Veronica Fabrianesi, classe 1986 e un sorriso contagioso

Merito del suo carattere, certo, della sua romanità, ma anche della corsa. Da quando il running è entrato nella sua vita, le ha dato energia e nuovi stimoli. Da quando è diventata una ASICS FrontRunner, anche molte nuove amicizie.
Questa è la sua storia.

Non esagero se dico che la corsa, ormai per me è uno stile di vita.

Non lo è sempre stata, pur avendo fatto tanto sport in passato. Ho incontrato la corsa circa tre anni fa, quando stavo attraversando un periodo non facile della mia vita e ho capito che era l’unico sport con cui potevo davvero sfogarmi, buttare fuori i pensieri e, allo stesso tempo, risollevarmi.

Oggi la corsa è un elemento fondamentale della mia giornata, se non corro ne sento la mancanza e la vera fatica per me è non potermi allenare.
Nell’ultimo anno, poi, mi sono concentrata in particolare su un obiettivo, la Maratona di Roma, e anche gli allenamenti si sono fati più metodici.

Roma è la mia città, la adoro e adoro correre per le su strade. Ho corso tre volte la Roma-Ostia, che è una gara bellissima: si parte dalla città per arrivare al mare. Mentre corri vedi la Colombo invasa dai runner. Uno spettacolo.
Il 2 aprile del 2017 ho corso la prima maratona di Roma. Sono di Roma, non potevo non provarci. Ma era stata proprio questo: una prova, un’avventura, seguendo i miei compagni di squadra. Non l’avevo preparata a dovere e per molti tratti mi ero ritrovata a camminare.
Quest’anno invece mi sono fatta seguire con delle tabelle apposite, ho curato l’alimentazione e questo mi ha regalato più energia, più resistenza e più tono muscolare. Una preparazione adeguata è fondamentale per gare così lunghe.
Così l’8 aprile mi sono presentata alla partenza. Quel giorno era caldissimo a Roma e il percorso, tra salite e sampietrini, non è dei più veloci. Però ce l’ho fatta, l’ho corsa tutta e sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo: volevo correrla in meno di 5 ore, ne ho impiegate 4h37. La crisi non è mancata, al 37° km, ma quando sono arrivata alla discesa di piazza Venezia, correndo a fianco dell’Altare della Patria, quando ho capito che ormai il traguardo era vicino e ho realizzato il mio crono, è stata un’emozione fortissima ed è uscito un pianto liberatorio!
Devo ringraziare la mia squadra per questo risultato, i Runner Trainer, che mi hanno seguita per tutta la preparazione.
Ci riproverò? Certo, l’anno prossimo. Sono di Roma e per me la maratona è quella della mia città, anche se sto pensando di regalarmi la maratona di Firenze, per il mio compleanno.
Prima però mi aspetta il trail di Cortina, a fine giugno. Sarà il mio primo trail e non so cosa aspettarmi. Io mi alleno in città, non ho mai corso in montagna, non ho esperienza di altitudine, né di percorsi e non ho la tecnica necessaria per correre sulle Cime di Lavaredo, ma sono certa che sarà un percorso bellissimo.

Mi affiderò alle mie ASICS Geko e ai consigli dei miei amici FrontRunner. In loro ho trovato non solo tanti stimoli, ma anche nuovi amici. Già nel 2017 avevo inviato la domanda ma non ero stata presa. Quando ho saputo di essere stata selezionata ero felicissima! Siamo tutti diversi e questo è il bello, perché ciascuno di noi può insegnare qualcosa agli altri. Io, ad esempio, per la gara di Cortina, che è lunga 48 km, ho chiesto consigli a Sara Taiocchi, espertissima di corsa in montagna, e a Virginia Nanni, espertissima di lunghe distanze, visto che ha appena concluso la Nove Colli Runnning.

E se non sapete cosa fare ad Agosto, venite a correre la Mezza Maratona di Roma, in notturna, per le vie della città eterna. È una gara bellissima e io sarò ovviamente alla partenza.

 

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