A volte ci si innamora così tanto delle scarpe che si usano per correre che non le si vorrebbero abbandonare mai. Purtroppo, però, si tratta anche di un oggetto/strumento destinato a consumarsi più velocemente di altri: le usiamo di più, sono fatte con materiali che si usurano più velocemente (in particolare battistrada e intersuola) e hanno caratteristiche meccaniche ed elastiche che si modificano con il tempo.
L’unico sistema per farle durare di più è quindi non usarle? Non proprio: ecco qualche suggerimento per allungare la loro vita il più possibile.
Annota quanta strada fai
Diverse app per la corsa, Strava e Nike Running Club, per esempio, permettono di specificare con quali scarpe corri. Questa funzionalità non è un vezzo da maniaci del controllo: registrare il chilometraggio di ogni modello che usi ti aiuta a capire quanto manca alla loro fine naturale (al di là dei segni evidenti di usura che puoi notare sulla suola e sulla tomaia) e anche a valutare quanto durevoli sono i diversi modelli che usi. Per capire quando è giunto il momento di cambiarle invece ti invito a leggere l’articolo qui sotto.
Usale solo per correre
Sembra ovvio e scontato ma le scarpe da running sono fatte solo e soprattutto per correrci. So bene che la loro comodità ti fa venir voglia di non separartene mai ma puoi resistere, anche perché c’è un momento ben preciso per usarle per camminare o andarci a prendere l’aperitivo, ed è quando hanno esaurito il loro ciclo “atletico”: quando saranno esauste e scariche per la corsa potrai comunque continuare a usarle fino alla distruzione totale. Nel frattempo, usale solo per correrci.
Con le scarpe da trail ci fai solo il trail
Quello che vale per le scarpe da running in genere vale anche per quelle da trail, molto spesso apprezzate per la loro comodità anche oltre i loro utilizzi specifici. Paradossalmente, pur trattandosi di un tipo di scarpa per vocazione più resistente, il suo battistrada è più delicato di quello delle scarpe da strada: la tassellatura infatti è perfetta per i terreni sconnessi e il fango ma offre una superficie di usura minore di quelle stradali e si consuma più velocemente sull’asfalto o altre superfici.
Quando avrai completamente consumato il battistrada delle tue amate scarpe da trail fai due cose: non usarle più perché non ti garantirebbero più il grip necessario e potrebbero diventare pericolose e ricorda che esistono molti programmi di risuolatura – come “Repair if you care” di Vibram – così potrai allungargli un po’ la vita.
Trattale con cura
Se ti capita di correrci in condizioni impervie (pioggia o su superfici particolarmente sporche) al tuo rientro non abbandonarle a marcire: quando sono bagnate asciugale con cura, se sono sporche non attendere dei mesi prima di lavarle. Più le lasci umide, tra l’altro, più svilupperanno odori insopportabili che le renderanno sempre più sgradevoli.
Se devi pulirle passa al punto successivo.
Puliscile, ma attenzione
Ti abbiamo già spiegato come pulirle ma il consiglio è quello di non lavarle in lavatrice: le temperature e la meccanica del lavaggio potrebbero compromettere i materiali o gli incollaggi fra le parti. Se proprio non resisti alla tentazione (e alla comodità di cacciarle dentro e di lasciar fare la fatica a una macchina) non usare mai cicli di lavaggio a temperature elevate: possibilmente mantieniti sui 30-40° max.
Usa la rotazione
Ruotare le scarpe e non correre sempre con le stesse è una soluzione certamente più costosa che averne un unico paio ma risponde almeno a due esigenze: quella di permetterti allenamenti di natura diversa (lunghi con scarpe più protettive e veloci con scarpe più reattive) e di farle durare di più. “Facile così!” penserai ma seguimi: non è detto che tu debba comprare tutte le scarpe che ruoterai contemporaneamente: basterà iniziare, per esempio, con un paio protettivo e poi, a circa metà del suo ciclo di vita, comprarne uno veloce e iniziare ad alternarle. Ecco perché è importante annotare quanti chilometri fai con ogni modello: così saprai esattamente quando acquistarne un paio nuovo per ruotarle e per alleggerire l’utilizzo delle più usurate.
Controlla la tua impostazione di corsa
Oltre a essere fondamentale per l’efficienza della corsa e per fare meno fatica, una buona impostazione di corsa permette di far durare di più le scarpe. Se per esempio tendi ad avere una falcata molto ampia è probabile che atterri sul tallone, provocando un consumo non omogeneo della suola, accentuandolo soprattutto nella zona di primo contatto e maggiormente caricata. Aumentando invece la cadenza – cioè il numero di passi per unità di tempo – la caricherai meno e in modo più uniforme, permettendole di consumarsi allo stesso modo su tutta la superficie di contatto con il terreno.
Far durare di più le tue scarpe non è solo una questione economica ma anche un bel gesto d’amore nei loro confronti.
(Cover photo Svetlana_Cherruty – Ispirato da “How to make running shoes last longer: top tips to keep your footwear on the trails” su Adventure)