“Non si nasce imparati” dice l’antico detto. Quanta verità c’è in queste poche parole. Bisognerebbe ricordarsele quando ci viene chiesto di provare a fare qualcosa e ci nascondiamo dietro scuse come “No sai, non credo di saperlo fare” oppure “Il mio oroscopo dice che è meglio evitarlo”.
Eppure pensa a quante cose oggi sai fare: sai fare il lavoro che fai, sai magari essere genitore, sai fare questo o quello sport, sei bravissimo a fare lavori in casa, sei bravissima a cucinare.
Ora ritorna indietro nel tempo e pensa a quando non sapevi fare quelle cose.
C’è sempre una prima volta
Ogni volta che ti trovi di fronte alla possibilità di imparare a fare una cosa nuova che non sai fare pensa a quante cose non sapevi fare, cose che ora sai invece fare, più o meno bene. Come al solito si tratta di cambiare lievemente la prospettiva (cambiare prospettiva e vedere ogni cosa da più punti di vista è un atteggiamento da avere sempre): non devi pensare “Non la so fare” ma “Non la so *ancora* fare”. A me è capitato per tante cose nella vita, non ultima correre. Non sono mai stato sportivo, ma un bel giorno ho improvvisamente deciso di iniziare a nuotare e, qualche anno più tardi, di correre. Non avevo pianificato niente, non pensavo di averne bisogno. Forse non sapevo ancora razionalmente di averne bisogno ma qualcosa evidentemente stava lavorando nel mio cervello fino a persuaderlo inconsciamente che era giunto il momento di fare qualcosa di diverso. Basta contemplazione: era il momento dell’azione.
Forse c’entra l’età e gli interessi che con quella cambiano. Forse dopo una certa età si inizia ad avere passioni più durature. L’importante però è sapere che si può sempre imparare qualcosa di nuovo.
Un altro cambio di prospettiva
Non so te ma l’idea di non avere altro da imparare nella vita mi mette un certo sconforto. Voglio dire: è tutto qui? Per il resto della mia vita devo fare quello che so già fare? Devo rivivere bene o male sempre le stesse emozioni? Le emozioni si consumano, non sono mai forti come la prima volta. Io per sentirmi vivo devo provarne sempre di nuove, non so te. E non parlo di fare paracadutismo senza paracadute o andare a 350 all’ora. Dico mettermi periodicamente nella condizione di fare qualcosa che non ho idea se so fare. Come andrò? Ce la farò? Non ne ho idea, ma nel dubbio ci provo.
Ecco, a me questa cosa dà una carica pazzesca.
Fuori dalla comfort zone
Quante volte hai sentito questa espressione? Roba da pazzi scatenati che si fanno scoppiare il cuore in gare folli? Può essere e di certo è nata proprio in contesti del genere, ma se la consideri a mente fredda dice una cosa più elementare e importante che magari non c’entra neanche con lo sforzo fisico: per progredire devi metterti un po’ a disagio. Mettiti in condizioni in cui non sei perfettamente in controllo. Sfidati.
Ritornando ciclicamente al discorso di partenza: se sai fare una cosa, fanne un’altra. Lo diceva Picasso, mi pare, anche se non trovo la citazione esatta e magari l’ha detto Lincoln o Socrate. Ormai con internet non si capisce più chi ha detto cosa.
Il lato negativo di un atteggiamento del genere è che resterai sempre con un fondo più o meno percepibile di insoddisfazione: sai che vuoi qualcosa in più. Ma il bello è che puoi usare quel leggero e continuo senso di vuoto come stimolo per aspirare ad altro. Non sei insoddisfatto per ciò che sei ora (per ciò che sai fare, ora) ma sei desideroso di imparare dell’altro.
È come un videogioco: hai finito un livello ed era pure difficile. Che fai ora? Lo rifai? Non se ne parla proprio. Vai al successivo.
Ecco, il bello della vita è che c’è sempre un livello successivo. Non è detto che ci puoi arrivare con le armi che avevi in quello precedente, ma con l’esperienza sì. Ora sai che iniziare a fare una cosa che non sei sicuro di saper fare non è come ritornare sui banchi di scuola a qualsiasi età: significa che la vita ti dà sempre un’altra possibilità. Sei sicuro di aver trovato tutte le cose che sai fare? Sei sicuro che magari in una cosa che ancora non fai potresti essere davvero bravissimo? A me questo dubbio dà molta speranza invece che scoraggiarmi.
Mi sveglio al mattino e non so cosa mi aspetta e non è una sensazione spiacevole. A volte possono succedere cose molto belle e inaspettate. Basta accoglierle dicendosi “E perché no?”.
Io ci provo, e tu?
(Photo credits Carl Cerstrand)
Lettura davvero stimolante, Martino. Misurarsi con le novità è la chiave di una vita sempre matura. Anche io pensavo di non potercela fare più a camminare, e mi ritrovo a saper correre con una discreta scioltezza. Nella vita, a differenza del codice della strada, non bisogna fermarsi agli Stop: bisogna sradicare il cartello, caricarselo sulle spalle e proseguire. Buona settimana a te!?
Buona settimana anche a te! Sì, questo è l’atteggiamento più giusto :)
Martino, hai pienamente ragione! Aggiungo che la tua playlist estate 2016 è stupenderrima!! Corsa tranquilla (con sto caldo è una parola grossa) apprezzando ogni singolo passo e quello che il panorama offre!!!