Correre è questa bellezza

Giulia dà diverse definizioni di cosa significa correre, per arrivare a concludere che tutte assieme danno un unico risultato: la bellezza.

Correre è quella cosa che ti fa riempire la scarpiera di casa di scarpe da corsa e il cassetto di magliette tecniche, ricordi di corse in giro qua e là.

Correre è quella cosa che ti fa sentire vivo, che fa sentire l’aria fredda che entra nei polmoni e che poi esce lasciandoti sul naso goccioline bagnate.

Correre è quella cosa che ti fa sorridere quando la mattina presto presto esci di casa in pantaloncini e maglietta e senti il tuo vicino bisbigliare “..che coraggio a quest’ora..”. 

Correre è quella cosa che, dopo una giornata di lavoro, ti fa resettare il cervello e ti riempie la testa di frizzantini pensieri.

Correre è quella cosa che ti ha fatto inventare un nuovo modo per decorare la parete dell’entrata, appiccicandoci con cura decine di pettorali colorati.

Correre è quella cosa che se piove è più divertente anche se tutti ti chiedono “Ma è obbligatorio che tu vada anche oggi?”.

Correre è quella cosa ti ha insegnato a fare la doccia più veloce del mondo per riuscire a prendere il treno in tempo, perché oggi a correre proprio non potevi rinunciare. 

Correre è quella cosa che ti regala legami unici, nati da parole scambiate col fiato corto e il sudore sul viso.

Ma correre è anche quella lacrima scesa domenica scorsa a Torino, in piazza San Carlo. Una piazza piena piena di gente. Tante, tantissime magliette rosa che dicono “Just the woman I am”. Un cielo azzurro azzurro colmo di palloncini rosa che spariscono portati dal vento.

Il conto alla rovescia e via!.. tra le diecimila persone pronte a correre per la ricerca ci siamo anche mamma ed io. Una accanto all’altra. Oggi siamo di nuovo una cosa sola. Oggi il passo è lo stesso, come la stessa è la voglia di esserci.

Un piede davanti all’altro, un respiro e poi un altro, un kilometro dopo l’altro. “Forza, dai. Non mollare ora! Dai mamma, ci siamo ormai!!”

Le vie del centro oggi sono ricche di suoni, di colori, di sorrisi. Oggi Torino è diversa, non la riconosco quasi.

Così, ben presto, ecco di nuovo la Piazza. Ecco il gonfiabile con la musica e gli speaker che annunciano l’arrivo. Ci prendiamo per mano, allunghiamo il passo per gli ultimi metri!

Quanta bellezza in tutto ciò.

Insieme è davvero più bello.

Giulia De Paoli

(Photo credits Arzul Aziz)

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