Breaking2: Nike scommette sulla maratona in meno di 2 ore

Tre atleti fra i più veloci al mondo tenteranno l'impossibile: correre una maratona sotto le 2 ore

Due ore: questo è il tempo di riferimento per qualsiasi maratona di livello internazionale. Se a correrla ci sono delle teste di serie allora è inevitabile vedere che tempo fanno e dopo calcolare quanti minuti dopo le 2 ore sono arrivati. Perché la corsa è divertimento, la corsa è benessere ma la corsa a quei livelli è anche e soprattutto spostare il limite della resistenza e del potenziale umano sempre più in là.

Si dice che scendere sotto le due ore sia impossibile. Lo si diceva anche nel 1954, quando Sir Roger Bannister corse per la prima volta un miglio in quattro minuti. Impossibile? Non per lui e nemmeno per i 24 atleti che l’anno successivo riuscirono a ripetere l’impresa.

Come diceva Nelson Mandela “Sembra sempre impossibile, finché non ce la fai”. Quando un uomo riesce a fare ciò che nessuno credeva possibile improvvisamente anche quel limite smette di diventare irraggiungibile. È lontano, richiede sforzi sovrumani, ma è possibile superarlo.

Con questo spirito Nike ha avviato anni fa e ha ora reso pubblico un progetto folle: portare 3 atleti fra i più forti al mondo a correre una maratona sotto le 2 ore.

2:02:57

Queste sono le cifre che i tre moschettieri avranno in mente: è il tempo segnato a Berlino nel 2014 da Dennis Kimetto, detentore del record del mondo in maratona. Nessuno è riuscito a batterlo fino a oggi ma la sfida è ancora più ambiziosa: non solo batterlo, ma abbassarlo di più di 3 minuti. 180 secondi. il 3% del tempo totale da limare, sottraendo più di 4 secondi a ognuno dei 42 chilometri (per leggere questa frasi ci hai messo 6 secondi, per intenderci).

Perché farlo?

È solo una sfida da spacconi quella proposta da Nike? Non se la si vede nell’ottica che l’ha sempre ispirata, nelle parole di Bill Bowerman, il suo co-fondatore e leggendario allenatore di atletica: “Il vero obiettivo della corsa non è vincere la gara, è testare il limite del cuore umano.”

Breaking2 significa molto di più che abbassare i tempi di una maratona, ponendosi come una sfida non fine a se stessa ma finalizzata all’apprendimento di nuove conoscenze riguardo al potenziale del corpo umano e a come un approccio olistico all’allenamento e alla preparazione possano influire sul risultato finale. Questi tre atleti verranno preparati più come astronauti che come sportivi: il loro lavoro riguarderà gli strumenti (le scarpe), il carburante (l’alimentazione), il training psicologico (sia individuale che ambientale) e ovviamente quello fisico.  

Meet the superhumans

Eliud Kipchoge, Lelisa Desisa  e Zersenay Tadese sono i prescelti: con dei personal best rispettivamente di 2:03:05, 58:23 (mezza) e 2:04:45 (e una Boston Marathon vinta) tenteranno di grattare via secondi dopo secondi a quei minuti che impiegano per coprire un chilometro.

Come, dove e quando? 

Per riuscirci si dovranno affidare alle loro doti atletiche e a un team di allenatori, nutrizionisti, ingegneri e designer. Solo così potranno tentare la missione impossibile. E sviluppare nuove tecnologie che si trasformeranno in prodotti per noi tutti runner: per andare ancora più veloci e battere ancora una volta il nostro peggiore avversario: noi stessi.

(Data e luogo della prova per abbattere il limite delle due ore saranno rivelati il prossimo anno)

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