeta terra- questo è un periodo clou. È tempo di salsa e di chiudere in barattolo fragole, albicocche, pesche, fichi e tanto altro. Sì, ci sono le marmellate confezionate al supermercato tutto l’anno ma hai mai provato la differenza? Hai mai mangiato un cucchiaio di marmellata fatta in casa e subito dopo un altro di un prodotto confezionato? Se non ti è mai capitato e hai tempo e voglia ti invito a farlo.

Certo è impossibile avviare una produzione che possa durare per tutto l’anno. Non siamo nel 1800. I tempi sono infinitamente più frenetici e blablabla. Rimane però il fatto che ne va della nostra salute e tanto dovrebbe bastare. Avere dei barattolini speciali e pensare a noi significherebbe molto. Non è così difficile come si possa pensare. Ci sono delle accortezze da fare, quello sì. La conservazione dei cibi è una roba serie e pure la sterilizzazione dei barattoli. Niente inventiva e prodezze culinarie improvvisate, per carità. Una volta però sterilizzati i barattoli -che possono essere di recupero tra le varie confezioni di vetro che adoperiamo durante l’anno- non è così difficoltoso gestire la cosa. Sul web poi ci sono tantissimi video che mostrano la sterilizzazione corretta con i vari passaggi; per chi volesse approfondire l’argomento.

Ma la confettura di fragole come si fa?

Per la confettura di fragole io adopero: 1 kg di fragole, 340 grammi di zucchero, un succo di limone (facoltativo) e la vaniglia (facoltativa ma trovo che dia quel quid in più). Non uso quelli addensati in commercio che la fanno diventare più “gelatinosa” perché non riscontrano i miei gusti ma ce ne sono diversi in commercio e potrebbero piacerti. La consistenza, infatti, varia e di molto. Il gelificante in questione è molto spesso a base di pectina che è un derivato delle mele. Riduce il tempo di bollitura della frutta mantenendo teoricamente inalterati il colore e il sapore della frutta fresca, ma ribadisco: non ne so molto perché è un procedimento che non mi interessa.

La sterilizzazione dei barattoli si fa in pentola. In una pentola capiente sul fondo è meglio mettere un canovaccio/strofinaccio da cucina pulito (io lo detergo con prodotti naturali) in modo che i barattoli non sbattano tra di loro ma possano essere messi sopra e posizionati per bene. Il tutto deve essere ricoperto di acqua e questa deve arrivare a bollore. Una volta raggiunta la temperatura lasciamo sobbollire per qualche minuto tutta la lunghezza dei barattoli. Poi con l’aiuto di una pinza da cucina (non tocchiamoli con le mani) bisogna togliere i barattoli dall’acqua per posizionarli sopra altri strofinacci puliti. E vengono lasciati lì ad asciugare. Negli ultimi anni moltissimi restilizzano anche in forno. Intorno ai 130-140 gradi per 30-40 minuti. Io ti confesso che faccio sia l’uno che l’altro. Prima in pentola e poi lascio asciugare in forno. Mi trovo benissimo.

Una volta preparata la marmellata si andrà a posizionare (prestando attenzione a non sporcare i bordi perché è lì che facilmente si annidano le muffe. Infatti vendono degli imbuti appositi per il passaggio pentola-barattolo) la marmellata che andrà poi chiusa ermeticamente con il tappo adatto.

Che tu voglia fare delle marmellate da conservare a lungo termine o che tu voglia prepararle estemporaneamente per conservarle solo qualche giorno il frigo, l’idea rimane ottima. Ci vogliono davvero pochi minuti e la salute ne gioverà.

 

Ma solo pane, burro e marmellata?

No. Non solo pane, burro e marmellata. Perché la marmellata è buonissima anche nello yogurt bianco senza zucchero. Lo addolcisci naturalmente così o con della frutta fresca e cambia completamente sapore. Imparagonabile allo yogurt con la frutta classico che si vende. Hai mai provato?

Al posto del burro poi puoi mettere anche dei formaggi freschi. Ti stupirà se non hai mai provato ma il caprino si sposa benissimo con le fragole, il mango e le pesche. Per non parlare della robiola con il kiwi, ananas o papaya. Sono infinite le combinazioni che puoi fare. Alternative nettamente più leggere e salutari che non ti rifaranno rimpiangere -il pur sempre buonissimo- pane, burro e marmellata. Quello lo riserviamo una tantum, che male non fa. 

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