Kilian Jornet ha raggiunto la scorsa notte la cima dell’Everest dopo 26 ore di ascesa e senza l’ausilio dell’ossigeno o corde fisse.
L’impresa fa parte di Summits of My Life, il progetto che Kilian sta seguendo da qualche anno e che l’ha già portato a stabilire nuovi record del mondo di ascesa sulle vette più alte e impervie della Terra. Quelle già conquistate sono il Monte Bianco (4.810 m), il Cervino (4.478 m), il McKinley (6.186 m in Alaska) e l’Aconcagua (6.962 m in Argentina). Ora, con la salita fino alla quota + 8.848 m senza ossigeno in sole 26 ore tutte le cime sono conquistate, a parte l’Elbrús (5.642 m, Russia), già tentata ma alla quale ha rinunciato per avverse condizioni meteo.
Kilian ha raggiunto la vetta scalando dal versante nord, seguendo il percorso tradizionale. Ha lasciato il campo base nei pressi del monastero Rombuk a 5.100 m il 20 maggio alle 22 ora locale e ha raggiunto la vetta dopo la mezzanotte del 21, facendo poi ritorno alle 12.15 del giorno 22 al campo ABC (Advanced Base Camp), 38 ore esatte dopo la partenza.
L’ascesa è stata tranquilla – per quanto possa esserlo una delle cose più estreme che si possano fare e per di più compiuta senza ossigeno – fino ai 7.700 m quando Kilian ha avuto problemi digestivi e ha dovuto rallentare il passo.
(Photo credits Kilian Jornet from Facebook)