Non è vero che sei in ufficio.
Non è vero che sei vestito di tutto punto. E soprattutto non è vero che devi stare su quella sedia per altre sei ore. Ripeti con me: NON È VERO! Alzati e gridalo con lo stesso tono di “Si puoooooooooooò fareeeeeeeeeeeee!”. Accendi un ventilatore e posizionalo ad altezza volto in modo che i capelli si possano scompigliare e rendere tutto meravigliosamente cinematografico (se non hai i capelli, ricorda che uno: sei più affascinante di chi ce li ha e che comunque puoi sempre contare sulle sopracciglia, baffi e barba).
Sei in Andalusia nel Sud della Spagna. Hai un outfit incredibilmente figo, che farebbe invidia ad un fashion blogger, accessori iper tecnologici al seguito e tanto tempo a disposizione per: correre. Il meteo dice che ci sarà pure un bel freschetto (ma esageriamo, no?). Ti attenderà poi una doccia con cromoterapia, dopo scrub ai sali del mar morto e buona musica. Dulcis in fundo: l’amore della tua vita vestito di tutto punto pronto per passare insieme una serata indimenticabile tra tapas, danze al chiaro di luna e contemplazione delle stelle. Vomitevolmente perfetto e romantico no? Ce la meritiamo l’Andalusia dopo un anno di lavoro, santasangria!
Tutto sta adesso nel concentrarsi tantissimo e non buttare giù la testa, spaccandosi il setto nasale, sulla scrivania e crederci fortemente. Non tornare alla realtà, d’accordo? Noi siamo in Andalusia e stiamo per ucciderci di tapas. Abbiamo pure fatto il best time nei dieci chilometri al freschetto (quasi stavo dimenticando di dirlo).
Ma che cosa sono queste tapas?
Stuzzichini (e veri e propri piatti) caldi e freddi che si possono mangiare con le dita o essere serviti con forchetta. Il variegato e fantasioso aperitivo spagnolo composto da piccole porzioni degli innumerevoli piatti che vanta la strepitosa Cucina Spagnola: Chopitos (calamaretti piccoli da mangiare interi), Empanada (focaccia ripiena con pasta di pane), Pepito (panino caldo imbottito con filetto di carne), Butifarra (salsicciotto di carne di maiale tritata) e tantissimo altro innaffiato da fiumi di Sangria!
La storia delle tapas mi è sempre piaciuta tantissimo e voglio proprio annoiarti raccontandotela. In origine nei bar insieme ai drink veniva sempre servito qualcosa di accompagnamento: una fetta di salame, un tozzetto di pane, il Chorizo (istituzione spagnola) e tanto altro. Questo per impedire agli insetti di entrarci dentro e far tuffi acrobatici. Un alimento che fungeva da coperchio (tapa appunto) e che poi con il tempo è diventato non solo contorno ma il vero protagonista.
Il Gazpacho è in assoluto tra i piatti spagnoli più famosi in tutto il globo. Fa proprio al caso nostro grazie alla freschezza che lo contraddistingue e alla velocità di preparazione. Perché francamente: chi ha voglia di cucinare? Non è il classico Gazpacho (sì RunLovers ha preso questa Maghetta che è troppo gnegnegne) che rimane il migliore (ma quello lo troviamo ovunque, giusto?) ma un’interpretazione che da anni gira come una tra le varianti più interessanti, ovvero al sapore di fragola. Riconfermare che la frutta nelle preparazioni salate dà quel quid in più è sempre importante. Le fragole tra l’altro sono incredibili in questa stagione e quindi perché non approfittarne?
La Ricetta di RunLovers
- 250 grammi di Pomodoro (preferibilmente pachino, ciliegino, datterino)
- 40 grammi di Fragole fresche
- 80 grammi di Pane integrale secco
- Foglie di Menta
- Olio extra vergine d’oliva
- 1 spicchio d’aglio se piace
- Sale e Pepe Nero
- Aceto se piace una nota leggermente agrodolce
Lava le fragole, il pomodoro e le foglie di menta. Taglia bene tutto e raccogli dentro un recipiente insieme al pane spezzato, l’olio e l’aceto se hai scelto di adoperarlo. Aggiungi un po’ d’acqua. Gira per bene. Copri con la pellicola e conserva in frigo per almeno quattro ore; in questo modo gli ingredienti e i sapori si amalgameranno ancor meglio ma puoi anche prepararlo nell’immediato. Con l’aiuto del frullatore riduci tutto. Aggiusta eventualmente di sale e pepe e regolati se aggiungere o meno del pomodoro o delle fragole, secondo il tuo gusto. La scelta del pomodoro è determinante in questa ricetta. Un pomodoro dolce come il ciliegino, dipende dal grado di maturazione, potrebbe rendere tutto eccessivamente dolce. In quel caso un po’ di aceto ci sta, eccome.
Servi il Gazpacho freddo.
GazpaBruschetta (la coniamo?)
Per la bruschetta? In realtà quasi il Gazpacho scomposto, se non ci fosse la presenza del formaggio (che non è necessaria). Niente di più veloce! Tosta del pane e cospargilo del formaggio spalmabile che preferisci (la robiola sarà perfetta e se la lavori prima all’interno di una ciotolina con una forchetta si gonfierà diventando ancor più cremosa). Aggiungi il pomodoro e le fragole a pezzetti condite con olio, sale e pepe e qualche fogliolina di menta. La nota croccante è data dalle chips di patate, che sono semplicemente state tagliate sottilissime, spennellate con olio e messe a cuocere qualche minuto su carta da forno. Le avevo viola, uff. E non è per fare l’antipatica. Avevo davvero solo quelle. Le patate normali andranno sicuramente meglio (ma queste, fotograficamente parlando, pure).
Ti sta benissimo quel completo bianco alla John Travolta con le espadrillas/quel tubino nero alla Audrey con infradito glitterato! Vai adorabile RunLovers! Goditi la tua Andalusia (e ucciditi di Tapas).
vabbè, questo post mi accompagnerà lungo tutta l’agonia estiva. e mi aiuterà a superarla *_____*
vadoaprendeiltubinonero. sei un genio folle.