Quando corri?

C'è chi corre di mattina presto, chi a pranzo, chi di sera. E tu, di che fazione sei?

Ognuno ha le sue abitudini: scarpe, abbigliamento, segni scaramantici prima di correre, amuleti da portare in gara, santi a cui si è devoti. Una delle abitudini più ricorrenti è quando si corre. Cioè: in che parte della giornata, per capirsi.

Non è un argomento da poco perché è capace di creare delle fazioni vere e proprie, ovviamente basate sulle convinzioni individuali che il proprio orario sia il migliore. In verità ci sono diverse componenti che decidono quando si va a correre, e non tutte sono soggettive: a volte siamo costretti a scegliere un certo orario, a volte ci piace di più, a volte è il nostro corpo a farci capire quale orario è migliore (ed è bravissimo a farlo perché se non ha voglia si trasforma in un pigrissimo mulo).

Lo decidi tu

In questa categoria ci mettiamo tutti i motivi che ci fanno scegliere di correre a una certa ora perché possiamo deciderlo/permettercelo.

Fisicamente

Ce la fai: per te svegliarti alle 5 in estate o in inverno non è un problema. Oppure andare a correre dopo 12 ore di lavoro? Nessun problema: di energie ne hai sempre e se non ne hai la voglia fa il resto. L’orario insomma non ti influenza particolarmente.

Psicologicamente

Non ami particolarmente correre presto di mattina ma per te riuscire a farlo è una sfida. E le sfide ti piace vincerle. Anche dimostrare che ce la puoi fare fa parte dell’allenamento, forse quel tipo più importante: quello mentale. Ti poni dei limiti da superare – tipo la tua naturale pigrizia – e li superi.

Non lo decidi tu

In questo caso non sei tu a decidere ma sono le condizioni a margine, tipo quella grandissima, chiamata “vita”. E tu puoi solo adattarti.

Fisicamente

Si ripete una categoria già vista prima, ma da un punto di vista diverso. Magari l’idea di correre al mattino presto ti piacerebbe ma il tuo corpo non ne vuole sapere. È normalissimo: non tutti amano allenarsi al mattino presto e sappi che capita anche ad atleti d’elite (la Pellegrini, per esempio). Lo stesso vale per la corsa dopo una lunga e impegnativa giornata: non è da tutti, non tutti ne sentono l’esigenza.

Esistenzialmente

In questa categoria ci mettiamo tutti i fattori ambientali che ti impediscono di scegliere autonomamente l’orario migliore: la famiglia, il lavoro, la tintoria che non ti ha portato il tight, la solita invasione di cavallette. Scherzi a parte: siamo animali sociali e non viviamo – almeno non tutti – in grotte separati dal resto del genere umano. Per non creare tensioni è opportuno cercare di non creare disagio a nessuno con le nostre corse. Per questo alcuni lo fanno mentre tutti dormono, altri quando tutti mangiano. Insomma, dipende da come è strutturata la tua vita e tu ci può fare qualcosa fino a un certo punto.

Prova a non fare come faresti di solito

A prescindere dalle tue abitudini o esigenze c’è un solo consiglio che voglio darti, ed è quello di cambiare abitudini. Fa sempre bene per diversi motivi: mette il cervello in una condizione di disagio e instabilità e lo obbliga ad adattarsi a condizioni diverse o a trovare il modo di riacquistare un assetto confortevole (anche correre in orari diversi dai soliti è un modo per uscire dalla famosa comfort zone). Inoltre è una sfida, e le sfide sono sempre importanti. Di più: sono fondamentali, perché allenano la mente a operare in condizioni non ottimali e a cercare di adattarsi e capire come dare il massimo. Sei abituato a correre al mattino? Fallo alla sera. Sei abituato a correre in piano? Non lasciarti sfuggire un bel trail, se ti capita. Cerca di andare sempre agli estremi dello spettro. Tutto ciò che ti mette a tuo agio ti “addormenta” e ti fa dimenticare l’importanza dell’allenamento mentale.

Normalmente si pensa che allenare la mente significhi saperla usare solo quando il fisico ti sta facendo capire che non ne può più e invece questo tipo di lavoro mentale interviene ancora prima di uscire a correre: quando decidi di farlo quando non vorresti hai fatto un primo e importantissimo esercizio mentale.

Correre ogni tanto non serve. Correre in maniera automatica serve solo un po’ di più. Correre quando ti pare di non riuscirci riserva sempre delle incredibili sorprese.

Quindi: quando corri di solito? Ecco: cambia abitudini, almeno ogni tanto.

 

 

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7 COMMENTS

  1. Sembra un post ad hoc per la mia giornata di oggi, di solito corro in pausa pranzo sotto il sole (in barba alle raccomandazioni) ma ho i bambini a casa dai campi estivi per cui stamattina (come faccio qualche volta nel week end) c’era da svegliarsi alle 5 ed uscire alle 5:30 fino alle 7:00/7:10 per i miei 20k per poi essere in ufficio, felice, alle 7:30.

    Ma stamattina ho spento la sveglietta (vergogna !!) e adesso me ne pento :-).
    Recupererò stasera con 10km in più !

    • Cioè ti “punisci” con 30 km? Tu sei ben oltre quello che intendevo con l’uscire dalla comfort zone! Kudos!

      • Mi sarebbe piaciuto “punirmi” con 30km ma mi sono fermato a 23km per i soliti problemi di tempo/famiglia/evitiamoildivorzio ecc..ecc.. Con il caldo di ieri però somigliava davvero ad una punizione :-) e oggi non sembra più fresco.

  2. Bellissimo articolo che rappresenta a pieno questo mio periodo. Il caldo torrido (sono in Germania, è stranissimo) non mi permette di correre come sempre o in pausa pranzo o la sera dopo lavoro (27 gradi solo alle 22). Sono giorni che provo a puntare la sveglia e uscire alle 6:30. Impossibile! Il mio corpo sembra rifiutarsi. Ma ora sta diventando una sfida, un pò per continuare ad allenarsi con regolaritá, un pò per cambiare le mie abitudini!! Chissá?!?!

  3. Ho vinto la sfida e ad oggi sono già 3 le corse all’alba!!!
    Spinta dalle calure estive e da qualche impegno serale in più ho deciso di provare ma ditemi che mi devo abituare e che il mal di testa che scoppia dopo qualche ora è normale…
    Bellissimo correre al mattino se non fosse per questo piccolo inconveniente, quindi per ora la mia esperienza mattutina è positiva solo in parte.
    Non demordo e ci riproverò!!!

    • Bravissima Paola e ricorda: è importante cambiare abitudini ogni tanto ed essere un po’ “poco comodi” per migliorarsi :)

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