Giuseppe Manuel, Beppe per gli amici, parteciperà “in qualità di runlover” alla Deejay Ten del 9 ottobre con i nostri pacer. Ed ecco cosa significa per lui diventare ed essere un runner.
Quando ho iniziato a correre con costanza e cioè circa due anni fa, non avrei mai immaginato di arrivare fino a questo punto. Mi spiego: le parole runner o pacer non facevano parte del mio vocabolario ma quando le ho sentite per la prima volta mi hanno destato subito una certa curiosità. E mi son chiesto ma io potrò mai essere definito un “runner”?
A essere sincero non lo so ancora, perché fare 10k (il mio massimo in una gara) è una distanza minima rispetto a una mezza o a una maratona; perché sono distanze che richiedono un allenamento completo e ancora più costante. Ma ora – dopo aver partecipato a due Deejay Ten (Milano e Firenze) ed essere stato selezionato come RunLovers con tanto di pacer personale a disposizione per la prossima edizione della run organizzata da Radio Deejay – un po’ runner, dentro, mi sento.
Non tanto per gli allenamenti più intensi a cui mi sto sottoponendo sotto l’ottima guida del mio pacer Giacomo ma quanto alle sensazioni che provo durante la corsa.
Sentire il tuo corpo tutt’uno con l’ambiente che ti circonda senza avvertire la fatica ma solo il ritmo delle gambe che ti portano a una certa velocità è qualcosa di straordinario. La corsa mi rende libero, mi distoglie la mente da inutili pensieri insomma mi rende felice. Per me correre adesso è una qualcosa di irrinunciabile e quando non posso farlo mi manca da morire.
La Deejay Ten che verrà è una corsa particolare: il giusto mix tra sano divertimento e inevitabile competizione con se stessi, correndo nelle strade della città in cui vivi. Quest’anno vorrei migliorare il mio tempo dell’anno scorso che è stato di 55:49 e sicuramente grazie all’aiuto di tutti voi Runlovers ci riuscirò.
Giuseppe Manuel (Beppe)
Raga !!! Riuscirò a fare 56 min ??
10 k in 56? Ma certo che sì!