adidas Adizero Boston 10 – Un nuovo inizio

Le nuove adidas Boston 10 cambiano totalmente. La recensione completa.

IN BREVE

La Boston 10 è quella scarpa che tutti aspettavamo: succede alla Boston 9 eppure non c'entra nulla con la Boston 9, riparte da zero e inaugura una nuova linea.

PAGELLA

Comfort
8
Estetica
8.5
Stabilità
9
Intersuola
9
Tomaia
8
Rapporto qualità/prezzo
9

Quando ho visto le adidas Boston 10 non avevo capito che stessi guardando le adidas Boston 10. La Boston è da sempre un modello iconico, continuativo e particolarmente riconoscibile: ogni anno viene aggiornato e migliorato, ma il concept e la struttura base della scarpa sono – giustamente – invariati da anni.

Poi è arrivata la Boston 10. Non credo di esagerare dicendo che si tratta di un nuovo inizio, una nuova era per adidas. Posso dirlo anche subito: mi è piaciuta un casino.

Come è fatta

L’oggetto, nel suo complesso, non assomiglia nemmeno un po’ alla precedente versione, motivo per cui non avevo capito immediatamente cosa fosse. La prima cosa che si nota è che il caro vecchio Boost – la schiuma che adidas utilizza dal 2013 per la quasi totalità delle intersuole da running – viene definitivamente abbandonato in favore del Lightstrike, una mescola EVA alleggerita, recentemente introdotta senza troppo clamore anche su modelli meno blasonati. Il Lightstrike è morbido, ma contemporaneamente molto più compatto e reattivo del Boost. Inoltre in questo caso abbiamo anche uno strato di Lightstike Pro – stessa mescola, differente intensità – posizionato appena sotto la tomaia. Il risultato è un’intersuola particolarmente pronunciata, con una forte ammortizzazione che ne permetterà l’uso intensivo anche ad atleti di un certo peso.

La tomaia invece abbina a materiali estremamente tecnologici e innovativi come il celer mesh (derivato dalle scarpe chiodate di adidas) inserti scamosciati, quasi a catapultarci in maniera ostentata nei gloriosi 80s. Personalmente apprezzo questa scelta di stile: non è certo su questo tipo di scarpa che qualche grammo in più ci toglierà il nostro personal best.

Le Energy Rods si vedono chiaramente nel fondo della Boston 10

Capovolta la scarpa non si può fare a meno di notare le Energy Rods, elementi rigidi in fibra di carbonio composito che seguono l’ossatura del piede e il cui scopo è migliorare la propulsione della rullata. Rendere visibile questa parte strutturale è a mio avviso un piccolo colpo di genio: se fosse stata lasciata completamente affogata nel Lightstrike ce ne saremmo scordati pochi minuti dopo l’acquisto, invece in questo modo diventa un punto focale della scarpa.

Ready, Steady

La calzata è inizialmente stretta, poi avvolgente e infine decisamente comoda. La nuova tomaia contiene e sostiene, dando una sensazione di immediata stabilità. La linguetta è come piace a me: sottile e aderente, ma con piccole imbottiture nei punti giusti così da evitare spiacevoli dolori dovuti a una stringatura troppo vigorosa. Oscillo avanti indietro e non mi trattengo dalla voglia di saltellare.

Go

Non mi sono risparmiato e alla prima uscita ho fatto 18 km a ritmo sostenuto, quasi dimenticandomi che indossavo una scarpa appena uscita dalla scatola. Nei giorni successivi ho poi voluto testare ritmi più aggressivi con 10+10 km veloci e repentini cambi di direzione: la suola Continental è da anni una garanzia di aderenza e precisione e, non appena allunghi il passo, la Boston 10 ti segue che è un piacere. Infine un lungo lento di 25 km – che con questo caldo non guasta mai – e sai che c’è? La voglia di fare subito quei 42 km e spicci era tanta, il drop da 8 mm donava il giusto comfort a ritmi lenti, ma poi mi sono lasciato sopraffare da quell’altra voglia: quella di una doccia gelata.

E quindi?

Se cerchi una scarpa estremamente versatile e tuttofare, eccola: è la Boston 10. La puoi tranquillamente usare per tutti i tipi di allenamenti che ti vengono in mente e – ça va sans dire – anche e soprattutto in gara. Un unico neo che mi sento di rilevare (figurati!): le stringhe sono un po’ troppo corte.

Le adidas Adizero Boston 10 hanno un prezzo di listino di 150€, decisamente interessante per una scarpa di questa categoria che ti potrà accompagnare per parecchi chilometri. Le trovi, insieme a tutti gli altri modelli dedicati a questo periodo di grandi performance, già in vendita da Cisalfa Sport. E sì, la colorazione Cloud White / Core Black / Solar Red (la Tokyo Collection) è quella che devi assolutamente prendere per non sfigurare alla prossima gara.

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