Quando chi non fa abitualmente abbigliamento tecnico da running si mette a fare abbigliamento tecnico da running generalmente ha di fronte tre strade possibili:
1. Fare qualcosa che sembri abbigliamento tecnico ed essere comunque percepito come “chi ci sta provando, ma è meglio X o Y”
2. Fare qualcosa di mai visto, innovativo, rivoluzionario (ma chi entra in questo settore ci entra per vendere, non per rivoluzionare. Rivoluzionare poi costa moltissimo e chi te lo fa fare se poi la collezione cola a picco? Ecco)
3. Fare qualcosa di ok tecnicamente, ma wow dal punto di vista estetico.
Scelgo la busta 3
Così deve aver pensato il colosso svedese H&M: “Scelgo la busta 3”. Poi quest’inverno ci sono anche le Olimpiadi invernali di Sochi, mettiamoci anche quelle e pensiamo allo sport in chiave H&M. Detto, fatto.
Vedi questo body e questi pants qui sopra e pensi “Ok, bandiera svedese. FACILE”. Poi osservi meglio e pensi che i colori sono invertiti e vabbè, ma che belli, dai.
Poi vedi questo:
e pensi che non è più solo un’idea presa da una parte e stampata da un’altra parte, ma è evoluta. Ed è bella. Piace. È un motivo decorativo che tecnicamente non è giustificato: non è un tessuto così operato perché lì c’è la compressione e poi invece la decompressione è da un’altra parte. No, è un motivo estetico e basta. Però è bello. Reinterpretare le idee è ok. Anche avere delle idee è ok, ovviamente.
Dall’idea alla collezione.
Da questo graficismo – dal prendere una bandiera e ruotarla e invertirne i colori – prende spunto e si evolve l’intera collezione Go Gold di H&M: capi dichiaratamente invernali per il running. Cappelli, pants, T-Shirt manica lunga, giacche e piumini. Tecnicamente come sono? Importa? Sono tessuti naturali, alcuni ricavati pure dalla fibra di bamboo, ma poco importa. Non è questo che si chiede ad H&M da sempre: gli si chiede di essere cheap&fashion. Aggiornati spendendo poco. E poco costano questi capi. E sono belli, punto.