Negli ultimi anni, l’abbigliamento a compressione è entrato prepotentemente nel “corredo” di moltissimi runner grazie ai benefici che in alcuni casi può portare (sia fisici che mentali), soprattutto quando si affrontano lunghe distanze o recuperi dopo allenamenti particolarmente impegnativi. Ti sarà capitato sicuramente di incrociare per strada qualche atleta che indossa degli strani calzettoni che coprono solo il polpaccio. Ecco, quelli sono i “booster”.
Il nome viene dal primo prodotto che è stato presentato nel mercato, realizzato da BV Sport nel 2003, e che successivamente – come nel caso del buff – è diventato più di un nome, un’antonomasia.
La compressione è utile perché favorisce il ritorno venoso e quindi lo smaltimento delle tossine dai muscoli, ecco perché – oltre che in allenamento – è molto utile utilizzarla per il recupero dopo sessioni di allenamento intenso: rende più veloce la normalizzazione del muscolo.
I prodotti
C’erano una volta un francese, un tedesco, un australiano e due italiani (di cui uno, italosvizzero). Potrebbe essere l’inizio di una barzelletta anni ’70 ma invece stiamo parlando di aziende molto molto serie che sviluppano prodotti con molta cura e attenzione ai filati (per questo i prezzi non sono proprio da “bancarella alla stazione centrale”).
Vediamoli nel dettaglio.
BV Sport: Booster Elite
L’onore di aprire le danze va a chi il Booster l’ha inventato. E poi l’ha inventato di nuovo. La nuova versione del prodotto contiene molta più attenzione e cura rispetto all’originale. Infatti, oltre che comprimere nella maniera corretta il polpaccio, ha delle aree dedicate anche a tibia e tendine d’achille.
Il costo è tra i più alti della categoria ma, se usi l’abbigliamento a compressione, vale la pena mettere da parte qualche euro per comprare il meglio. No?
Unico difetto? Non puoi usarli nella fase di recupero.
[Per maggiori info: BV Sport]
CEP: Calf Sleeves 2.0
Se vuoi un prodotto molto molto colorato e di qualità, i CEP vanno benissimo. Realizzati in Germania con filati antibatterici, vanno benissimo per contenere il muscolo, migliorandone la circolazione e prevenendo eventuali infortuni.
Il prezzo è più accessibile rispetto ai modelli di fascia alta (circa 30€) e possono essere un’ottima scelta per provare la compressione al polpaccio.
[Per maggiori info: CEP]
X-Bionic: Spyker
Il prodotto X-Bionic, progettato in Svizzera ma realizzato interamente in provincia di Mantova, associa la compressione (parziale) a un efficace sistema che favorisce la termoregolazione grazie al sudore, incanalato attraverso speciali condotti e usato come “liquido di raffreddamento”.
La particolarità degli Spyker è anche la realizzazione a maglia che migliora in comfort fornendo comunque un ottimo supporto al muscolo.
[Per maggiori info: X-Bionic]
2XU: MCS Compression Calf Guards
Con 2XU non si scherza. È probabilmente una delle marche di prodotti a compressione più usata dai triatleti e la qualità di questi MCS Compression Calf Guards è davvero notevole.
Al costo di 50€ si può avere un prodotto a compressione di fascia alta che permette sia di migliorare l’affaticamento che di dare sostegno ai muscoli. Inoltre è ambivalente, quindi utile sia per gli allenamenti che per il recupero.
Se già sai che la compressione al polpaccio fa per te, qui puoi procedere con l’acquisto a occhi chiusi.
[Per maggiori info: 2XU]
Oxeego: Compression
Si differenziano da tutti i prodotti qui sopra ma i calzini a compressione di Oxeego sono davvero straordinari. Si propongono di migliorare l’ossigenazione del muscolo, e ci riescono.
Validi sia per la pratica sportiva che per il recupero sono un prodotto italiano (fatti a Rovereto, in provincia di Trento) che ha un costo contenuto e ti fa innamorare (con me ha funzionato). Devi solo provarli.
[Per maggiori info: Oxeego]
Io ho iniziato con gli spiker, ma non senti la pressione e sono cortissimi. Vanno abbastanza bene per il recupero. Sono passato ai bvsport e ho trovato la perfezione. Unico difetto? State attenti alle cuciture quando li togliete