Nike Pegasus Air Zoom 31, la prova – La gioiosa macchina mangia chilometri

Metti che in garage hai una Lotus Elise e una BMW M3. Innanzitutto: fortunato te!
Metti insomma che hai un’auto leggera e potente con cui fai dei numeri da fenomeno. Poi ne hai un’altra molto potente e molto veloce, ma anche più comoda. Quale sceglieresti per fare un lungo viaggio?

Le lunghe distanze vogliono la scarpa giusta

Insomma: se devi fare un 10k superveloce scegli una scarpa A2 (o anche una A1, se corri su pista), ma se devi fare un lungo domenicale di quelli che saluti i tuoi cari ad un certo punto e ti rivedono ore dopo allora la Pegasus Air Zoom 31 è la scarpa che sceglierai.
Prima di dirti come è fatta e in cosa è cambiata rispetto alla 30 quindi ti racconto perché sceglierai lei e non la super performante iperveloce spaziale “Scarpa X”.

Ogni distanza ha la sua scarpa

La corsa sollecita e stressa molto il corpo: le gambe, i piedi, le articolazioni. L’uomo è fatto per muoversi, l’evoluzione è una cosa bellissima, ma correre per 20, 30, 42 km di fila non è una cosa che nessuno fa senza preparazione e così, svegliandosi di buon umore un giorno e pensando che sarebbe bello uscire a farsi una corsetta: devi pianificare, preparare, sapere che stai sottoponendo il tuo corpo ad uno stress che la sedia di un ufficio non gli provocherà mai (beh, quella fa male alla schiena, ma ogni cosa a suo tempo).
Insomma: una scarpa ben ammortizzata, reattiva e veloce è quello che ti ci vuole. Costa anche meno – molto meno – di una BMW M3.

Versatile e veloce: la formula giusta

La Pegasus 31 è l’evoluzione della 30 (applausi a chi scrive – conosco cosa viene dopo il 30): ha un’unità Air Zoom montata nel tallone per aumentarne la risposta elastica e quindi l’energia sviluppata dopo la compressione e in fase di stacco e ha un battistrada completamente ridisegnato tenendo conto dei punti di pressione analizzati sugli atleti di elite che l’hanno sviluppata assieme a Nike, come il mitico Mo Farah.

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Quindi non è una scarpa solo comoda: è anche molto veloce, molto più veloce della 30. Anche grazie al drop (differenza fra punta e tacco) che è stata abbassato a 10 mm invece dei 12 della precedente. Risultato? Una corsa più naturale e più adatta a chi – come me – corre di avampiede e sfrutta relativamente poco l’ammortizzazione del tallone della scarpa, per non dire che proprio non la usa.

Cosa scelgo?

Insomma: sei davanti alla tua scarpiera e stai per uscire a correre. Quanti ne vuoi fare? Pochi? Scegli una scarpa superveloce. Un po’ di più o tanti? C’è la Pegasus 31 che ti strizza l’occhio. Ti puoi fidare ciecamente: proteggerà il tuo piede anche se non è allenatissimo e soprattutto le tue articolazioni. E se sei un runner molto allenato e con una muscolatura che la maratona ti fa un baffo non andrai di certo più lento: con le Pegasus 31 corri veloce e a lungo. E ancora. E ancora. E poi, semplicemente, stai bene: sei pronto per uscire a far due passi con chi ami. Ai piedi cosa metti? Chettelodicoaffà? Son perfette con i tuoi jeans preferiti.

Enjoy.

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