Parto subito chiarendo, una volta per tutte, che la cosiddetta “Prova costume” è una stupidaggine colossale. Io la immagino come lo spirito di Miranda Priestley che ti sveglia dal letargo invernale nel quale hai ecceduto in tutto e ti impone di rientrare in un bikini striminzito, oppure tirare fuori addominali da Vin Diesel; però, a parte questa visione un po’ dickensiana, secondo me non ci siamo proprio.
Infatti – se proprio volessimo fare una “Prova costume” veramente seria, ponderata e inappuntabile – dovremmo innanzitutto nominare una giuria imparziale di esperti che ci dia dei voti nel momento in cui tiriamo fuori dall’armadio i costumi da bagno e tutti i vestiti estivi. La scena è decisamente inquietante, almeno per me.
Cos’è la prova costume, quella vera?!
È vero che in estate si gira più scoperti, e non è detto che tutto quello che vediamo allo specchio dopo la doccia ci piaccia.
Ecco, secondo me la Prova costume è proprio questo: metterci davanti allo specchio e sentirci a nostro agio. Chissenefrega di qualche chilo in più o di un paio di manigliette sui fianchi. Che poi potremmo soffermarci anche su cosa significhi “qualche chilo in più” perché, se una volta la taglia perfetta era la 42, poi è diventata la 40, poi la 38… Dove andremo a finire, signora mia: impariamo ad amarci come siamo anziché come gli altri vorrebbero che fossimo, caspita!
Ma ti propongo una sfida: inventare un nuovo concetto di “Prova costume” e trasformarlo in un “oggi mi vedo e mi sento meglio di ieri“. E in questo posso esserti utile: rendere la Prova costume un motivo di soddisfazione – non perché assomigliamo a qualcuno che altri vorrebbero fossimo – ma perché rappresentiamo una versione migliore di noi stessi, anche esteticamente, sì.
Partiamo per un viaggio di 4 settimane
Non ti porto in crociera attorno al mondo – ma, se la facessimo, sarebbe Una cosa divertente che non farò mai più (ciao, DFW!) – bensì partiamo per un allenamento di 4 settimane, le prime 4 che ci accompagneranno nel percorso di soddisfazione davanti allo specchio e, alla fine, anche la Regina di Biancaneve ne uscirà soddisfatta.
Un viaggio di corsa, di allenamenti facili, di attenzione all’alimentazione che, dopo 4 settimane, ti porterà a dire “oggi è meglio di ieri”. E ti invito a fare questo percorso insieme con noi, pubblicando i tuoi progressi fatti di sorrisi, sudore e cibo buono, usando l’hashtag #megliodiieri. Che poi è il vero senso della prova costume.
L’allenamento
Eccomi, alla fine, con i consigli pratici per raggiungere il risultato migliore: piacere a noi stessi. Un allenamento facilissimo che ti farà iniziare a correre e allenarti senza fare molta fatica. Perché è proprio questa la chiave: uno sforzo blando che ti permetta di bruciare grassi e lavorare su resistenza e tonicità muscolare.
Per quanto riguarda la corsa, devi solo mantenere un ritmo blando che ti permetta di conversare mentre ti alleni (all’inizio addirittura si cammina e basta) mentre per le sessioni di core stability, ti consiglio di scaricare una delle tantissime app di HICT come 7 Minutes Workout (per esempio questa, oppure questa) e seguire le istruzioni: è facilissimo e i risultati sono straordinari!
Le 4 settimane:
Per tua comodità, puoi anche scaricare il programma completo in formato PDF e stamparlo.
Non di solo allenamento vive l’essere umano ma anche di cibo
Ne parlavo qui di quanto sia importante l’alimentazione, a qualunque livello, per qualunque necessità e obiettivo che si voglia raggiungere. E, in particolare:
ti posso garantire che un grande atleta, un grande professionista, un grande studente, una grande mamma (o papà), li riconosci tutti da cosa mettono nel piatto.
Proprio nel piatto, in queste quattro settimane, metteremo un sacco di cose e – inevitabilmente – ne toglieremo altre. Non sto a dirti che questi sono consigli e non hanno nulla a che vedere con il vangelo: se vuoi una dieta personalizzata devi necessariamente rivolgerti a uno specialista (un dietologo o un nutrizionista).
I cibi che ci piacciono:
- Verdura, legumi, frutta fresca (di stagione).
- Frutta secca (con moderazione).
- Carboidrati a basso indice glicemico (riso venere o basmati).
- Cereali.
- Pesce, pollo, tacchino.
- 1,5/2 litri di acqua fuori pasto.
E quelli che eviteremo:
- Alcolici.
- Carne rossa lavorata, maiale, salumi.
- Formaggi.
- Carboidrati raffinati (riso bianco).
- Dolci e bevande zuccherate.
- Fritti.
Prima che si sollevino insurrezioni popolari, lasciami dire una cosa. Lo so che ti piace bere la birra, mangiare la cioccolata, ingozzarti con carne di maiale fritta alla sagra paesana e io non sono di certo qui a impedirti tutte queste cose. Ciò che dico è che se vuoi berti una birra, non creare alibi da integratore di sali (abbiamo già sfatato il mito in questo articolo), lo fai consapevole che è tra gli alimenti che andrebbero evitati per raggiungere il nostro scopo. Anzi, posso essere onesto? Rinunciare per un mese agli eccessi non è un dramma e, forse, se non riesci, magari ne sei dipendente. Motivo in più per dare retta allo zio Big. ;)
Il risultato
Ci incontriamo tra un mese qui e sono sicuro che avrai raggiunto due risultati. Il primo è che avrai superato la tua personalissima Prova costume. E il secondo è che non te ne fregherà più nulla perché ti sentirai così vivo e attivo che ti interesserà soltanto sapere qual è la seconda parte del programma di allenamento.
Io intanto ti aspetto con l’hashtag #megliodiieri tutti i giorni. A partire da oggi.
Che dire se non che, come al solito, hai ragione?! Io ho abolito la bilancia da anni, mi guardo semplicemente allo specchio. A volte mi piace quello che vedo, a volte un pò meno, ma l’importante è non rimanere fermi a piangersi addosso.
L’ elenco degli alimenti “cattivi” è ahimè cosa nota ma a cui qualche volta non si riesce (o meglio dire non si vuole) fare a meno. Quello che però non ho ancora capito è se queste abitudini alimentari peggiorino la prestazione perchè peggiorano la nostra efficienza in termini di scorta di glicogeno, di capacità di recupero, di affaticamento del fegato (o altro) di avvicinamento del muro in maratona oppure “semplicemente” perchè fanno ingrassare di brutto ed è solo in conseguenza di ciò che la prestazione decade.
Ovviamente l’ elenco degli alimenti da evitare rispecchia esattamente (nelle prime 3 voci) l’ elenco “tipo” della mia libido gastronomica ma siccome non passo i 58kg e corro 20km al giorno tra i 4:15 ed i 4:30 mi chiedo se “comportandomi bene” posso magari migliorare ancora un po’…
Ciao Matteo, ti rispondo con una domanda: secondo te, un’automobile che usa la benzina perfetta per il suo motore va più o meno veloce di un’altra che, pur andando veloce, invece mette dentro benzina a caso? ;)
In tutta onestà essendo un neofita della corsa (ho iniziato a gennaio dello scorso anno) e non avendo problemi di linea (IMC 19,2) ho sempre prestato poca attenzione all’ alimentazione perchè pensavo fosse solo un problema di controllo del peso.
In ottica di performance diventerà interessante invece vedere, garmin alla mano (o al polso), quanto cambiano le prestazioni o anche solo le sensazioni con una alimentazione più attenta. Grazie per la dritta.Matteo
Ma…se l’incubo della prova costume fosse vedersi troppo magri? Sembra di no, ma anche recuperare qualche chilo in due/tre mesi (senza abbuffarsi di schifezze!) può essere complicato! Si accettano consigli, suggerimenti o quant’altro…🤗
Ciao Silvia, non sono argomenti così facili da trattare e la soluzione migliore, in questo caso, è andare da un nutrizionista o un dietologo. Solo in questo modo avrai i consigli e i suggerimenti perfetti per te. ;)
Articolo ben scritto e motivazionale come sempre! Grande!