L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto la sedentarietà principale causa delle patologie cronico degenerative, come ad esempio diabete, cardiopatia, ipertensione, tumore al colon e alla mammella. Tali patologie comportano importanti costi per il Sistema Sanitario Nazionale.
Da una ricerca che ha utilizzato i dati ISTAT “Aspetti della vita quotidiana” (AVQ) è emerso che, relativamente al 2012, se tutti gli individui sedentari diventassero attivi, la società nel suo complesso, considerando le minori patologie e le minori morti, risparmierebbe tra i 6 e i 12 miliardi di Euro in un anno (Med Sport2015; 68: 345-356).
La sedentarietà favorisce l’obesità infatti l’essere sedentario aumenta il body max index (BMI) del 20%. Le persone sedentarie hanno probabilità di bere alcolici, in modo intensivo maggiore del 10% e di fumare del 2% (Med Sport2015; 68: 345-356).
Sovrappeso e obesità sono in costante aumento soprattutto in età infantile, da uno studio condotto in Italia (“Okkio alla salute”) solo 1 bambino su 10 fa attività fisica adeguata alla sua età. Il 12,3% dei bambini è obeso e il 23,6% in sovrappeso.
Chi è abituato ad allenarsi con regolarità e costanza sperimenta quotidianamente che l’attività fisica comporta notevoli benefici sull’organismo migliorando la qualità della vita e della sensazione di benessere psico-fisico. Ma qual è l’esercizio consigliato?
La letteratura scientifica, in età evolutiva, parla di almeno un’ora di attività motoria di moderata-elevata intensità, prediligendo discipline che divertano e mantenendo buoni livelli di attività motoria spontanea come la camminata, fare le scale e giochi all’aria aperta.
Per gli adulti si consigliano invece almeno 30-40 minuti consecutivi, almeno 3-5 volte a settimana di attività aerobiche come, ad esempio, la camminata, pedalata, nuoto, ballo, sci di fondo. Con il termine “esercizio fisico di tipo aerobico” si intende un’attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva, che ha come principale obiettivo il miglioramento della forma fisica e viene eseguita con un’intensità sub-massimale tale da prevenire l’accumulo di acido lattico.
Per i più allenati, in tali linee guida, sono previste comunque anche intensità elevate. Si consigliano inoltre esercizi di tonificazione muscolare generale e stretching.
Quali i vantaggi del movimento?
Durante l’esercizio il muscolo utilizza grassi come combustibile energetico e anche nelle ore successive rimane più elevato il metabolismo. Bruciare grassi significa anche migliorare il controllo dei valori di colesterolo e trigliceridi. Migliora il controllo della glicemia. Il cuore lavora con maggiore efficienza e la pressione arteriosa è più controllata. I muscoli trasmettono delle sollecitazioni meccaniche alle ossa che portano a una maggiore mineralizzazione ossea. La postura e il controllo motorio nei gesti specifici si ottimizzano. Si acquisisce con l’allenamento un buon tono muscolare, controllo posturale e gesti motori sempre più fluidi e controllati. Così le articolazioni sono più stabili e si prevengono gli infortuni.
Migliora il tono dell’umore e l’attività sportiva ha una fondamentale valenza educativa a tutte le età facilitando la socializzazione e il divertimento.
Eppure il 33% degli italiani è al di sotto dei livelli di attività fisica quotidiana raccomandati dall’OMS, con relative conseguenze sullo stato di salute, mortalità e costi sanitari nazionali (www.curaticonstile.it).
Fondamentale è così abituarsi a praticare attività fisica divertendosi fin da bambini e abbinando ovviamente una corretta alimentazione.