Yana Savechko è tra le ultime entrate nel gruppo degli Asics FrontRunner Italia. Il suo sorriso, la sua passione per la corsa e per lo sport hanno già contagiato tantissime persone. Nei giorni scorsi era ad Amsterdam, per partecipare al meeting internazionale dei FrontRunner Asics. Incontri, emozioni, amicizie: questo è il suo racconto di quattro giorni pazzeschi!.
Quando ho presentato la mia domanda per diventare un’ASICS FrontRunner non immaginavo certo che questo avrebbe potuto cambiare la mia vita in un solo anno. E invece…
Da una parte ho sempre pensato al running come a un’attività fisica utile per tenersi in forma, più che come a uno sport. Dall’altra, però, avevo il sospetto che fosse qualcosa di più profondo a spingere le persone a correre, magari all’alba, o sotto la pioggia, nonostante il freddo o la stanchezza di una lunga giornata di lavoro. Quando ho iniziato a correre anche io, allora ho capito.
A ogni uscita scoprivo qualcosa di me stessa, una nuova sfumatura che non conoscevo. Allo stesso tempo riuscivo a vedere in modo diverso anche gli altri runner.
Perché per restare in forma, volendo, basta andare in palestra.
La corsa non è solo attività fisica. È qualcosa di molto più profondo: una magia direi, che una volta provata ti cambia la vita. Non so se tutti i runner hanno la fortuna di vivere così la corsa; di sicuro noi ASICSFrontRunner Asics sappiamo bene di cosa si tratta.
E forse è per questo che siamo stati scelti.
Tra di noi siamo molto diversi. Cambiano i Paesi da cui veniamo, le vite che facciamo, gli obiettivi che abbiamo, ma condividiamo lo stesso sogno: raccontare le nostre storie al mondo e dimostrare che spetta a ciascuno di noi prendere in mano la propria vita e decidere di essere felici veramente!
Quando ho saputo di essere stata selezionata per il meeting internazionale di Amsterdam insieme a Giuseppe, Marco, Claudio, Barbara e Sara, ho saltato sopra il letto per ore dalla felicità.
Non sapevo cosa aspettarmi, ma non vedevo l’ora di partire; lo sentivo a pelle che dovevo e volevo vivere questa esperienza.
Ho incontrato gli altri FrontRunner, persone che non avevo mai visto prima, eppure mi sono sentita subito a casa, come se li conoscessi da sempre.
Difficile spiegare tutto quello che abbiamo vissuto in quei pochi giorni ad Amsterdam: sono stati momenti intensi, emozionanti, fatti di nuove esperienze, storie, scoperte.
Ho incontrato una ragazza del mio Paese, l’Ucraina, una terra di cui sono orgogliosissima!. È una bellissima e giovane mamma di tre figli che non sta mai ferma! Sta cercando di portare la nostra passione per la corsa e per lo sport là dove siamo nate e dove ai miei tempi non esisteva nulla di simile.
E poi ho incontrato Hie Kim, un ragazzo che volevo conoscere da tanto tempo. Ci siamo visti la prima volta alla lezione di yoga. Emana un’energia pazzesca! Siamo riusciti a fare qualche posizione di acro yoga insieme, è stato veramente bellissimo!
Mentre mi avviavo in aeroporto, il giorno della partenza, pensavo tra me e me a quanto sono fortunata ad avere l’opportunità di vivere tutto questo: di viaggiare, conoscere persone, di condividere le emozioni che ho dentro con gli altri FrontRunner e con chi mi segue.
E se riuscirò ad ispirare anche solo una persona al mondo, se riuscirò a darle lo stimolo per cambiare la propria vita in meglio, a darle un buon motivo per sorridere, sognare, esplorare, allora avrò la certezza di essere davvero immensamente fortunata.