Le gare che non si dovevano fare ma (per fortuna) si sono fatte e quelle che non si faranno

Se avevi come obiettivo una gara è meglio ripensarci. Non se ne vedono all'orizzonte, quindi è meglio cercare nuove sfide.

Lunedì scorso avrebbe dovuto tenersi la Boston Marathon. L’hanno posticipata al prossimo settembre.
Quella di Berlino di fine settembre è stata annullata.
I vari appuntamenti dell’Ironman stanno saltando come tappi.
Notizie del genere non fanno neanche più impressione e sono diventate la normalità. Questa nuova anormale normalità alla quale ci stiamo abituando da molte settimane prevede anche che non si possa più pianificare nessun evento o gara, almeno nell’immediato futuro (e con “immediato” intendiamo almeno i prossimi 6 mesi). La prospettiva è che non c’è prospettiva e quindi bisogna cercare nuovi obiettivi. Chi era abituato a correre senza porsene altri che non fossero la forma fisica o la meditazione parte avvantaggiato: in fondo corre da una vita per il solo gusto di farlo. Chi invece aveva bisogno di avere un traguardo per trovare la motivazione si trova disorientato e ha bisogno di ritrovare la bussola.

Se il futuro è però incerto possiamo sempre rivolgere lo sguardo al passato e cercare ispirazione. Lo facciamo raccontando le storie di tre donne notevoli: due in senso positivo e una in senso negativo. A legarle c’è la maratona che avrebbe dovuto essere corsa lunedì scorso: la scena è infatti sempre quella della Boston Marathon, gli anni sono il 1966, il 1967 e il 1980. Loro sono Roberta Gibb, Kathrine Switzer e Rosie Ruiz.
Se si considerano infatti le vicende di Roberta e di Kathrine non si può che notare un tratto comune: nessuna delle due aveva speranza di poter correre quella maratona, eppure entrambe lo vollero con ogni forza e, forzando le regole o fregandosene, ce la fecero. Il loro futuro era un punto interrogativo, un po’ come il nostro oggi.
Se oggi le maratone non fanno più distinzioni di sesso lo dobbiamo un po’ anche a loro: due donne che hanno pensato che, se il futuro non era chiaro e prevedibile, se lo sarebbero costruito come volevano. E lo fecero.

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(Photo by Michael Carruth on Unsplash)

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