È tornato il buio presto, le giornate si sono accorciate, le piacevoli corse serali con il fresco estivo sono un lontanissimo ricordo.
Se fossi un orso i segnali che la natura ti sta dando sarebbero inequivocabili: trovati una caverna e stacci fino alla prossima primavera. Ma tu sei un runner, no?
Non sarà di certo un po’ di buio a tenerti chiuso in casa.
Col buio si può correre, eccome. Anzi: correre con il buio è una cosa completamente diversa dal farlo con la luce, ma non per questo meno divertente. Anzi.
Basta farlo con qualche accorgimento in più. Vediamo quale.
1. Visibilità
Il principale problema della corsa col buio è quello [rullo di tamburi] della visibilità: devi vedere dove vai e devi essere visto. La visibilità è di due tipi:
Visibilità attiva
Per vedere dove stai correndo hai fondamentalmente due alternative: correre su percorsi illuminati (che non sempre troverai, anche in città) o illuminare il tuo percorso. Per farlo puoi usare le lampade frontali (che monti sulla fronte) o quelle da petto. Nel primo caso il fascio di luce segue la rotazione della tua testa, nel secondo è fisso davanti a te. Il primo tipo è preferito nei percorsi trail notturni perché devi poter spaziare e dirigere il fascio luminoso in molte direzioni in poco tempo. Per la città quella da petto sarà più che sufficiente.
Visibilità passiva
In altre parole: fatti vedere. Risolto il problema di vedere la strada devi renderti visibile agli altri – pedoni, ciclisti o runner – e soprattutto dalle macchine. Puoi usare luci LED da montare sulle braccia, sulle caviglie o sul bacino. È meglio montarle in parti del corpo in movimento (braccia o gambe) per aumentare ulteriormente la visibilità.
Non dimenticare di indossare sempre abbigliamento tecnico di colore chiaro e comunque sempre sempre sempre (ho detto sempre?) dotato di strisce riflettenti, scarpe comprese. Se non ne hai di questo tipo puoi acquistare a pochi soldi delle strisce apposite da applicarti in punti ben visibili del corpo (ancora: braccia, spalle, caviglie).
2. Sicurezza
Correndo al buio la tua soglia di attenzione deve essere più elevata che alla luce del sole: vedi meno cose e quindi devi sforzarti e concentrarti di più. Inoltre devi curare molto di più la tua sicurezza. Per evitare piccoli o grandi incidenti presta particolare attenzione a questi dettagli:
Piedi alti
Alza i piedi più di quanto faresti normalmente: eviterai oggetti o imperfezioni della strada di cui avevi sottovalutato la grandezza. O che magari non avevi nemmeno visto.
Portati sempre il cellulare
Esci sempre a correre con il cellulare, anche se non hai questa abitudine. Potrai segnalare se hai qualche problema o chiamare un mezzo di soccorso se è successo qualcosa di più grave.
Corri con amico
Visto che il buio è amico dei brutti cattivoni, evita se puoi di correre da solo: fallo con un amico o con un gruppo di persone. La vista di due o più persone che corrono dissuade i malintenzionati e comunque 4 o più occhi vedono molto meglio di due soli, no?
Fai strade che conosci
Prediligi percorsi che già conosci: dovrai concentrarti di meno sulla strada perché già conosci tutte le buche che ci troverai. Scegli possibilmente strade ben illuminate.
Avverti sempre che esci a correre e che percorso farai
La sicurezza non è mai troppa, quindi avvertire qualcuno del percorso che farai ti potrebbe essere molto utile nel caso qualcosa vada storto e tu non riesca ad avvertire telefonicamente e chiedere aiuto. Può sembrare esagerato e non vogliamo terrorizzarti, ma la prudenza non è mai troppa. Non devi mica dare la tua longitudine e latitudine: basta dire vado verso, faccio quel giro, ecc. ecc.
3. Divertiti
Correre al buio richiede concentrazione ma sei ripagato da un’esperienza unica. Per farlo devi acuire i sensi: percepirai cose che non vedresti normalmente (perché non ci faresti caso) e sentirai odori che non hai mai sentito, specie se corri al mattino prima dell’alba.
E soprattutto farai quello che ami fare, ma in una nuova dimensione.