Lo so che ti mancavano i “Consigli dello zio Big” e quindi, ancora “rotolanti” per gli eccessi pasquali, eccoci a riprendere le fila di allenamenti, obiettivi, risultati che ci siamo prefissi di raggiungere.
Come non è facile raggiungere un obiettivo, non è nemmeno semplice riuscire a scrivere delle regole che possano essere usate come mappa, come GPS che dà le indicazioni per raggiungerlo. Mi chiedevo quindi tra me e me – in un evidente dialogo tra sordi – in che modo poterti aiutare, e sono giunto alla conclusione che non esiste una strada sola per concretizzare i nostri sogni. Perché molto dipende da com’è il nostro carattere, da quali sono le nostre priorità, da quali siano i motivi che ci spingono a voler conquistare un traguardo.
E, se non c’è una sola strada, non c’è nemmeno la possibilità di tracciarla in modo evidente. Come quando vai su Google Maps e ti dà tre alternative per arrivare alla tua meta, tutte valide, tutte sensate. Quindi, questa volta, sono io a cambiare strada e non ti darò le regole per arrivare ma le tre condizioni, senza le quali, non arriveresti da nessuna parte. La cosa utile è che – pur partendo dalla corsa e dallo sport – valgono praticamente per qualunque ambito e ambizione.
Pronti? Via!
Regola 1: l’imprescindibile importanza del sonno

Se vuoi allenarti bene, devi dormire. Se vuoi lavorare bene, devi dormire. Se vuoi essere focalizzato e produttivo, devi dormire. Se vuoi avere le energie e la giusta motivazione – indovina un po’?! – devi dormire. Punto.
Non vale soltanto nel caso tu abbia in programma di allenarti al mattino: una buona notte di sonno influenza tutta la nostra giornata, ci permette di recuperare dagli sforzi del giorno precedente e di stabilire le condizioni perfette per aggiungerne di nuovi.
È indispensabile dormire almeno 6-8 ore per notte, andando a dormile sempre circa alla stessa ora e – comunque – prima di mezzanotte. E non è perché sei Cenerentola ma perché i ritmi circadiani dipendono moltissimo dall’esposizione alla luce e al buio e influenzano la produzione di ormoni legati allo stress.
Consiglio pratico. Spegni tutti i dispositivi elettronici almeno mezz’ora prima di metterti a dormire, ne trarrai un doppio beneficio: dormirai meglio e magari userai quel tempo per leggere un bel libro o per scrivere il resoconto della tua giornata.
Regola 2: la scelta del cibo è fondamentale

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Potremmo modificare così l’antico detto perché – fortunatamente – siamo sempre più consapevoli di quanto l’alimentazione influenzi la nostra vita. Non mi metterò qui, adesso, a dirti cosa mangiare e cosa no, abbiamo una rubrica apposita per questo; oppure a declamare le doti di un regime alimentare anziché di un altro, ma – senza dubbio – ti posso garantire che un grande atleta, un grande professionista, un grande studente, una grande mamma (o papà), li riconosci tutti da cosa mettono nel piatto. E proprio per la consapevolezza nell’alimentazione si differenziano da tutti gli altri, infatti – non a caso – molti atleti sono anche nutrizionisti molto competenti.
Ho parlato di consapevolezza nell’alimentazione perché non è importante che io ti dica cosa devi mangiare, ciò che conta è che tu sappia cosa stai mangiando. Vuoi scegliere un piatto sano e nutriente? Ok. Vuoi dedicarti al più becero junk food? Va bene uguale, basta tu sappia cosa stai facendo.
Per correre veloce e a lungo, per essere lucidi e concentrati, per affrontare la giornata in modo energico, per allenarti con efficacia, bisogna mangiare nel modo corretto. Punto.
Consiglio pratico. Non sempre si ha il tempo e la possibilità di dedicarsi al cibo con l’attenzione che merita. Per questo motivo ti consiglio di prepararti un planner alimentare: è estremamente utile e ti permette di “calibrare” la tua settimana alimentare sulla base dei tuoi allenamenti e impegni.
Regola 3: stai focalizzato sul viaggio

Non importa cosa stai facendo o dove stai andando, ciò che conta è che tu ne sia consapevole. L’essere focalizzati trasforma la disciplina in una piacevole scelta anziché un’imposizione frustrante. È proprio come un viaggio, qualunque cosa tu stia facendo: fatto di piccoli passi e veloci salti avanti, di panorami nuovi e sorprendenti, di momenti di grande entusiasmo o scoramento profondo. Ciò che è più importante però è tenere sempre ben chiaro in mente dove stai andando e, soprattutto, goderti questo viaggio. Perché quando sarà concluso troverai una nuova versione di te, da qualunque punto di vista.
Consiglio pratico. La metafora del viaggio funziona molto bene per descrivere la preparazione sportiva, la carriera, la formazione e – più diffusamente – la vita. E, come ogni viaggio che si rispetti, è bene documentarlo nelle sue parti più importanti; quindi tieni un diario, possibilmente scritto. Potrai appuntarti non solamente gli allenamenti ma anche cos’hai mangiato, quante ore hai dormito, che percorsi hai fatto e gli stati d’animo. Lo so che ci sono già mille app che lo fanno, ma prendersi 10 minuti al giorno per scrivere quello che facciamo ci aiuta a capire meglio cosa stiamo facendo. E a ricordarlo meglio.
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