Running playlist: The Beatles

È stato il più famoso gruppo musicale del mondo. Come non si può non dedicargli una playlist?

L’angolo musical-WikiLovers questa settimana vuole portarti alla scoperta – o alla riscoperta, o al ripasso, se già li conosci bene – del gruppo musicale più popolare del mondo e della storia. No, non uso termini esagerati: non esiste e non è mai esistito nella storia un gruppo musicale che abbia avuto più successo e venduto più di loro. I Beatles – in inglese “The Beatles” – hanno venduto infatti 600 milioni di dischi. SEICENTO. MILIONI. Te lo dico in altri termini? È un po’ come se uno su 10 abitanti della terra – miliardo più miliardo meno – avesse un loro album. Per non contare poi i primi posti in classifica, i successi immortali, la loro forza innovativa e creativa.

La cosa che forse ti stupirà di più è che la loro carriera fu relativamente breve: durò infatti 10 anni, dal 1960 al 1970, quando si sciolsero e ognuno di loro intraprese la carriera solista o in altri gruppi.

Ma in quei 10 anni cambiarono il mondo musicale e non solo: raccontarono un’epoca e si fecero raccontare. E le loro storie personali attraversarono purtroppo anche tragicamente i decenni successivi: l’omicidio di John Lennon nel 1980, l’assurda storia della morte di Paul McCartney (sì: di fianco al volume “L’uomo non è mai andato sulla luna” nella Biblioteca dei Complotti c’è anche “Paul McCartney non è il vero Paul McCartney”, ma questa è un’altra storia).

Affrontarono mille generi musicali e ne sperimentarono altrettanti, avendo il coraggio che oggi hanno pochi, tipo i Radiohead: quello di sperimentare e di non voler mai compiacere il proprio pubblico. Avrebbero potuto continuare a variare i primi successi: pezzi perfetti, orecchiabili e gioiosi. Ebbero invece il coraggio che solo i veri artisti hanno: quello di scoprire se stessi attraverso la musica, cambiando pelle, come animali. Ma rimanendo fedeli alla loro volontà di ricercare il senso di se stessi, della modernità e della loro arte, addentrandosi nei meandri della mente più oscuri e restituendo anche canzoni dai significati oscuri e dal timbro greve. Eppure lo seppero sempre fare con una sottile ed elegantissima ironia, decisamente molto british: per chi la sa cogliere è evidente. I Beatles possono essere seri e criptici, ma lo sono sempre con un sorriso anche appena accennato. Credo sia quello che ne ha sempre mantenuto vivo il ricordo, sebbene dal loro scioglimento siano passati ormai quasi 50 anni. Possono condurti con una stupenda melodia verso luoghi mai visti e anche paurosi, ma ti tengono per mano, perché la musica ti salva sempre.

L’ascolto che ti proponiamo è rigorosamente cronologico: dai primi successi agli ultimi. Alcune volte ascolterai canzoni strafamose, altre un po’ meno: in alcuni casi mi sono permesso di preferire dei “lati B”, ma solo per far meglio capire che i loro lati B erano fuori classifica anche per i lati A di gran parte di tutto quello che è venuto dopo di loro. Mai come per i Beatles è importante essere filologicamente rigidissimi: constatare la loro evoluzione è importante perché dà anche il senso del loro percorso artistico e della loro serietà con cui fecero musica. Ma parlare di serietà non è corretto: il loro fu solo un immenso amore per l’uomo e la musica. Lo seppero mettere in note e lo donarono all’umanità.

Grazie Beatles. Grazie per tutto.

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5 COMMENTS

  1. Bellissima idea, Martino!
    Ovviamente, trattandosi del gruppo che fornisce più materiale per la mia ‘shower list’ (tristemente famosa per chi ha l’orecchio a portata di strazio… ???), alcune le toglierei per metterne altre… ma è il bello di iniziative come questa, si prestano benissimo alle personalizzazioni ed agli adattamenti!
    Personalmente adoro correre senza ascoltare musica, ma per i Fab Four in effetti l’eccezione la farei proprio!

    • Grazie Andrea, ma perché non facciamo una cosa del genere: dimmi quali altre tracce avresti messo e facciamo una playlist collaborativa. Inevitabile che me ne potessero sfuggire alcune trattandosi di decine di canzoni, e poi anche il gusto personale fa la sua parte. Però non escludo che si possa pensare “Ma… ma quella se la sono dimenticata?!”. Ecco, siccome può benissimo darsi, aggiungiamole pure :) Ciao e grazie!

      • Proprio una bella proposta, Martino!
        Come hai ben detto nella tua risposta, scegliere fra le decine di canzoni non è semplice affatto (in effetti, fosse possibile, anche considerando il mio usuale passo tartaruga con l’intero songbook beatlesiano in cuffia riuscirei a finire pure io una maratona!).
        Tiro allora in ballo giusto qualche titolo, non in ordine cronologico, cercando di trovargli un riferimento corsaiolo…
        1) Day tripper: ritmatissima e con quello stacco strumentale con coretto in crescendo che sembra ideale per un fartlek
        2) Here, there and everywhere: fiati a gogò e la voce di Paul tiratissima, autentica bomba ritmica
        3) And I love her: lentaccio assassino, per rilassarsi un po’
        4) Paperback writer: altro pezzo tiratissimo, anche qui con un bel crescendo strumental/vocale
        5) In my life: grande canzone, con lo stacco strumentale che pare un clavicembalo ed invece è il piano, per un’accelerazione breve ed improvvisa che rientra presto sul ritmo base…
        Spero questi suggerimenti possano essere apprezzati, che aprano ad ulteriori contributi, perché no?

  2. Ciao Martino, raccolgo molto volentieri l’invito, proponendo 5 brani colonne portanti della già menzionata ‘shower list’…
    1) Day tripper
    2) Paperback writer
    3) Got to get you into my life
    4) In my life
    5) Getting better

    Come logico, le ho appena scritte e già me ne sono venute in mente altre 20… Perciò chiudo qui la pagina dei suggerimenti! ???

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