Ti sembrava che me ne fossi dimenticata, vero? Eri convinto che fosse stato solo un tragico e disgraziato allineamento astrale quello di incontrarmi nel parcheggio del Supermercato due Lunedì fa, nevvero? E invece no! (regia, la solita risata malvagia grazie).
Eccomi qui pronta a infilarmi nel carrello -ci entrerò con l’abile arte del contorsionismo visto che sono un armadio a quattro stagioni- per blaterare mentre tu lo spingi allegro -si fa per dire viste le circostanze- e io con tono da grillo parlante bofonchio “sì questo prendilo perché c’è l’omega 3”, “no questo non prendertelo perché altrimenti ti buco le ruote della macchina”, “se ti avvicini a quel formaggio confezionato ti do una pizza surgelata quattro stagioni in faccia” e cose così. No alla violenza! Sì alla libertà di acquisto! (non è vero. Decido io, CHIARO? Devi stare bene, INTESI? E’ una monarchia D’ACCORDO? Un RunLovers fa la spesa bene e non è un idiota che tira cose a caso VABBBENE?). Con queste belle premesse possiamo proseguire in totale armonia girovagando per gli scaffali, mi sembra chiaro.
La prima volta abbiamo parlato delle “scritte light”, “senza zucchero”, “no colesterolo” e titoli fuorvianti per fregarti letteralmente durante l’acquisto, ma anche dei biscottini sacrosanti che puoi mangiare perché i carboidrati sono fondamentali e i grassi senza dimenticare le proteine. Pure dei semi – non quelli del canarino- con approfondimento, giusto per farti correre ai ripari e convincerti a buttar giù canapa e chia a più non posso. Per non confonderci girando come schegge impazzite per i corridoi ho pensato però che fosse meglio percorrere pian pianino ogni angolo. Oggi ci troviamo esattamente nello scaffale dove sono collocati i condimenti di ogni genere e sorta. Nel carrello infatti devono finirci anche altre cose, oltre l’olio e l’aceto. Dobbiamo ricordarci che le salse non sono nemiche e che occorre -come sempre- leggere gli ingredienti e controllare i valori nutrizionali.
Le salse
Esistono salse che ci possiamo concedere senza far scoppiare l’aorta principale e tutti i vasi sanguigni come i fuochi d’artificio di Gandalf per il compleanno fantasmagorico dello zio di Frodo (mi pare calzante come esempio, no?). La maionese stessa (è meglio farla in casa e ci si impiegano tre minuti. Uff lo so. Sono antipatica) è un ottimo condimento se gestito con parsimonia. La qualità fa la differenza tanto quanto il gusto. Anche in questo caso, prediligere ad esempio una maionese light è una scelta -concedimelo, senza offesa – stupida. Meglio un bel cucchiaio di maionese normalissima, eventualmente composta da uova biologiche e di allevamento a terra piuttosto, che prodotti sponsorizzati che spesso finiscono nel carrello più per abitudine che per altro. Che non esista solo la maionese di certo non devo venirlo a dire io, ma facciamo giusto una ricapitolazione? Bene. La senape è proposta in un’infinita varietà e oltre ad essere di una bontà inaudita diventa fida alleata in cucina proprio perché, a differenza della maionese, ha un ridottissimo apporto calorico e se ne può fare allegramente abuso. A me piace tantissimo mischiare la senape alla frutta esotica. L’hai mai provata? Ti vedo in difficoltà, eh! Un giorno di questi ti insegno a fare una senape al sapore di mango, facilissima da preparare, che ti aiuterà a condire anche le più insulse verdure grigliate rendendole buonissime come un piatto da gourmet. Nei biologici è più facile trovare diverse tipologie e prodotti come questi ma, grazie al cielo, anche nei “comuni” supermercati ormai non è così tanto assurdo (ma se non li trovi puoi andare su Bioalchemilla o NaturaSì). Ci sono ad esempio dei condimenti, che rimandano alla cucina Thailandese, a base di fagioli neri piccanti, lemongrass e al limone buoni da far perdere la ragione, con un apporto calorico bassissimo, ricchi di proteine e con grassi zero (il paradiso!). Per tradizione siamo abituati a condire l’insalata, i legumi, le verdure e qualsiasi cosa sempre e solo con olio o al massimo aceto per poi concederci maionese, senape e ketchup qualche volta. Niente di più errato! Largo sfogo alla fantasia come sempre. Oltre ai diversi dressing che il mercato propone già belli confezionati puoi prepararli in casa tu in pochissimi minuti!
Dressing di yogurt (e ti scordi la maionese, se sei a regime stretto): Prendi un po’ di yogurt magro senza zucchero e aggiusti di sale. Puoi aggiungere anche un filo di extra vergine d’oliva per insaporirlo un po’, ma ti assicuro non occorre. Aggiungi un pizzico di senape e crei questa salsetta lunga per condire l’insalata, per pucciare le verdure grigliate e anche per fare una ricetta velocissima dal sapore greco che ti farà impazzire. Quale? Melanzane arrostite con dressing di yogurt. E se vuoi insaporire ancora di più basta qualche tocchetto di feta. Del resto ricorda la strepitosa salsa tzatziki no?
I mediorientali in fatto di salse e condimenti incredibili a base di spezie ed erbe hanno solo di che insegnarci a noi occidentali. E il wasabi? Lo conoscerai sicuramente. Quella salsetta verde vicino al sushi che hai mangiato in scioltezza prendendo fuoco. Lo trovi in crema, ma anche in polvere in modo da dosarlo per bene tu preparandolo in casa in pochissimi minuti (mischi la polvere a dell’acqua e bon. Finito!). Se solo avessi il tempo di scrivere ottomila battute sulle proprietà della wasabi japonica (ravanello giapponese- appartiene alla famiglia del rafano e della senape) ma basta sapere che oltre a contenere Vitamina C è un potente antiossidante naturale (e ha un potere saziante fuori dal comune). Perfetto per condire il pesce sia crudo che cotto, ma anche le verdure. Basta cuocere il pesce in carta stagnola senza alcun tipo di condimento, o al vapore, e insaporire con il wasabi per ottenere qualcosa di leggerissimo e gustoso.
Non è propriamente una salsa la tahin (crema di sesamo) ma può tornarti utilissima oltre che per comporre un ottimo hummus anche per insaporire il suddetto yogurt magro trasformandolo in un dressing profumato, ricco di elementi e poteri nutritivi e dannatamente buono. Pure i legumi con i dressing sono incredibilmente – mi sia concesso questo uso spropositato di avverbi te ne prego – saporiti. I ceci con lo yogurt bianco, sale e pepe? Un idillio! Ne parliamo poi, quando facciamo il giro nei corridoi dello scatolame ma non dimenticare mai che i legumi confezionati vanno sempre messi in dispensa perché purtroppo non si ha il tempo di cuocerli e prepararli. Ci sono tantissimi prodotti ormai validi e grazie al cielo si trovano anche gli Azuki, la soia e chi più ne ha più ne metta.
Spezie e Erbe aromatiche
Saperle dosare significa solo una cosa: stupire. È davvero un’arte quella di saper miscelare e dosare correttamente questi due condimenti, spesso troppo bistrattati. Si ha quest’idea (antica talvolta) che occorrano anche per mascherare cattivi odori e sapori sgradevoli. Niente di più sbagliato. Le erbe quanto le spezie sono dei microcosmi di salute e gusto e riescono a trasformare ogni piatto in un’esplosione sempre diversa. Rendono appetitosi i piatti e grazie a loro si evitano i condimenti grassi. Vogliamo pensarci seriamente su e infilare nel carrello di tutto? Grazie. Oltre alle proprietà curative – neanche ad addentrarci nella medicina cinese anche se lo vorrei tanto ma mi licenziano sul serio (aiuto!) – riescono a stimolare molti di questi anche i succhi gastrici, ergo la digestione. Il coriandolo contro le fermentazioni intestinali, il cumino che stimola la digestione, il peperoncino che è un toccasana per antonomasia, ginepro, anice e coriandolo. Senza dimenticare la curcuma, a cui andrebbe dedicato un capitolo a parte e la cannella. L’aneto, il basilico, il dragoncello, l’alloro, l’erba cipollina, l’origano, la menta, il timo e la salvia. Sono infinite le spezie e le erbe aromatiche. Ogni palato deve conoscerle e apprezzarle, per poi decidere come e quando adoperarle.
La Spesa è Divertimento
Mi fermo qui anche se le cose da dire sarebbero molte di più. Quello che vorrei (leggi, desidero) è che quando per la terza volta mi ritroverai nel parcheggio del Supermercato sorridente pronta a infilarmi nel carrello tu non accelerassi con la macchina per mettermi sotto. Vorrei diventare tua amica, tutto qui. Girare per gli scaffali insieme, senza rimproveri o elogi ma imparando. La spesa è divertimento sì, ma non bisogna mai dimenticare che rimane un momento importante. Non è un’azione che va ripetuta solo perché si deve fare. Non è rassegnazione, mortificazione e strazio. In quel momento stai pensando a te. A cosa immetterai nel corpo e questo si rifletterà in ogni aspetto della tua vita, te lo assicuro. Stai pensando a chi ami. Stai valutando per certi versi da che parte vuoi stare: se in quell’allegra mandria di pecore confuse che arraffa e butta a caso infischiandosene o nell’altra mandria di pecore, sicuramente confuse per carità, ma un po’ più attente. Che ci provano e tentano. Che non demordono e vogliono cambiare. Che non si lasciano abbindolare da luci e colori. Che non seguono la massa ma la ragione. E che soprattutto vogliono amarsi e amare davvero le persone che stanno loro accanto.
Come sempre qui a RunLovers non si vuole minimamente far parte né di un gregge né di un altro. Non si fa estremismo ma semplicemente si chiacchiera insieme. Perché è con il confronto e con la conoscenza che si migliora. Poco alla volta. Insieme.
Abbiamo fretta? No. Ma sprecare il tempo è davvero stupido.
Ci vediamo nel parcheggio del supermercato tra due lunedì. Sono quella con la maglia RunLovers sobria: camouflage fucsia con i glitter e le scarpette fosforescenti.
Ciao! Tutto bellissimo e buonissimo, ma avete consigli per una runner che deve perdere qualche chilo e non rinuncia ai biscotti la mattina? Un buon tipo di integrali (però con vere farine integrali, non come quelle finte dei saiwa, e senza olio di palma?
Grazie!
Angelica ciao!
Grazie prima di tutto per aver commentato. Vuoi qualche ricetta o intendi prodotti già pronti in commercio?
Un bacio e a presto!
grazie a te per la risposta! Magari avessi il tempo di prepararli artigianalmente.. Ci provo (se hai una ricetta, la accetto volentieri!), ma meglio sapere anche quali posso comprare quando (spesso) ho fretta anche nella vita normale, e non solo nella corsa :)