L’allenamento, se di carico elevato, può esporre a infiammazioni e patologie da sovraccarico ripetuto e l’alimentazione può aiutare a controllare lo stato infiammatorio dell’organismo. In particolare, alcuni alimenti hanno proprietà importanti nella dieta antiinfiammatoria. Da questi alimenti derivano i Nutraceutici.
Il termine nutraceutico deriva dalla fusione delle due parole nutrizione e farmaceutico e fu usato per la prima volta dal medico statunitense Stephen L. De Felice durante un convegno tenutosi alla villa Olmo di Como nel marzo 1989.
Le sostanze nutraceutiche sono normalmente derivate da alimenti, da piante o anche da microrganismi. Esse hanno la caratteristica di curare o di prevenire malattie, specie quelle croniche, di migliorare la salute fisica e mentale, di aumentare l’aspettativa di vita e di combattere i disturbi tipici dell’invecchiamento.
Nel caso dello sport, i nutraceutici possono essere utilizzati, oltre che per prevenire e curare disturbi tipici degli atleti, anche per migliorare alcune caratteristiche che intervengono nelle loro prestazioni, in particolare consideriamo gli acidi grassi omega-3, i policosanoli e di tre polifenoli (i flavanoli del cacao, la curcumina e le antocianine).
GLI ACIDI GRASSI OMEGA-3
Gli acidi grassi omega-3 a lunga catena eicosapentaenoico a 20 atomi di carbonio e con 5 doppi legami (EPA) edocaesaenoico a 22 atomi di carbonio e 6 doppi legami (DHA) sono derivati di solito dal grasso dei pesci e possono diminuire lo stato infiammatorio dell’organismo.
Gli allenamenti intensi e frequenti cui si sottopongono gli atleti di alto livello determinano un aumento del rischio di infortuni (in particolare di quelli da microtraumi ripetuti e di quelli muscolari) a causa di un’elevata produzione di molecole pro infiammatorie, spesso non bilanciati da un’adeguata produzione di molecole antinfiammatorie.
Gli acidi grassi omega-3 a lunga catena contribuiscono a ridurre la produzione di eicosanoidi proinfiammatori (come l’interleuchina-6) e favoriscono la produzione delle prostaglandine della serie 1, dotate di effetto antinfiammatorio.
L’integrazione con omega-3 a catena lunga può essere molto utile anche nella prevenzione e cura dell’anemia dell’atleta, ovvero una diminuzione della quantità dei globuli rossi (che trasportano ossigeno nel sangue) legata alla carenza di ferro: controllare lo stato infiammatorio dell’organismo facilita l’assorbimento e il rilascio del ferro da parte dei depositi dell’organismo.
Gli acidi grassi omega-3 si sono dimostrati utili anche nel miglioramento dell’efficienza del sistema nervoso centrale, specie per quello che riguarda e i tempi di reazione e il tono dell’umore.
I POLICOSANOLI
I policosanoli sono alcoli alifatici a lunga catena dotati di proprietà antiossidanti e antiaggreganti e altresì capaci di abbassare la concentrazione ematica di LDL e di trigliceridi. I policosanoli sono presenti in particolare nelle cere della canna da zucchero; erano già utilizzati alcuni decenni fa dagli atleti cubani che li denominavano Preparado para ganar (Preparato per vincere) un prodotto che li conteneva. Alcuni studi hanno constatato come i policosanoli possono ridurre i tempi di reazione e migliorare lo stato dell’umore.
I FLAVANOLI DEL CACAO
I flavanoli sono polifenoli, per la precisione sono una sottoclasse dei flavanoidi. Sono presenti flavanoli nel the, in alcuni tipi di frutta (uva, albicocche, pesche) e nel cacao. Interessante è che alcuni studi hanno dimostrato un aumento della gittata cardiaca (un indice dell’efficienza cardiaca), un incremento del flusso ematico periferico e, grazie all’incrementata efficienza mitocondriale (i mitocondri sono organuli presenti nelle cellule che permettono la produzione di energia, utilizzando ossigeno, per la contrazione muscolare), un aumento della percentuale di utilizzo dell’ossigeno che giunge alla periferia. A parità di allenamento aerobico effettuato, l’assunzione di flavanoli porta a miglioramenti maggiori (Panneerselvam et al., 2013), mentre si riducono gli effetti peggiorativi determinati dall’allenamento (Hüttemann et al., 2012).
Secondo alcuni autori – Scholey et al. (2010) e Pase et al. (2013) – l’assunzione di una bevanda con flavanoli è in grado di migliorare acutamente lo stato dell’umore e anche dopo 30 giorni di assunzione del cacao.
LA CURCUMINA
La curcumina deriva dal rizoma della Curcuma longa, alla quale conferisce il colore giallo; il diferuloilmetano, un polifenolo, è il costituente biologicamente attivo, dotato di un’azione antinfiammatoria e antiossidante.
In particolare, secondo alcuni studi, l’assunzione di curcumina limita la produzione di molecole pro infiammatorie (TNF-a, IL-6 e IL-1B) e ha effetto antiossidante. Si comporta infatti come scavenger (“catturatore”) di radicali liberi, limitando il danno ossidativo cellulare riducendo lo stress ossidativo indotto da esercizio fisico.
Ai fini di una migliore prestazione atletica, sono molto importanti gli effetti della curcumina nei muscoli. Nicol et al. (2015) dimostrano che la supplementazione con curcumina (2,5 g/die per 2 volte al giorno) allevia il DOMS, vale dire il dolore muscolare a insorgenza ritardata, e garantisce un migliore recupero del rendimento muscolare. Favorisce inoltre la rigenerazione dei muscoli.
LE ANTOOCIANIDINE
Le antocianidine sono una classe molto ampia di polifenoli che fungono da pigmenti in molti vegetali, compresi vari tipi di frutta e di verdura, dando ad essi un colore dal rosso al blu.
Possono ridurre il rischio di infortuni negli atleti grazie ai loro spiccati effetti antiossidanti e antinfiammatori.
Secondo alcuni studi inoltre aumentano il consumo di ossigeno (importante in particolare per la performance nell’endurance).
Le bacche del maqui, il mirtillo della Patagonia (Aristotelia chilensis), sono particolarmente ricche in antocianidine (130 mg per 100 g di frutto fresco); il 34% delle antocianidine è costituito da delfidinine, particolarmente biodisponibili e con una spiccata attività antiossidante.