Se ricordi, l’anno scorso c’erano alcuni prodotti che andavano a ruba su qualunque store online: mascherine, igienizzanti per le mani e i pulsossimetri. Questi ultimi perché, nello sfortunato caso di contrarre il covid, era molto importante tenere monitorato il livello di saturazione di ossigeno nel sangue. Ed è proprio quello che fa il pulsossimetro, funzionalità presente anche sulla maggior parte degli sportwatch Garmin (qui la lista completa dei modelli) e caratterizzata dalla luce rossa del sensore.
Nel dettaglio, il Pulse Ox fornisce una stima della saturazione di ossigeno nel sangue dei vasi periferici (SpO2%) ed è molto utile soprattutto in due contesti particolari: per la misurazione della qualità del sonno e per l’acclimatazione in contesti legati alla variazione dell’altitudine.
Poiché è una funzionalità che contribuisce al consumo della batteria, è possibile utilizzare il dispositivo per eseguire una singola lettura di SpO2% in qualsiasi momento attraverso il widget dedicato, oppure impostarlo per misurare costantemente i livelli di ossigeno nel sangue per un periodo di tempo prolungato, per tutta la giornata o durante il sonno.
I valori di riferimento
Pur consapevoli che i nostri sportwatch Garmin diventano sempre più precisi, dobbiamo ricordare che non sono dispositivi medici. Sono però utili perché ci danno una stima, da parte nostra dobbiamo indossarli nel modo corretto e tenere sempre presente che le caratteristiche intrinseche della nostra pelle possono influenzare la precisione. Infatti, esattamente come per il sensore cardio al polso, una pelle scura, la presenza di molti peli o tatuaggi possono rendere più difficile la lettura del sensore.
Fatte le dovute precisazioni, i valori normali di SpO2%, sia alti che bassi, si posizionano sempre tra 90% e 100%.
Sonno e Pulsossimetro
Utilizzando il Pulso Ox durante la notte puoi visualizzare su Garmin Connect i grafici del sonno con l’integrazione dei dati rilevati dal sensore.
Ma a cosa serve misurare i livelli di ossigeno nel sangue durante la notte? La risposta più naturale è che può risultare molto utile per evidenziare eventuali apnee notturne. Se soffri di questo disturbo, la saturazione SpO2% subirà un calo, in occasione di un episodio di apnea notturna. Monitorare costantemente il tuo riposo con questa integrazione ti aiuterà quindi a stabilirne le eventuali frequenza e portata.
Altitudine e allenamento
Come puoi facilmente immaginare e diversamente dalla frequenza cardiaca, il valore di SpO2% non è particolarmente rilevante durante l’allenamento poiché non è un valore che varia velocemente. Mentre è molto utile quando varia la quota alla quale ci alleniamo come, per esempio, andando in vacanza in montagna o per un periodo di allenamento in altura per il semplice fatto che l’aria ha una concentrazione di ossigeno inferiore rispetto alla pianura.
In questo caso l’uso della funzione Pulse Ox attivata tutto il giorno è utile perché ci fornisce un dato estremamente importante: l’acclimatazione, ovvero il livello di adattamento del nostro corpo alle nuove condizioni di temperatura e concentrazione d’ossigeno.
Siamo quindi in grado di decidere che tipo di allenamento fare e in che modo interpretare le nostre prestazioni, anche nel caso siano inferiori alla nostra media.