Tutti vogliamo stare bene, no?
Noi ti consigliamo di farlo correndo, perché correre fa bene per mille motivi diversi.
La corsa insegna però anche un’altra cosa che puoi usare in qualsiasi momento della tua giornata e della tua vita per sentirti prima bene e poi sempre meglio.
Non ha a che fare con l’esercizio fisico. È qualcosa che trae ispirazione dalla corsa ma si traduce in qualcosa di diverso e di più profondo: qualcosa di mentale.
Il segreto per stare bene è…
Innanzitutto molto più semplice e banale di quanto si possa pensare, ma non è detto che le cose banali non contengano grandissime verità. Sono evidenti, ovvie, eppure sono vere.
Per stare bene con te stesso devi fare cose.
Ma non devi semplicemente e solo farle: devi incominciarle, farle e finirle.
Il cervello, questo straordinario strumento
Il cervello ci aiuta a fare tante cose. A vivere, per farla breve. Ma ha anche qualche inconveniente (tralasciando per esempio il grande problema dell’essere troppo intelligenti). A livello più basilare il cervello ti dice “Wow, sono soddisfatto e anche tu dovresti esserlo” solo quando vede che una cosa che hai iniziato l’hai pure finita. È uno strumento sofisticatissimo ma semplice nel suo funzionamento: se inizi una cosa e non la finisci lui ci resta male e ti comunica frustrazione. Oppure ti ricorda quando ti stai guardando un film e stai per addormentarti per un sonno ristoratore e meritato “Ma quella cosa là che dovevi fare L’HAI POI FATTA?”.
Maledetto cervello.
La dinamica di una corsa
Una corsa la inizi, la fai e la finisci. Devi finirla, per forza.
Oltre alle endorfine prodotte durante la corsa, io ci giurerei che stai bene perché hai iniziato una cosa, l’hai fatta e l’hai anche finita. Hai potuto dire “Anche questa è fatta” perché davvero l’avevi fatta.
Banale? Banalissimo. Eppure funziona.
E specie se fai un lavoro di intelletto o, purtroppo di questi tempi, un lavoro non ce l’hai, “fare cose” è maledettamente importante. Perché se normalmente lavori a progetti che prenderanno vita – se mai la prenderanno – fra mesi o anni, può essere dannatamente frustrante.
La corsa è onesta anche in questo: ti può frustrare solo perché la tua prestazione è al di sotto delle tue aspettative o perché quella gara l’hai fatta davvero male, ma ti lascia sempre e comunque con questa eredità: di aver fatto una cosa.
E con un insegnamento: quando inizi una cosa, finiscila.
(Photo credits: Unsplash by Joshua Earle)
…e’ esattamente quel che mi dico quando a metà di un lungo da 30km – a metà corsa- giro i tacchi per tornare a casa: hai iniziato una cosa …e ora ti tocca finirla!