Quante cose si possono dire sull’alimentazione, specie quella di un atleta? Non bastano 1000 libri, non basta una biblioteca. Le diete, gli alimenti da privilegiare, quelli da evitare, le tempistiche, i tempi di recupero, gli integratori, gli aminoacidi, i liquidi. Non c’è da meravigliarsi ed è giustissimo così: l’alimentazione è un campo scientifico in cui si ha spesso l’errata convinzione di sapere molto e in cui invece spesso l’ignoranza è sovrana.
C’è un argomento però che spesso è trattato superficialmente o, diciamo, non abbastanza approfondito. Spesso ti sei sentito dire (e probabilmente l’abbiamo fatto anche noi) di mangiare genericamente proteine o carboidrati o grassi. In linea di massima è giusto così: una dieta buona è una dieta equilibrata che contempla tutti questi nutrienti. Raramente però si specifica il tipo di nutrienti di cui bisognerebbe cibarsi. In altri termini: ci sono carboidrati e carboidrati, ci sono proteine e proteine e ci sono grassi e grassi.
Queste sono alcune semplici regole che ti aiutano a decidere quale tipo di questi nutrienti scegliere quando devi decidere come nutrirti.
1. Carboidrati
Pensando ai carboidrati la prima cosa che viene in mente è la pasta. E va benissimo, intendiamoci. Però non c’è solo la pasta. Sono un’ottima fonte di carboidrati anche le patate, il riso integrale, la quinoa e sono anche più digeribili, e quando sei in gara non è male.
2. Grassi
Ormai si è capito che i grassi non sono il male, vero? Te le ricordi anche tu le crociate di qualche decennio fa contro i grassi? Pareva che fossero i responsabili di qualsiasi malefatta, dal colesterolo alto allo scioglimento dei ghiacciai artici. I grassi servono, eccome: quando hai finito gli zuccheri dove pensi che il tuo corpo trovi l’energia? Esatto: nei grassi. I grassi che accumuli infatti sono energia di riserva e inizi a usarla proprio quando finisci altre riserve più immediate, come gli zuccheri. La loro trasformazione in energia è però meno immediata di quella degli zuccheri e soprattutto non tutti i grassi sono uguali: senza addentrarci in una tediosissima trattazione sui grassi saturi o insaturi, buoni o cattivi o compagnia bella, è meglio indicare quali sono quelli buoni e dove trovarli, no?
Ebbene, siccome di grassi devi nutrirti, sappi che è buona cosa cercarli:
– nell’olio d’oliva EVO (cioè di oliva vergine, non raccolta con metodi meccanici e che non ha toccato terra e ottenuto per spremitura a freddo)
– nell‘avocado (e qui ci sono tante ricette a base di avocado)
– nella frutta secca
– nel pesce (che contiene acidi grassi Omega-3 che sono BUONI)
– nel burro di arachidi (quanto buono è?)
Più in generale: specie nelle competizioni o negli allenamenti più lunghi, avere riserve di grasso è importante per durare di più e per non essere sopraffatti dai morsi della fame.
3. Proteine
Le proteine sono fondamentali per ricostruire i muscoli stressati e sfibrati dall’attività sportiva. Sono contenute nelle carni animali ma, come sa benissimo qualsiasi vegetariano o vegano, si tratta di nutrienti fondamentali per l’alimentazione e, fortunatamente, non devi per forza mangiare carne per assumerli. Trovi le proteine:
- nelle carni bianche (pollo, tacchino) e in quelle rosse
- pesce (tonno, salmone, merluzzo, sardine, sgombro e cozze)
- uova
- latte e latticini/formaggi
ma anche (se sei vegano/vegetariano)
- nei legumi (lenticchie, ceci, fagioli, piselli, edamame e soia)
- negli hamburger che sanno di carne ma non sono di carne (e non è magia nera!)
- negli hamburger vegetariani/vegani.
Un’ultima cosa
Avrai capito a questo punto che parlare di carboidrati/proteine/grassi significa rifersi a famiglie molto ampie che all’interno hanno tante declinazioni diverse. Avere coscienza di quel che mangi, come ripetiamo da sempre, è il primo passo verso una sana alimentazione. In genere (anzi: sempre) gli alimenti meno elaborati e con la lista di ingredienti il più possibile breve sono quelli da preferire. Si dice che dovresti riuscire a spiegare a tua nonna cosa stai mangiando e lei, inutile specificarlo, dovrebbe capirlo. Più un alimento è trasformato e più è probabile che non ti faccia bene. Inizia a leggere “processato” o “industriale” come una caratteristica che, almeno parlando di cibo, non va bene.
E buona alimentazione a tutti!
(Photo by Amy Shamblen on Unsplash)