Marco Scanziani, classe 1988 è un vero vulcano. Per lui ogni scusa è buona per mettersi alla prova. Provate voi a tenerlo fermo, se ci riuscite.
Marco Scanziani, 29 anni e una passione per corsa e triathlon nata quasi per caso…
Sì, circa 3 anni fa, quando mi hanno selezionato per “ONE TO TRI”, lo sport talent di Radio Deejay. Cercavano neofiti del triathlon, da seguire nel loro percorso di avvicinamento alla triplice disciplina e far gareggiare al Garmin TriO Sirmione e a quello di Cernobbio. Venivo dal nuoto e quella per me è stata l’occasione per mettermi alla prova in qualcosa di diverso. Il talent poi… , insomma, non l’ho vinto, ma ho scoperto un nuovo amore: quello per la bici e per la corsa!
Un amore che ancora continua.
Sì, oggi corro tanto e ancora di più pedalo. Quando da Milano devo andare al mare, uso la bici, così evito code e traffico.
Nemmeno nella corsa ti risparmi…
E’ vero. Corro sia su strada che in montagna, dai 5 km alle ultratrail. Devo ammetterlo: in strada vado più veloce, ma per la montagna ho una grande passione, che si tratti di sci d’alpinismo, snowboard o trekking. Un anno fa ho corso la Dolomiti Sky Run: 180 km di un’avventura incredibile. Mi è piaciuta così tanto che quest’estate ho deciso di correre anche la Andorra Ultra Trail. L’obiettivo? Arribare al traguardo, possibilmente sulle mie gambe. E’ stata una gara durissima, ma quando mi metto in testa una cosa, difficilmente non la raggiungo. E così è stato.
Il triathlon però non lo hai abbandonato
Certo che no. Dopo la prima gara, a Sirmione, ho corso due mezzi Ironman e l’anno prossimo vorrei provare l’Ironman di Barcellona.
Insomma, faccio di tutto. Mi piace variare, cambiare spesso allenamento, disciplina, terreno. Ovunque mi sposto, anche per lavoro (Marco è un restauratore), trovo il modo di muovermi, di correre o pedalare.
Dopo il talent di Radio Deejay, la scorsa primavera sei stato selezionato anche per far parte degli ASICS FrontRunner.
Hai visto, che fortuna? Quello dei FrontRunner ASICS è un progetto che mi appassiona molto. Conoscevo ASICS perché sono le scarpe che uso da sempre e quando ho saputo della selezione mi sono detto “Perché no?”. Mi sono ritrovato in un gruppo fantastico, in cui ciascuno porta la propria esperienza. E da tutti i miei compagni di avventura sto imparando qualcosa. Io? Io sono quello che fa un po’ di tutto. E’ questa la passione che porto e con cui spero di contagiare tutti.
Tra l’altro, sei un dei fortunati FrontRunner italiani che hanno preso parte al raduno internazionale dei FrontRunner ASICS, a Neuss, in Germania.
Sì, siamo stati chiamati a rappresentare la community italiana. L’obiettivo di ASICS è mettere sempre più in relazione i team dei vari Paesi e queste sono sempre occasioni fantastiche: si condivide una passione, nascono amicizie. In perfetto stile ASICS.