Quanta forma stai perdendo?

L'inattività fisica ti presenterà un prezzo da pagare al ritorno agli allenamenti. Quanta forma avrai perso? Come evitarlo o limitare i danni?

In questo periodo tutti gli articoli cominciano con “in questo periodo”. Dato per scontato che sai già di cosa parliamo, il nostro rapporto con lo sport che tanto amiamo in queste settimane ruota attorno a due domande fondamentali: come mantenermi comunque in forma e quanto sarò fuori forma alla ripresa? Al di là degli aspetti psicologici legati alla difficoltà di allenarsi – che non trascuriamo di certo, anzi, ma che non sono oggetto di discussione oggi – è normale cercare una risposta a queste due domande.

Alla prima abbiamo risposto in queste settimane con articoli o con gli home workout di Elisa da eseguire a corpo libero o con l’aiuto di attrezzi che puoi anche “fabbricare” in casa, come le bottiglie o i pacchi di acqua (ma vanno bene anche i libri). Se sei interessato/a li trovi su Facebook e su Instagram.

Ma ora rispondiamo alla seconda domanda.

Quanta forma hai perso?

I casi sono due: non hai fatto assolutamente niente a parte guardare Netflix e dare la forma del tuo corpo al divano oppure hai fatto home workout. Nel primo caso le notizie non sono buonissime, ma te ne sarai accorto da te perché hai perso tono e il materiale di cui era fatto il tuo corpo prima (marmo con preziosi inserti in acciaio inox) è diventato una specie di budino informe.

Anche in questo caso la scienza ci viene incontro e ci spiega quanto ci mettono i muscoli a perdere tono (e scusa il tono allarmistico ma devo usare questo verbo: tecnicamente i muscoli inattivi si *atrofizzano*, cioè perdono tono e funzionalità). Secondo un articolo de The Journal of Medicine and Science in Sports and Exercise i muscoli completamente inattivi perdono tono già dopo due giorni di inattività. La situazione continua a peggiorare ed è più evidente neile grandi masse muscolari (come quelle della gambe) e meno nelle braccia. È giusto precisare che lo studio si è svolto in condizioni estreme cioè immobilizzando i partecipanti con un tutore al ginocchio. È chiaro che, anche se non si può correre, è improbabile se non impossibile rimanere totalmente inattivi per lunghi periodi.

Bisogna inoltre specificare che il grado di atrofia non è assoluto, cioè non si verifica in tutti i runner allo stesso modo: più lunga è la storia del runner (cioè più a lungo la muscolatura è stata allenata), minore sarà in proporzione la perdita di funzionalità. Viceversa, quanto minore è il periodo durante il quale si è rimasti in forma, tanto maggiore sarà la perdita di tono. È come se i muscoli avessero una memoria: quanto più lunga è la loro storia, tanto più riescono a trattenerne sotto forma di funzionalità e tonicità.

Il lato positivo

Bisogna sempre vedere il lato positivo. Qui ti ho spiegato come un cambiamento delle situazioni ambientali può essere usato per affrontare l’allenamento in modo diverso, creativo, prodottivo e anche divertente. Un periodo di riposo forzato può anche avere però dei risvolti più casuali ed imprevedibili. Vedila così: stai accumulando talmente tanta voglia di tornare ad allenarti da aver ormai recuperato ogni motivazione possibile. E la prossima volta che non avrai voglia di farlo ripensa a questo periodo in cui il non poterlo fare ti ha fatto impazzire. E fallo!

(Via Triathlon Magazine Canada)

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4 COMMENTS

  1. Pienamente d’accordo con l’ ultima parte del discorso “hai accumulato talmente tanta voglia…… che la prossima volta ci penserai prima di dire non ho voglia” soprattutto pensando a questo periodo! Speriamo che i muscoli non abbiano perso la memoria…nel frattempo.

  2. Ciao Martino, articolo che quasi aspettavo. Fermo non sono stato perchè alla fine facci più esercizio di prima che correvo e basta. Grazie anche ai vostri podcast!
    Ma che ne dici se magari ne trattate in un podcast di Fuorisoglia? (Le live, potrà sembrare strano ma non riesco a seguirle!) E ne approfitto per il podcast un accenno sulle gare virtuali? (Ho visto solo l’incipit di quella uscita oggi!E mi sa che ne parlate!)
    Ah ma yoga? :) ;)

    • Ciao Matteo e grazie. Nel podcast di ieri abbiamo parlato di gare reali (rimandate o annullate, purtroppo) ma quelle virtuali sono un argomento molto interessante, potremmo trattarlo, eccome! Yoga ehmmm…

      Grazie Matteo!

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