Londra e la velocità

Avviene con una certa frequenza di partecipare a presentazioni di nuovi prodotti o tecnologie. E, in questo caso, abbiamo deciso di portarti in viaggio con noi. Un viaggio che parte dalla Pianura Padana per arrivare a Londra, dove c’è stato il Nike Zoom Innovation Summit. Un evento nel quale è stata presentata la famiglia Zoom che vede scarpe per ogni esigenza / passo / appoggio. Iniziando con la più veloce Zoom Elite 8 e arrivando alla nuovissima Odyssey, dedicata agli iperpronatori. Una linea di prodotti completata dalle note Vomero 10, Pegasus 32 e dalle Structure 18.

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Tutti i modelli sono accomunati da una nuovissima tomaia realizzata con un materiale che Nike chiama Engineered Mesh. Molto morbido, per certi versi molto simile al Flyknit, questo materiale rende la calzata molto confortevole e la separa totalmente da quella sensazione di “plasticosità” che a volte si trova in alcune tomaie delle scarpe da running. Ma l’elemento davvero importante in tutte queste calzature è la tecnologia Zoom.

Nike usa lo Zoom da molto tempo e, in questi anni, ha evoluto materiali e prestazioni in modo da rendere questa tecnologia adattabile a qualunque contesto. Potrai quindi avere scarpe molto differenti pur utilizzando lo stesso inserto all’intersuola.

Ma qual è la parola chiave? VELOCITÀ!

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Sebastien Tesche, il Product Manager Nike per l’Atletica Leggera (nonché runner), credo abbia usato un trilione di volte la parola “speed” per mettere l’accento su quanto questi prodotti siano orientati al miglioramento delle prestazioni. In modo diverso, ovviamente: le Elite 8 sono scarpe molto veloci e reattive; Pegasus 32 e Vomero 10 sono le multipurpose neutre e ammortizzate, adatte a qualunque tipo di allenamento; mentre Structure 18 e la nuova Odyssey sono dedicate ai pronatori che necessitano di una scarpa maggiormente strutturata e protettiva. Ma tutte, sempre e comunque, sono state progettate per aiutarti a superare i tuoi limiti, ad andare più veloce.

Un’esperienza (che puoi rivivere con noi nel reportage del viaggio), un giorno a Londra, con un unico hashtag: #SOFAST!

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