La Deejay Ten non è una corsa, è molto di più. Un po’ perché la organizza il signore che vedi nella foto qui sopra che, oltre a essere la voce più famosa della radio italiana, è anche il “colpevole” di aver avvicinato alla corsa moltissime persone. E un po’ è perché io non ho mai visto così tanta gente divertirsi e ridere mentre corre.
Piazza Duomo – bellissima la partenza da lì – era letteralmente invasa di magliette gialle. Un’immagine costruttiva e ben augurante per il running in Italia che, se si togliesse un po’ di polvere e vecchiume di dosso, potrebbe davvero diffondersi tantissimo.
La Deejay Ten di quest’anno, aveva molte novità: un nuovo percorso e una nuova e inevitabile partenza “a wave” (dato che 25.000 persone sono davvero troppe da far partire contemporaneamente). Invece una partenza ogni 15 minuti ha risolto molti possibili problemi logistici e poi ha fatto vivere a tutti – più o meno da vicino – l’emozione dello start.
C’erano persone che correvano, altre che camminavano, c’erano i nordic walkers (ciao La Pina!) ma soprattutto c’eri sicuramente anche tu, con lo spirito o con le gambe. Perché corse come questa – anche senza colori sparati addosso o fango da guadare – rappresentano il divertimento della corsa, accessibile a tutti.
E c’erano milioni di tonnellate (non so se esista un’unità di misura per rappresentare un numero così grande) di sorrisi. Perché se c’è un pensiero dominante che mi ha accompagnato mentre vedevo sfilare tutti i runner è “ma quanto si stanno divertendo?”! E credo che, se c’eri, potrai sicuramente confermarlo.
Un nuovo percorso molto bello. Fatto non solo per correre ma – soprattutto – per vedere le bellezze di Milano che, in questa caldissima giornata di ottobre, ha accolto i runner con il sorriso. Sia dei milanesi che dei turisti che, attoniti, si chiedevano chi fossero questi 25.000 pazzi vestiti di giallo che invadevano la città. Praticamente dei Minion festanti!
Bisogna dirlo (perché i meriti vanno riconosciuti!): per quello che ho potuto vedere, l’organizzazione è stata esemplare e perfettamente efficiente. E, se sei rimasto bloccato all’arrivo, è anche colpa di quelli che arrivavano prima di te che si attardavano per spegnere il GPS creando un ingorgo.
Un ultimo elogio. Ai pacer Nike che, una volta arrivati, si fermavano lungo le transenne per dare il cinque a tutti quelli che arrivavano. L’ho trovato un gesto emozionante. Grazie.
La Deejay Ten ha dimostrato di essere diventata, da “piccolo ritrovo tra amici e appassionati”, un evento che ha il piglio e l’approccio delle grandissime corse internazionali ma sempre con lo spirito e il divertimento di coloro che amano correre. E, se anche tu, come noi, pensi che la corsa sia proprio questo, allora c’eri. E magari ti trovi nelle foto qui sotto.